Agenzia Stampa Italia 2 Luglio 2020
di Giuliano Mignini
L’argomento merita un particolare approfondimento sotto molteplici profili (autonomia e separatismi, problema del postconcilio, rapporti tra le diverse anime del cattolicesimo, genesi del più antico partito democristiano, quello nazionalista basco e rapporti tra il carlismo basco e il movimento nazionalista di Sabino Arana y Goiri) perché, normalmente, quando si parla di “Baschi”, ci si riferisce ad una parte, più o meno, alla metà di questo popolo, che, dopo molte esitazioni (questo non lo si ammette), ritenne di doversi schierare con la Repubblica contro la cospirazione “militare – carlista” e falangista che aveva il suo epicentro “direttivo” a Pamplona, in Navarra, nel quartier generale del governatore militare Emilio Mola Vidal che operava altresì con l’appoggio entusiastico di circa diecimila Requetés navarresi, i paramilitari carlisti dal caratteristico basco rosso e della stragrande maggioranza delle popolazioni di Navarra e Álava.
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