di Eugenio Capozzi
Chi si sorprende ancora per il fatto che le proteste sedicenti “antirazziste” americane ed europee si siano tradotte in abbattimenti delle statue, in oltraggi ai monumenti, in censura alle opere d’arte – e insomma nel dichiarato intento di riscrivere la storia “epurandola” di qualsiasi parte oggi giudicata “razzista” da una minoranza autonominatasi portatrice dei valori di progresso e civiltà – non ha evidentemente ancora compreso la natura dell’ideologia di cui quell’”antirazzismo” è portatore.