di Roberto Ezio Pozzo
Iniziava la tentatrice primavera ligure del 1867 e il Regno d’Italia aveva appena vinto la Terza Guerra d’Indipendenza contro l’Austria di Francesco Giuseppe, quando il londinese Thomas Hanbury, reduce dai suoi viaggi in Cina, adocchiò una un po’ malmessa ma bellissima villa sulle alture di Ventimiglia, a Mortola, circondata da quaranta ettari di macchia mediterranea, vigneti e ulivi e ne rimase incantato, al punto di acquistarla senz’indugio e senza pensare minimamente al prezzo richiestogli dalla famiglia ligure Orengo, che ormai l’aveva abbandonata.