da Il Corriere del Sud 10 Aprile 2019
di Andrea Bartelloni
Dopo mesi di silenzio torna alla ribalta il caos libico. Non sono servite le conferenze internazionali, le risoluzioni delle Nazioni Unite, le tribù che si fronteggiano pensano solamente alla conquista del potere che al momento sembra un ballottaggio tra le truppe di Khalifa Haftar, a capo del governo della Cirenaica, che stanno marciando verso Tripoli e quelle del primo ministro Fayez al Serraj a capo del governo libico con sede a Tripoli e riconosciuto dalla comunità internazionale.