La povertà di Cristo Un approccio puramente fattuale

da Storia Libera n.1 2015

Beniamino Di Martino

Abstract Tralasciando ogni argomentazione teologica o ermeneutica, il saggio vuole ancorarsi unicamente a ciò che dalle fonti storiche conosciamo della condizione economica di Gesù e della sua famiglia. Il riferimento fondamentale ed imprescindibile è quello delle narrazioni evangeliche, luogo principale da cui traiamo le notizie sulla vita e sulla persona di Gesù. I testi dei quattro evangelisti sono stati, però, avvicinati con metodo storico e con il distacco proprio di chi a questo metodo vuole rimanere fedele. E proprio da questo genere di ricerca, libera da ogni tipo di prevenzione o di suggestione, si delinea una figura umana che dispone di un certo benessere e che gode certamente di molti più beni materiali di quanto potessero goderne i suoi conterranei e i suoi contemporanei. La disamina, incrociando le testimonianze di Matteo, Marco Luca e Giovanni, pone in luce molti indizi e non poche prove che indurrebbero a rivedere l’immagine romantica che molta predicazione religiosa ha fatto propria nel corso dei secoli.

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Qualche proposta per risolvere il problema delle carceri

Il Populista 25 Ottobre 2018

Un’analisi molto concreta scritta da chi conosce davvero il mondo penitenziario italiano. L’ha pubblicata Libero ieri, a firma dell’ex magistrato Bruno Ferraro

di Giuseppe Brienza

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Islam, ossessione di potere

Radici Cristiane

n.147 ottobre 2019  

E’ il rapporto con il potere il carattere ossessivo dell’islam. Ed è in virtù dello stesso che ha senso e si può parlare di islamizzazione ovvero del complicato processo in virtù del quale le popolazioni musulmane soppiantarono e soppiantano i popoli, le civiltà e le religioni dei Paesi vinti. Un processo a due fasi: quella della fusione e quella della conflittualità, che peraltro possono coesistere. Un processo di cui l’Europa oggi è vittima.

di Lorenzo Formicola

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Umberto Eco e “Il fascismo eterno”, un capolavoro di ideologia capitalistica

(trascrizione del video pubblicato QUI canale Youtube Pandora Tv)

di Diego Fusaro

Stringo fra le mani un testo di Umberto Eco, intitolato Il fascismo eterno, che è il frutto di una conferenza che il filosofo alessandrino tenne il 25 Aprile 1995 alla Columbia University. E’ un testo breve ma intenso, che può essere considerato a ragion veduta il manifesto ideologico dell’antifascismo permanente come ideologia odierna di santificazione del rapporto di forza capitalistico.

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I poveri del Libano

Newletter n.10 Ottobre 2018

Notiziario di un gruppo di volontari di “Oui pour la vie”, un’associazione di volontariato con sede a Damour in Libano, legalmente riconosciuta impegnata in favore dei più poveri http://www.ouipourlavielb.com/it/ Facebook: Damiano Puccini /newsletter@ouipourlavielb.com

di padre Damiano Puccini

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Droghe c.d. leggere: si parte dal “terapeutico” e si finisce sempre col “ricreativo”

Il Populista 19 Ottobre 2018

Dopo la legalizzazione della marijuana in Canada l’ente delle Nazioni Unite che si occupa del controllo internazionale degli stupefacenti denuncia: «stiamo danneggiando la salute dei giovani»

di Giuseppe Brienza

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L’uomo inutilmente maschio: il frutto di una società che ha cancellato la virilità

da Aleteia 23 maggio 2016

di Silvana De Mari

Vale per l’aggressività e la virilità la stessa regola che vale per la sessualità, per la debolezza, per l’egoismo, per il grasso, per il numero di paia di scarpe, per il colesterolo: l’eccesso uccide, ma la mancanza non è compatibile con la sopravvivenza.

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Dov’è la Vittoria

Il Borghese ottobre 2018

di Marcello Veneziani

Le istituzioni si accingono a celebrare la Vittoria come una festa dell’Europa, mettendo in sordina la Vittoria dell’Italia. Invece la Prima guerra mondiale fu esattamente il contrario: gloria dell’Italia e rovina dell’Europa. Perché l’Italia trovò la sua unità ben al di là delle terre redente, un popolo sparso si scoprì nazione, contadini e borghesi, intellettuali e analfabeti, settentrionali e meridionali. Invece l’Europa perse gli Imperi centrali e la sua centralità, vide trionfare il comunismo e l’America, e cominciò il suo inglorioso tramonto. L’Unione europea è il frutto tardivo di un’inseminazione artificiale, se non postuma.

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Dibattito sul potere tra Huxley ed Orwell

da Lo sbuffo 25 settembre 2015

di Italo Angelo Petrone

 “Le utopie appaiono oggi assai più realizzabili di quanto non si credesse un tempo. E noi ci troviamo attualmente davanti a una questione ben più angosciosa: come evitare la loro realizzazione definitiva? […] Le utopie sono realizzabili. La vita marcia verso le utopie. E forse un secolo nuovo comincia; un secolo nel quale gli intellettuali e la classe colta penseranno ai mezzi d’evitare le utopie e di ritornare a una società non utopistica, meno “perfetta” e più libera.”

Nikolaj Aleksandrovič Berdjaev

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Il Sessantotto italiano

da Tradizione Famiglia Proprietà n. 79 Ottobre 2018

Il ’68 europeo cominciò in realtà nel ’67, e non in Francia bensì in Italia, con l’occupazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Oggi, molti sessantottini di allora sono diventati personaggi centrali della nostra vita pubblica, politica e culturale.

di Guido Vignelli

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