La Nuova Bussola quotidiana 26 Dicembre 2017
di Marco Respinti
Dal 1641, il Giappone è stato il “Sakoku”, ovvero “il Paese blindato”. Nessuno entrava, nessuno usciva. Gli stranieri erano i nemici, e ovviamente i cattolici erano per definizione gli “stranieri”, quelli “al soldo” degl’intrighi vaticani: i missionari, ma lo stesso anche i convertiti giapponesi. Anzi, questi ultimi erano doppiamente colpevoli perché traditori della patria, dell’imperatore, della religione dei padri, dell’etica del bushido. Fa niente se tra i convertiti al cattolicesimo vi erano alcuni tra i migliori samurai che diedero la vita per non cedere alla tracotanza degli shōgun e se pure chi non era samurai viveva la fede cristiana con il coraggio di un leone pagandola ugualmente con la vita propria e dei propri cari.