Il giusto ruolo del governo*

liberalistiStoria Libera n.3 anno II – 2016

di Ezra Taft Benson

A cura e traduzione di Maurizio Brunetti

The Proper Role of Government, «Il giusto ruolo del governo», è il titolo del più famoso dei discorsi di Ezra Taft Benson (1899-1994), segretario dell’Agricoltura nel corso dei due mandati presidenziali di Dwight David «Ike» Eisenhower (1890-1969) e, negli ultimi anni della sua vita, presidente della comunità dei mormoni (Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni). Il discorso costituisce una serrata disamina di argomentazioni anti-stataliste nel solco di una tradizione di pensiero inerente al liberalismo classico, per la quale la proprietà privata è intesa come diritto naturale e i rapporti sociali sono il risultato della spontanea coordinazione degli individui.

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Hadjadj: «Se non riscopriamo la virilità guerriera della vita cristiana, perderemo contro l’islamismo»

crociateTempi.it, 18 novembre 2015

All’indomani della strage, il filosofo francese ha scritto per Famille Chrétienne: «La guerra è qui: nel coraggio di avere una speranza così forte che ci renda in grado di dare la vita»

Redazione

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Imam francese: «Nell’islam moderno vi è una vera crisi della ragione»

islamici_BataclanTempi.it 16 novembre 2015

Redazione

Ieri un gruppo di imam francesi si è riunito davanti al Bataclan, uno dei luoghi di Parigi dove un commando dell’Isis ha compiuto una strage il 13 novembre. Hanno pregato e cantato l’inno nazionale per onorare le vittime. L’imam di Nîmes, Hocine Drouiche, ha anche tenuto un discorso importante, come riportato da AsiaNews.

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Mali: il terrore dopo il caos calmo

esercito MaliMondo e Missione 20 novembre 2015

Quello al centro dell’attacco di oggi è un Paese ferito e diviso, dopo i fatti del 2012 e l’intervento francese. Così Eyoum Ngangué raccontava il Mali in un reportage pubblicato da Mondo e Missione utile per capire il contesto in cui si inseriscono i fatti di queste ore

Eyoum Ngangue

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Perché il gender uccide il corpo e annienta la realtà

genderLa Nuova bussola quotidiana

10 novembre 2015

 di Chiara Atzori

Passato il momentaccio, la Chiesa forse dovrà ringraziare Krzysztof Charamsa, il sacerdote che con un atto plateale ha dichiarato la sua omosessualità. A prescindere dal ben calcolato esito di clamore mediatico sul Sinodo, forse grazie al “monsignore gay” si potrà ricominciare a parlare di omosessualità, che nella sua versione di deriva ideologica e politica (omosessualismo) è uno dei pilastri della visione gender. Perché il tema della inclinazione omosessuale è il “non detto” che aleggia in tante sessioni, incontri e dibattiti sulla famiglia e sulla “teoria gender” in cui si affrontano le tematiche della relazione uomo donna, senza avere più chiari fondamenti antropologici di base. La persona umana non è un’astrazione teorica né un contenitore neutro di “preferenze” affettive o erotiche.

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Elezioni in Austria. Vince l’erede di Joerg Haider

partito libertà_AustriaIl Borghese anno XV n. 11 – Roma novembre 2015 (p. 48)

di Giuseppe Brienza

I partiti di destra continuano a mietere consensi in tutta Europa. L’ultima vittoria si è avuta in Austria, dove il Partito delle libertà fondato dal compianto leader liberal-nazionale Joerg Haider (1950-2008) è divenuto il primo partito del Paese. In caso di prossime elezioni politiche generali, quindi, la coalizione attualmente al governo a Vienna, fra socialdemocratici e popolari, non avrebbe più la maggioranza.

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Il terrorismo, l’islàm e il dialogo con i musulmani. Ratzinger a Ratisbona ci aveva già detto tutto

Manuel_II_Paleologus

Manuele II Paleologus

La nuova Bussola Quotidiana, 20 novembre 2015

di Massimo Introvigne

Si avvicina l’anno 2016, in cui cadrà il decimo anniversario del discorso tenuto a Ratisbona nell’Aula Magna dell’Università il 12 settembre 2006. Papa Ratzinger amava molto gli anniversari. Qualcuno potrebbe pensare che celebrare quello del discorso di Ratisbona lo amareggerebbe, visto quanto poco fu capito e quanto spesso fu travisato. Ma forse gli farebbe piacere, perché si tratta di uno dei vertici della sua analisi culturale della storia dell’Europa e del suo confronto con l’islam. Tragedie come quella di Parigi l’hanno reso ancora più attuale. Mi porto dunque avanti con il lavoro, e avvio una meditazione che spero possa accompagnarci nel corso del 2016.

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Il gender, una questione politica e culturale

Marguerite Peeters

Marguerite Peeters

La Croce 18 novembre 2015

Lo afferma Marguerite Peeters, direttrice dell’Istituto interculturale “Dialogue Dynamics” di Bruxelles e tra i massimi studiosi mondiali di popolazione e famiglia nel suo ultimo libro (impreziosito dalla chiara prefazione del cardinale Robert Sarah)

di Giuseppe Brienza

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La loro forza è nella morte per Allah. E la nostra?

Nuno Alvares PereiraLa nuova Bussola Quotidiana, 22 novembre 2015

di Massimo Introvigne

Siamo in guerra: lo ha detto anche un pacifista socialista come il presidente francese Hollande, un classico esempio di utopista aggredito all’improvviso dalla realtà. In questa guerra l’Occidente ha le migliori armi e la migliore tecnologia. Ma può perdere, perché gli manca l’essenziale: una spiritualità della guerra. L’Isis non ama Osama bin Laden, ma le sue pubblicazioni ne ripetono il teorema, espresso in una sfida all’Occidente: vinceremo noi, perché voi amate la vita e noi amiamo la morte.

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La Francia, vittima dell’inaccettabile terrorismo islamico e dei propri errori

Parigi_attentatoVita Nuova settimanale cattolico di Trieste 16 novembre 2015

La Francia è sotto scacco per l’inaccettabile violenza del terrorismo islamico, ma anche per la debolezza della sua ideologia interna e per errori sullo scacchiere internazionale.

 di Stefano Fontana

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