I principi della democrazia non possono essere democratici, altrimenti non sarebbero principi

democraziaVita Nuova, settimanale cattolico di Trieste 30 luglio 2015

 Se i principi della democrazia sono democratici vuol dire che sono decisi a maggioranza e le maggioranze possono cambiare. Ma che principi sono dei principi che cambiano? Se invece i principi non cambiano, allora non sono decisi a maggioranza. La democrazia sta in piedi solo se si fonda su cose che la precedono e che non si decidono a maggioranza.

di Stefano Fontana

Continua a leggere

Un Papa contro due dittature

Pio XIIIl Timone n.147 novembre 2015

Pio XII ha attraversato le tragedie del nazismo e del comunismo, cercando di scongiurarle forte della sua fede in Maria, di cui proclama il dogma dell’assunzione in cielo

di Angela Pellicciari

Continua a leggere

Gesù nel Far West

indiani_WestIl Timone giugno n.6 – 2014

 Molti tra i più famosi personaggi che popolarono il Far West hanno conosciuto la fede cattolica e l’hanno abbracciata con convinzione. Grazie alle missioni di gesuiti e francescani e… al miracolo di una suora che non uscì mai dal suo convento in Spagna

di Marco Respinti

Continua a leggere

La «finestra di Overton», ovvero l’inganno svelato

rana bollitaDal sito CulturaCattolica 16 ottobre 2015

di don Gabrielle Mangiarotti

Spesso, riflettendo sui mutamenti culturali in atto e sulla accettazione di modi e costumi che fino a qualche anno fa sembravano impensabili e improponibili, capita di interrogarsi su che cosa abbia reso possibile questa mutazione. Certo, anche in altri tempi le parole hanno cambiato significato e valore. Pensiamo alla «rivoluzione», passata da termine astronomico a descrizione di trasformazione sociale, prima osteggiata e poi quasi considerata una giusta modalità per ottenere cambiamenti altrimenti impossibili. Ma c’è voluto del tempo e sono dovute accadere trasformazioni reali, misurabili, non sempre inevitabili.

Continua a leggere

La lunga marcia di una certa ecologia verso il tribalismo

tribù_amazzoniaTradizione Famiglia Proprietà

n.66 ottobre 2015

Morto il marxismo, o meglio il socialismo reale che le serviva da vettore, la sinistra internazionale ha dovuto riciclare non pochi concetti, tra cui quello della lotta di classe. Abbandonando il confronto fra proletariato e borghesia si parla oggi di un conflitto fra Sud (paesi poveri) e Nord (paesi ricchi). Agli argomenti di carattere politico, sociale ed economico, sono subentrati quelli ambientalisti. Si parla di una “Rivoluzione globale” che avrebbe come scopo “un cambiamento fondamentale di mentalità, una rivoluzione radicale”. Qualcuno vuole la fine della civiltà industriale. E non manca chi presenta le tribù indigene come modello di società “ecosostenibile” per il futuro

di Julio Loredo

Continua a leggere

La vera condizione della libertà

Deodato

il giudice Deodato

Avvenire 3 novembre 2015

Caso Deodato: democrazia e diritto di credere

Alfredo Mantovano

(Vicepresidente del “Centro studi Livatino”)

Massimo Introvigne

(Presidente del Comitato “Si alla famiglia”)

Superior stabat lupus, longeque inferior agnus. Sì caro direttore, per come è stata costruita e per gli obiettivi che si pone, la vicenda del consigliere Deodato fa venire in mente la favola di Fedro, e dice qualcosa di più della pur importante questione che I’ha occasionata (la trascrizione in Italia di nozze gay contratte all’estero).

Continua a leggere

La Evangelium vitae e il passaggio dal paradigma metafisico al paradigma ermeneutico.

Osservatorio Internazionale Cardinale Van Thuân – 28 ottobre 2015

Convegno di Federvita:

Evangelium vitae vent’anni dopo. Scenari e prospettive

Torino – 24 ottobre 2015

federvita

 di Stefano Fontana

Continua a leggere

Il vero fine delle unioni civili

matrimonio egualitarioTempi.it 18 Ottobre 2015

Nel nostro Paese è in corso un’aggressione scientifica e sistematica all’aspetto istituzionale della famiglia e agli status familiari

 di Giancarlo Cerrelli

Continua a leggere

Il medioevo di Giorgio Falco

Falco_coverStoriaLibera Anno II (2016) n. 3

 di Beniamino Martino (*)

 

Ricorre quest’anno il cinquantesimo anniversario della morte di Giorgio Falco, uno storico italiano, sconosciuto ai piu, ma i cui scritti hanno non pochi motivi per essere ricordati ed apprezzati. Falco si spense a Torino il 26 aprile 1966 (in quella stessa città era nato il 6 febbraio 1888). Nel capoluogo piemontese, nel 1911, si era laureato in Lettere con una tesi in storia medievale; aveva iniziato ad insegnare in alcune scuole superiori sino al superamento del concorso universitario che lo portò prima sulla cattedra di Storia moderna (nel 1930), poi su quella, da lui maggiormente ambita, di Storia medievale (dal 1933).

Continua a leggere

Fede, ragione e università. Ricordi e riflessioni.

VIAGGIO APOSTOLICO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI

A MÜNCHEN, ALTÖTTING E REGENSBURG

(9-14 SETTEMBRE 2006)

INCONTRO CON

I RAPPRESENTANTI DELLA SCIENZA

DISCORSO DEL SANTO PADRE

Aula Magna dell’Università di Regensburg

Martedì, 12 settembre 2006

Fede, ragione e università.

Ricordi e riflessioni.

Continua a leggere