Sesso, droga, rock & roll

Van HallenIl Giornale nuovo 4 novembre 1982

In Usa impazziscono per i Van Halen, feroci cultori dell’eccesso. Il loro leader è David Lee Roth, diavolo in pelle di pitone Blasfemi e maleducati in scena, nel «privato» sono ancor peggio Alberghi distrutti e folli orge notturne con «fans» scatenate

Silvia Kramar

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Le menzogne di Cernobil

CernobilIl Giornale sabato 25 aprile 1992

Clamorose rivelazioni sul comportamento dei leader sovietici durante la sciagura atomica

Cosi Gorbaciov mentì deliberatamente all’Occidente

Dal nostro inviato

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Lo scienziato il gambero e Dio

Fred Hoyle

Fred Hoyle

La Repubblica 11 gennaio 1986

Mentre la Chiesa arretra sempre più il momento della creazione per rispondere ai progressi della conoscenza, l’astronomo Fred Hoyle si aggiunge agli studiosi che attribuiscono l’origine dell’universo a un disegno intelligente

di Giovanni Maria Pace

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Il fondatore dell’Opus Dei. Santo e inquisito

Opus DeiSette supplemento de Il Corriere della Sera 16 maggio 1992

Per i seguaci è «il padre». Per gli avversari, il Gran Maestro di una «massoneria bianca», l’artefice di un’Opera che vuol legare potere e religione. Josemarie Escrivà de Balanguer che domani, a soli 17 anni dalla sua morte, sarà proclamato beato, continua a suscitare sentimenti opposti, dentro e fuori la Chiesa. A causa di un progetto: fare entrare anche i ricchi nel Regno dei Cieli

Testo di Vittorio Messori – Foto di Carlo Pisa

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Ma la crescita demografica stimola lo sviluppo

IndiaAvvenire giovedì 30 aprile 1992

 di Maurizio Blondet

Gli inglesi governarono l’India in modo perfettamente malthusiano. Tra il 1891 e il 1947, anno in cui diventò indipendente, l’India fu in stato di “crescita zero” demografica, o quasi: causa l’alta mortalità, la popolazione aumentò meno dell’1 % annuo (lo 0,67%, ad essere precisi). La produzione dei cereali crebbe anche meno: un microscopico 0,1% l’anno. Sicché nel ’47, l’indiano medio aveva a disposizione il 26% di cibo in meno rispetto all’indiano del 1890.

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Obamallah (di Pietro Castagneri)

animalfarm(scaricabile da Totustuus.it)

[per leggere e scaricale il vol. clic sulla foto]

Dalla Prefazione di Magdi Allam: “Pietro Castagneri non è, almeno formalmente, un islamologo, ovvero un esperto di islam. Di fatto ha realizzato un’opera di islamologia di valore scientifico per la correttezza dei dati e l’elaborazione oggettiva dei temi. Al punto che considero “Obamallah” un testo di riferimento di particolare interesse non solo per i neofiti ma anche per coloro che vogliono approfondire la complessa e mistificata realtà dell’islam.

Vi consiglio calorosamente di leggerlo.

Castagneri è riuscito brillantemente nella sua impresa esponendo l’insieme dei fatti e dei concetti in modo semplice e pacato in modo da risultare comprensibile e avvincente al grande pubblico.
Vi troverete una solida struttura fondata sulla ragione che ci consente di pervenire alla realtà dei fatti e di valutarli criticamente, ma potrete toccare con mano una profonda spiritualità che nasce dall’amore sconfinato per la vita, la verità e la libertà.

Se pertanto il giudizio sull’islam come religione è rigoroso evidenziando la sua negatività, ciò è sempre e comunque correttamente rapportato alla violazione dei diritti fondamentali della persona che incarnano i valori non negoziabili della nostra comune umanità e civiltà”

Per favore, finiamola con Darwin

Giuseppe Sermonti

Giuseppe Sermonti

Settimanale Gente

Giuseppe Sermonti, lo scienziato di fama internazionale che contesta l’evoluzionismo, spiega perché oggi la teoria di Darwin non è più sostenibile – «La presunta scientificità dell’evoluzione è tutta nel suo ateismo di partenza» – «Ci si attacca a Darwin per non ammettere l’esistenza di un Dio creatore» – «La scienza ha dimostrato che non è possibile la generazione spontanea della vita» – «Il mondo è intessuto con la stoffa del mistero: un mistero che noi dobbiamo accettare.

di Giuseppe Grieco

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Storia / La controrivoluzione in Italia

esercito_santa_fedeStudi Cattolici gennaio 1989

di Francesco Mario Agnoli

Le celebrazioni – praticamente già in corso anche se manca ancora qualche mese alla data fatidica – del bicentenario della Rivoluzione francese rendono inevitabile che si pensi anche al suo contrario, la controrivoluzione, e che se ne parli e discuta, sicché gli organizzatori del grande spettacolo rivoluzionario hanno ritenuto opportuno prendere l’ini­ziativa occupando lo spazio dei loro possibili contraddittori.

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Quel telefono per delatori figlio del cattocomunismo

117_GdFIl Giornale sabato 4 gennaio 1997

 La cultura da cui discende il 117

Enrico Nistri

Dunque otto italiani su dieci condannano l’utilizzazione di denunce anonime nelle indagini tributarie e più della metà non ritiene né lecita né opportuna l’in­troduzione di un numero telefonico per le delazioni fiscali. Queste percentuali – rilevate da un recente sondaggio d’opinione – fotografano in maniera quasi perfetta lo stato d’animo degli italiani: divisi in due, in sede di comportamenti elettorali, ma accomunati da una secolare ripugnanza per l’invadenza dello Stato nella vita privata dei cittadini, figlia di un’altrettanto secolare, cattolica tolleranza, se non per i peccati, per i peccatori.

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L’Inferno è vuoto?

Sintesi della conferenza tenuta a S. Martino in Rio (RE) il 23 ottobre 2008

presso il circolo “Jacques Maritain”

don Pietro Cantoni

Oggi credere che l’inferno esiste ed è eterno non più cosa ovvia anche fra cattolici (eppure si tratta di un dogma). C’è bisogno di fondare questa verità nella fede in modo pacato ma con argomenti solidi. Circola poi una opinione che deve pure essere presa in considerazione: «L’Inferno esiste, certamente, ed è anche eterno, ma dentro non c’è nessuno: è vuoto»! Si tratta – come minimo – di una opinione molto azzardata e pericolosa. Enunciata come una certezza è una eresia bella e buona.

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