McTaggart, un «pirata verde» con stipendio da top manager

David_McTaggart

David McTaggart

Avvenire 12 luglio 1995

False campagne e incassi miliardari: così lavora Greenpeace

di Maurizio Blondet

Guarda chi si rivede: a bordo del gommone che beffa la marina francese a Muroroa c’è David McTaggart, 63 anni, canadese. Riapparso dopo una dubbia eclisse. Era presidente internazionale di Greenpeace fino al 1991, quando dovette dimettersi perché s’era diffusa la cifra esatta dello «stipendio» che s’era attribuito: 562 milioni di lire annue, presi dai fondi dell’organizzazione.

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Verde nazismo magico

HitlerTratto da: I mostri della ragione / 2, Ed Ares 2005

di Rino Cammilleri

 «Chi vuole uccidere il suo nemico, consideri bene se con ciò non lo renda, dentro di sé, eterno».

Friedrich Nietzsche

«Se riusciremo a produrre il nostro capolavoro il Mago Materialista, l’uomo che, non usi, ma veramente adori

ciò che chiama vagamente “forze” mentre nega l’esistenza degli

“spiriti” allora sarà in vista la fine della guerra».

Lettera del diavolo Berlicche al nipote Malacoda. C.S. Lewis

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Nelle Procure il virus della giustizia stalinista

tribunale_popoloIl Giornale 4 giugno 1995

Nicola Matteucci

Chi legge i miei articoli sa benissimo che non amo usare aggettivi forti allo scopo di insultare l’avversario. Ora uso la parola nazista come concetto e potrei benissimo usare anche la parola sovietica, perché questi due totalitarismi hanno avuto la stessa concezione della funzione giudiziaria. Scrivo questo articolo soltanto perché avverto che una parte della magistratura — soprattutto quella inquirente — forse senza esserne consapevole comincia a far propri questa principi dei regimi totalitari.

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Comunismo, 212 milioni di morti

vittime_comunismoIl Giornale 18 marzo 1995

Tanti sono gli uomini massacrati in nome di un’ideologia sconfitta dalla storia

Oggi le vittime della follia rossa verranno ricordate a Milano in un convegno organizzato da Alleanza cattolica. Russia, Cina e Cambogia: un eccidio senza fine

Luciano Gulli

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Quando morire era un privilegio

prigioniero_TitoIl Giornale, 7 marzo 1995

Morire era un privilegio. I campi di concentramento degli jugoslavi in Bosnia e Serbia erano fabbriche di orrori. Migliaia di italiani, militari e civili, uccisi a guerra finita. Non c’è aggettivo per definire le atrocità. Bastano le testimonianze dei militari, di cui il Giornale è venuto in possesso, per farsi un’idea.

Il sottocapo meccanico della Marina Federico Vincenti, già internato nell’isola di Lissa, scrive: «Dal 10 al 20 dicembre ’43 si calcola siano stati fucilati circa 1800 militari i cui cadaveri sono stati buttati in mare. Le esecuzioni in massa avvengono a Bisevo. Soldati, che quasi completamente nudi mostrano stanchezza vengono fatti oggetto di rappresaglie da parte delle sentinelle che sparano loro addosso colpendoli alle gambe».

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«Ozono, gli spray non c’entrano»

sprayIl Giornale 25 febbraio 1995

Solo il fanatismo degli ecologisti, dice il famoso naturalista, fa credere alla gente che il buco sull’Antartide dipenda da quei gas

Parla lo scienziato francese Haroun Tazieff, strenuo avversario dei Verdi

 Parigi Alberto Toscano

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E nelle foibe gli italiani uccisi furono ventimila

Il Giornale 18 marzo 1995

Torture, sadismi, occhi strappati ed esecuzioni sommarie: solo ora si indaga sui crimini dei partigiani di Tito in Istria

Francobaldo Chiocci

Ci provò nel febbraio 1993, quando ancora non si interessava di ribaltoni, il presidente della Repubblica Scalfaro reduce da una visita choc a Trieste, dove una delegazione di profughi istriani e dalmati l’aveva invitato a riaprire, per una rilettura troppo a lungo e vilmente trascurata, una delle pagine più infami della storia scritte dai comunisti: quella delle foibe.

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Droga, c’è poco di leggero

MarijuanaIl Sole 24 Ore 1 aprile 1995

Il fallimento nella prevenzione delle tossicodipendenze finisce per far prevalere l’accettazione

Anche le sostanze cannabiche comportano pesanti conseguenze nella vita di relazione dei giovani

Dopo l’appello per la legalizzazione delle «droghe leggere» (si veda «Il So-le-24 Ore» del 26 marzo) e l’intervento di don Luigi Ciotti (29 marzo) oggi ospitiamo il contributo di don Chino Pezzoli.

di don Chino Pezzoli

(Comunità «Promozione umana» di San Giuliano Milanese)

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Guernica, cinquantanni di menzogne

Guernica

Guernica dopo il “bombardamento”

Il Giornale 9 aprile 1995

I crimini dei vincitori: un falso storico sulla guerra di Spagna, sintesi di un massacro inventato e di una perversione estetica

 La verità sulla città basca che nel 1937 non fu distrutta dai nazionalisti ma dai «rossi» in fuga

 Piero Buscaroli

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Quando la scimmia prese il posto di Adamo

evoluzionismoIl Tempo 6 marzo 1995

Il rischio che il darwinismo finisca per diventare una nuova metafisica

La presa di posizione di papa Pio XII nei confronti dell’evoluzionismo

 di Giuseppe Sermonti

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