Il canto che guarisce

musiciComunità Ambrosiana 30 maggio 2015

Stefano Chiappalone

Ma il canto! era il canto che mi andava al cuore…” (JRRT)

Nel breve discorso rivolto agli organizzatori del Concerto dei poveri per i poveri – idealmente collegato all’apertura della Cappella Sistina per 150 clochard, avvenuta a marzo – lo scorso 14 maggio, Papa Francesco condensava in poche righe la funzione guaritrice della bellezza.

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Pio IX e Garcia Moreno. Il papa “scomodo” e il presidente cattolico (di A. Socci e R. Cammilleri)

animalfarm[per leggere o scaricare il vol. clic sulla foto]

Queste pagine di Antonio Socci e Rino Cammilleri, apparentemente slegate, ma in realtà profondamente unitarie vogliono essere un contributo alla demolizione di errori storici e intellettuali, dei quali è indispensabile liberarsi, non solo per la ricostruzione di una sana agiografia ecclesiastica e civile ma anche per svestire dai troppi veli di una storiografia settaria e interessata, per tanto tempo impostasi al pubblico più o meno colto, la realtà dei fatti e propiziare così la rinascita di un laicato integralmente cattolico che sappia rispondere alle sfide del nostro tempo e preparare «una società a misura d’uomo e secondo i piani di Dio», per costruire la quale occorre liberarsi da incrostazioni, equivoci e maliziosi errori anche storici.

Chi non c’è al nuovo Family day contro gender e nozze gay

family dayIl Foglio giovedì 4 giugno 2015

Manifestazione a Roma il 20 giugno, nonostante Galatino

Nicoletta Tiliacos

Roma. Otto anni dopo il “Family day” che seppellì i Di.co., la legge sui diritti dei conviventi proposta dal governo Prodi, il 20 giugno prossimo è stata indetta a Roma una manifestazione “per promuovere il diritto del bambino a crescere con mamma e papa”, per “difendere la famiglia naturale dall’assalto a cui è costantemente sottoposta da questo Parlamento” e per contrastare la teoria del gender “che sta avanzando e in maniera sempre più preoccupante nelle scuole”.

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L’indifferenza di fronte al gender. Una grave omissione

Tony AnatrellaLa Roccia n.3 maggio-Giugno 2015

Lo incontriamo a Milano, dove è venuto per presentare il suo ultimo libro tradotto nella nostra lingua (Il Regno di Narciso. Una società a rischio di fronte alla differenza sessuale negata, San Paolo, 2014), in un incontro organizzato da Alleanza Cattolica e da Obiettivo-Chaire nella sala del Centro Culturale di Milano. Tony Anatrella è sacerdote e psicanalista e vive a Parigi, dove insegna alla Libera Facoltà di filosofia e al Collège des Bernardins. Consultore del Pontificio consiglio per la famiglia e del Pontificio consiglio per la salute, ha scritto diverse opere tradotte in molte lingue, in particolare dedicate al gender e alle conseguenze provocate sulla società dalla diffusione di questa ideologia.

a cura di Roberta Romanello

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Pierre Vigne

“cercate ogni giorno il volto dei santi e traete conforto dai loro discorsi”

[Didaché IV, 2; CN ed., Roma 1978, pag. 32].

Pierre Vigne

di Rino Cammilleri

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Il referendum che scuote la vigna

Referendum IrlandaIl Foglio quotidiano giovedì 28 maggio 2015

Kasper vuole le unioni civili al Sinodo, il Papa esalta il matrimonio

Matteo Matzuzzi

Roma – Il cardinale Walter Kasper, latore concistoriale della proposta per adeguare la pastorale cattolica in fatto di morale sessuale ai tempi d’oggi, garantisce al Corriere della Sera che al Sinodo dell’autunno venturo si parlerà di unioni civili. Tema su cui fino a oggi “si è taciuto troppo”, per cui è giunta l’ora di discuterne come si deve. D’altra parte, aggiunge, “l’ultima volta la questione è rimasta marginale ma ora diventa centrale”. E pazienza se, a poche ore di distanza, il cardinale brasiliano Odilo Pedro Scherer, membro della Segreteria del Sinodo, dichiarava alla Radio Vaticana che nell’Instrumentum laboris “non ci saranno novità”, visto che “le tematiche sono quelle che sono state già trattate nell’Assemblea straordinaria dell’anno scorso”.

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Il corpo delle donne

corpo_donneStudi cattolici n.651 maggio 2015

 Mariolina Ceriotti Migliarese

C’è un filmato su Youtube che vale la pena guardare: s’intitola «Il corpo delle donne», di Lorella Zanardi.

La nostre figlie esposte alla Tv

In poco più di venti minuti il filmato ci mostra un susseguirsi impietoso di immagini di donne, tratte da alcuni dei più diffusi spettacoli televisivi; accostate così l’una all’altra e messe tutte in fila, queste immagini comunicano con forte impatto la realtà di un quadro sconfortante e avvilente: volti contraffatti, seni gonfiati, glutei in primo piano, esibizione di corpi che ancheggiano, ammiccano, si offrono con aria compiacente, tra le risate di pubblico e conduttori.

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Unioni civili. «Una legge impresentabile»: 58 intellettuali scrivono al Parlamento. Un comitato di parlamentari risponde

unioni civiliCristianità, AClist 9-2015

Roma, 3-6-2015 (l.c.) Unioni civili, «una legge impresentabile». Lo scrivono a deputati e senatori 58 intellettuali, che firmano una lettera promossa dal sociologo Massimo Introvigne, presidente dei comitati Sì alla famiglia, e dal magistrato Alfredo Mantovano. I firmatati affermano che per raggiungere l’obiettivo condiviso di una società rispettosa e aperta nei confronti delle persone omosessuali lo strumento più adeguato è un testo unico – sul modello di quello presentato in Parlamento da Sacconi e Pagano – che elenchi i diritti e doveri che derivano dalle convivenze in materia di visite in ospedale, in carcere, locazioni e così via.

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Unioni gay, la realpolitik porta al “matrimonio”

gayAvvenire 30 maggio 2015

Caro direttore,

Abbiamo letto con attenzione la lettera di Lorenzo Dellai in tema di unioni civili.

Siamo d’accordo con Dellai sul fatto che coppie formate da persone omosessuali sono presenti nella nostra società, e che questa circostanza non può essere semplicemente ignorata dal diritto. Su questa mutazione antropologica, che non riguarda peraltro solo le persone omosessuali e coinvolge una rivoluzione in corso almeno dal 1968 sul modo di concepire la sessualità, molte cose sono state scritte e altre potrà dircene il Sinodo.

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Non è il denaro a rendere felici, ma la libera iniziativa

fare impresaLa Nuova Bussola quotidiana 24 maggio 2015

di Matteo Borghi

Di critiche all’idea diffusa per cui fede e libero mercato siano inconciliabili ce ne sono tante. L’obiezione più nota è quella per cui la ricchezza, prima di essere ridistribuita ai più sfortunati, deve essere in qualche modo prodotta: senza fare una torta è difficile dividerne le fette. È piuttosto facile obiettare ad Andrea Camilleri (e agli Andrea Camilleri sparsi per il mondo) quando dice: “Può un vero cristiano amare il capitalismo? Perché se è vero che da un lato è stato possibile quantificare le vittime del comunismo, le vittime del capitalismo, invece non vengono quantificate da nessuno”. Non quantificate perché, anche se può non piacere, il capitalismo non ha fatto morti a differenza del comunismo le cui vittime si contano – dicono i dati – quantomeno nell’ordine delle decine di milioni.

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