Il Timone n. 138 dicembre 20114
Le linee guida per i giornalisti sull’omosessualità impongono una ”neolingua”, sul modello del celebre romanzo. Mediante la coniazione di nuovi termini o la distorsione di quelli esistenti c’è chi vuole costringere a pensare in modo univoco, cancellando la realtà
di Laura Boccenti
Nel 1949 viene pubblicato per la prima volta il romanzo 1984 di Georges Orwell (1903-1950), anarchico passato al socialismo e vittima delle persecuzioni staliniste al tempo della guerra civile spagnola. 1984 è un formidabile atto d’accusa nei confronti della pretesa totalitaria di voler piegare la realtà e le persone a un fine superiore, che a parole coincideva con la felicità del popolo, ma alla fine si identificava nella sottomissione cieca ai partiti totalitari e ai loro leader. La narrazione è ambientata in un futuro prossimo (l’anno 1984) quando la terra è divisa tra tre grandi potenze che sfruttano lo stato costante di guerra tra loro per mantenere il controllo totale sul popolo.