Far finta che i fondamentalisti non siano islamici

fond_IslamLa Nuova Bussola Quotidiana,

11 agosto 2014

di Riccardo Cascioli

«Noi non possiamo tacere», è il titolo del comunicato con cui i vescovi italiani invitano a dedicare il 15 agosto, solennità dell’Assunzione della Vergine Maria, alla preghiera per i cristiani perseguitati, in particolar modo per quelli dell’Iraq. È un appuntamento a cui aderiamo con convinzione: ciò che sta avvenendo è una tragedia probabilmente senza precedenti nella storia, se è vero che in queste settimane è stata cancellata in Iraq la presenza di una delle più antiche comunità cristiane che pure per quasi duemila anni aveva superato indenne (o quasi) tutti i marosi della storia. Peraltro è anche la comunità che parla ancora la stessa lingua di Gesù, l’aramaico, così che la cacciata assume anche un ulteriore valore simbolico.

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Il Vaticano II visto da padre Serafino M. Lanzetta

vaticano II_copertinaFormiche 19 luglio 2014

Giuseppe Brienza 

Le “novità” del Concilio Vaticano II furono soltanto pastorali oppure anche dottrinali? La Fede proclamata durante questa storica assise è “cambiata” nella forma od anche nella sostanza? Sono domande cui cerca di rispondere il libro Il Vaticano II. Un Concilio pastorale. Ermeneutica delle dottrine conciliari edito nelle scorse settimane dall’editore David Cantagalli di Siena (pp. 490, € 25.00), scritto da p. Serafino M. Lanzetta, un giovane teologo dell’Istituto religioso dei Frati Francescani dell Immacolata.

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Don Bosco e la pedagogia del suo tempo ( di Mario Casotti)

animalfarm(da Totustuus network)

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Il prof. Casotti è stato il più grande pedagogista cattolico del XX secolo. Osteggiato anche in vita per il suo fermo riferimento a san Tommaso d’Aquino, a trenta anni dalla morte vede negletta la sua statura e ormai dimenticate e praticamente introvabili le sue opere.

Molto spesso si è fatto di don Bosco e del suo “metodo preventivo” una sorta di “manuale dell’educatore buonista” ante litteram. L’opera che qui presentiamo non è l’ennesimo “pio” libro sulla pedagogia di don Bosco, ma un saggio per addetti ai lavori scritto in modo accessibile a tutti, che mette a confronto l’”attivismo” di san Giovanni Bosco con le moderne e sovversive “scuole attive” che sono alla radice della pedagogia marxista e, poi, progressista.

Questa breve introduzione restituisce a don Bosco il ruolo di gigante anche dell’educazione, senza alcun compromesso con la modernità, nemmeno quella pedagogica.

Vita del venerabile servo di Dio Giovanni Bosco – Vol 2 (di Giovanni Battista Lemoyne)

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Le biografie del P. Lemoyne sono state scritte subito dopo la morte di San Giovanni Bosco e raccolgono le “ipsissima verba” di don Bosco.

Purtroppo, oggi, gli studiosi salesiani più acclamati rinnegano il lavoro dei primi biografi perchè dalla figura del loro fondatore “sembra prevalere il tradizionalismo, il conservatorismo”.

Naturalmente, totustuus.it crede più all’infallibilità della Chiesa nella canonizzazione dei santi e ai fatti e pensieri visti o sentiti direttamente dalla bocca del Santo ed è per questo che vi offre con gioia questa perla artatamente nascosta, per la rinascita d’Italia.

Vita del venerabile servo di Dio Giovanni Bosco – Vol 1 (di Giovanni Battista Lemoyne)

animalfarm

(da Totustuus network))

Le biografie del P. Lemoyne sono state scritte subito dopo la morte di San Giovanni Bosco e raccolgono le “ipsissima verba” di don Bosco.

Purtroppo, oggi, gli studiosi salesiani più acclamati rinnegano il lavoro dei primi biografi perchè dalla figura del loro fondatore “sembra prevalere il tradizionalismo, il conservatorismo”.

Naturalmente, totustuus.it crede più all’infallibilità della Chiesa nella canonizzazione dei santi e ai fatti e pensieri visti o sentiti direttamente dalla bocca del Santo ed è per questo che vi offre con gioia questa perla artatamente nascosta, per la rinascita d’Italia.

Così il cinema di Cotelo racconta la fede

tierrademariaFormiche 30 agosto 2014
Giuseppe Brienza

Sarà proiettato in anteprima in Italia a metà settembre, Mary’s Land, “La terra di Maria” (116 minuti, Spagna 2013), il nuovo film di Juan Manual Cotelo (nella foto), il regista che con “L’Ultima Cima” ha riscosso fuori di ogni canale ufficiale un incredibile successo di pubblico in Spagna e in tutto il mondo.

Anche nel nostro Paese, il documentario girato nel 2010 in onore del sacerdote spagnolo Pablo Domínguez Prieto (1966-2009), mai apparso nelle sale cinematografiche, è stato presentato in molti centri culturali, cine forum e parrocchie grazie ad un “passaparola” senza precedenti, che ha coinvolto (ed ancora coinvolge) migliaia di persone ed associazioni.

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Darwin tra scienza ed evoluzionismo

Francesco Agnoli

 Incontro organizzato  dalla propositura di San Frediano a Settimo (Pi)

(testo non rivisto dal relatore)
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Memorie (di cardinale Mindszenty)

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Nella nostra epoca di falso pacifismo, dal momento che l’Occidente decadente preferisce vivere in pace con assassini e tiranni piuttosto che con Dio, il lamento dei perseguitati turba la quiete degli uomini d’affari e l’attività dei diplomatici.

Per questo la persecuzione religiosa viene soffocata nel silenzio. Forse nessuno dei nostri contemporanei ha sofferto tanto per questo scandalo come il Cardinale Mindszenty. E’ stato condotto per una Via Crucis che finora pochi altri hanno dovuto percorrere.

Egli l’ha percorsa con fedeltà esemplare, senza odio verso i suoi persecutori, ma anche senza cedimenti laddove il compromesso o la fuga avrebbero potuto rendergli più facile la vita. Ha seguito fedelmente il Signore. Poiché là dove era Cristo, doveva essere anche il Suo servo.

La sua durissima prigionia ebbe termine soltanto nel 1956, quando il popolo ungherese prese le armi per combattere contro l invasore sovietico: liberando, primo tra tutti gli ungheresi in catene, l’arcivescovo di Eszertgom e Principe Primate.  La sua autobiografia mette in evidenza come il Cardinale Mindszenty abbia sofferto non solo per l’odio dei nemici di Dio, ma anche per la durezza di cuore di falsi fratelli e per gli errori di amici ben intenzionati.

Il mondo nuovo. Ritorno al mondo nuovo (di Aldous Huxley)

animalfarm(da http://www.bielladue.it/)

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Il romanzo di Huxley in un certo senso oltrepassa le paure di governo dittatoriale di altre analoghe narrazioni, poiché viene descritta una Terra in cui non c’è più scopo alla lotta politica.

Nell’universo creato da Huxley lo stesso concetto di “politica” non ha più senso: si è sviluppata infatti la perfetta rivoluzione “psicologica” dell’umanità, e non solo quella meramente sociale. Nel mondo nuovo vengono dunque immaginati dei procedimenti di controllo mentale ed emotivo in grado di garantire un perfetto dominio sull’umanità: e se questo è certamente un tema ben presente anche in altre, molto celebri distopie (come quella di Orwell, per esempio), la genialità dell’autore è qui nel dare vita ad un controllo perfetto dell’umanità basato unicamente su meccanismi mentali, senza alcun bisogno di repressione violenta.

Con alcune semplici mosse, infatti, la vita dell’umanità viene incanalata in argini perfettamente ideati per negare alle persone anche solo la possibilità di sentirsi dominati.

Diagnosi. Saggio di fisiologia sociale (di Gustave Thibon)

animalfarm(da http://www.ilcavaliere.info/)

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I diversi saggi che compongono quest’opera sono stati stesi fra il 1934 e il 1939. Essi sono stati pubblicati per la prima volta in volume nell’aprile del 1940. Alcune allusioni al nazional-socialismo erano dovute scomparire nelle edizioni uscite sotto l’occupazione. Qui riproduciamo l’edizione originale.

Su degli scritti che non sono più recenti non ci paiono inutili alcune parole di spiegazione, dopo tanti avvenimenti che hanno resa ancor più grave la confusione dei termini e dei valori.

Non contestiamo che questo libro abbia un significato politico nel senso etimologico della parola. Ma, per l’universalità  e perennità dei problemi che tocca, esso si colloca nettamente fuori delle fluttuazioni dell’attualità politica. Per gran  parte le etichette politiche non sono, purtroppo, precisamente che delle etichette o delle formule tanto superficiali quanto intercambiabili. Più che la sua etichetta, a noi interessa il contenuto della bottiglia.