ll tradimento dell’intellighenzia culturale e politica cattolica

catt_politCentro Studi Tocqueville-Actonn

13 ottobre 2014

di Dario Antiseri

(Una versione ridotta di questo articolo è apparsa sul “Corriere della Sera” il 9 ottobre 2014)

1. Ai nostri giorni, quella del partito “ideologico”, cioè del partito custode dell’unica vera visione del mondo e dell’unica giusta società, è un’idea che, almeno in Occidente, troviamo sepolta sotto le macerie del Muro di Berlino. E il passaggio dal partito “ideologico” al partito “post-ideologico” è il passaggio dal partito concepito, abbracciato e difeso come fonte di Verità e come sorgente infallibile di soluzione per ogni problema, al partito pragmaticamente considerato come fonte di proposte per la soluzione di specifici problemi.

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La grande confusione delle «unioni civili»

civil_unionLa nuova Bussola quotidiana,

15 ottobre 2014

di Massimo Introvigne

Il fatto che il Sinodo dei vescovi – anche nella relazione che riassume i lavori della prima settimana – insista sull’accoglienza delle persone omosessuali, menzionando pure che dal «prezioso» mutuo sostegno che due persone omosessuali si danno derivano diritti e doveri, ha portato alcuni vescovi italiani – da monsignor Mogavero al cardinale Scola, ognuno evidentemente con il suo stile e le sue idee – a intervenire con aperture di varia natura alle «unioni civili» tra persone dello stesso sesso, purché non le si chiami «matrimonio». Chi legge i giornali ha l’impressione che i vescovi, Renzi, Berlusconi ormai remino tutti nella stessa direzione. Ma non è proprio così, e un minimo di chiarezza è obbligatorio.

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Cristiada. Così un’armata di zotici riuscì a tenere testa all’esercito del Messico anticattolico. Al grido di «Viva Cristo re»

Tempi, 11 ottobre 2014

Arriva in Italia il film su una vicenda “dimenticata” di persecuzione contro i cristiani. Sangue di martiri che ancora oggi dà frutti sorprendenti per la Chiesa messicana.

di Emanuele Boffi

Vieni al cinema con Tempi Il 15 ottobre alle ore 20,30 presso l’Uci Cinemas Bicocca di Milano ci sarà la “prima” italiana di “Cristiada”. Il settimanale Tempi in edicola dedica la copertina all’evento con una intervista esclusiva al famoso attore hollywoodiano Andy Garcia, il protagonista del film nei panni del generale Enrique Gorostieta.  Continua a leggere

Giovanni XXIII, un Papa al di là dei luoghi comuni

GiovanniXXIIIFormiche.net 12 ottobre 2014

Lo scrittore e saggista Marcello Veneziani analizza il mito del Papa “buono”

di Giuseppe Brienza

Di Giovanni XXIII (1958-1963), Papa canonizzato il 27 aprile 2014, si ricordano sempre gli stessi aspetti biografici e le stesse encicliche. Per esempio, chi cita mai la LetteraPrinceps pastorum, scritta da Papa Roncalli giusto 55 anni fa’, cioè il 28 novembre 1959? Si tratta di una enciclica scritta per esaltare la figura di San Giovanni Crisostomo, Vescovo e Dottore della Chiesa, il cui insegnamento costituisce un cardine della Tradizione cattolica, compresa quella liturgica, la cui “mancata cura” è invece spesso addebitata al Papa buono, che avrebbe aperto alla riforma post-conciliare della Messa. Nella Lettera citata, piuttosto, San Giovanni XXIII riproponeva l’intimo legame che, tra la liturgia eucaristica e la sollecitudine per la Chiesa universale, traspare in tutte le Omelie ed opere del Crisostomo [cfr. Princeps pastorum, in AAS 51 (1959) 846-847].

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La ferita dell’aborto sanguina anche nel cuore dei padri

Lui_e_aborto_coverVita Nuova 10 0ttobre 2014

Un’indagine al maschile in un saggio di Vanni

di Carmelo Grassadonio

“Lui è l’aborto – viaggio nel cuore maschile” è un libro di recente pubblicazione del bioeticista e insegnante Antonello Vanni. È un libro molto coraggioso che rompe un tabù culturale: quello del rapporto del maschio-padre con il fenomeno dell’aborto.

Normalmente l’aborto è collegato alla maternità e al dramma femminile di fronte alla vita nascente (magari non desiderata, imprevista), all’ambivalenza della donna di fronte alla gravidanza. Ma il padre non viene mai menzionato in tutte le trattazioni scientifiche o sociologiche, che, da vari punti di vista, affrontano l’argomento. Eppure — sembra banale dirlo — il padre c’è, è una presenza, è la terza figura, in ombra, dietro la diade madre-bambino.

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Ora Repubblica si accorge che gli ogm non fanno male

ogm_okIl Giornale, 5 ottobre 2014

di Franco Battaglia

Mi informano che Repubblica ha ospitato ieri un articolo della professoressa Elena Cattaneo: «Vietare gli Ogm è un grave danno». Orpo, mi son detto, qui si sta facendo la rivoluzione e nessuno m’ha informato. Repubblica, che per anni ha tediato i propri lettori raccontando la rava e la fava della pericolosità dell’agricoltura Ogm, affidando alla firma del povero Antonio Cianciullo le più improbabili affermazioni in tema di questioni ambientali (dico “povero” perché la competenza del giornalista sugli argomenti in parola mi ha sempre lasciato il sospetto che egli scrivesse sotto qualche costrizione), quella stessa Repubblica che per lustri ha cavalcato la religione gastronomica dello slow-food e le paturnie verdi, senza lasciarsene sfuggire nessuna, orbene essa da ieri ha lanciato un contrordine-compagni: vietare gli Ogm è dannoso.

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Sinodo: Relatio post disceptationem

sinodo-famigliaDal Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede

13 ottobre 2014

11a Congregazione generale: “Relatio post disceptationem”

del Relatore generale, Card. Péter Erdő,

Questa mattina, nel corso dell’undicesima Congregazione generale della III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei Vescovi, sul tema: Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione (5-19 ottobre 2014), il Relatore generale Cardinale Péter Erdő, Arcivescovo di Esztergom-Budapest, ha tenuto la Relatio post disceptationem.

Pubblichiamo di seguito il testo in lingua italiana della Relatio post disceptationem, mentre le traduzioni in lingua inglese, spagnola e francese sono disponibili online nel Bollettino della Sala Stampa ai rispettivi indirizzi linguistici:

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L’omogenitorialità. Ovvero l’adozione omosessuale (di M. Gandolfini e R. Marchesini)

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[per leggere o scaricare il vol. clic sulla foto]

(gratuitamente in rete by Manif pour tous Italia)

I temi cosiddetti “eticamente sensibili”  suscitano, quasi visceralmente, reazioni di schieramento fra ideologie contrapposte, che impediscono che argomenti complessi e delicati vengano affrontati in spirito di ricerca, collaborazione e dialogo, utilizzando lo strumento più “neutro” di cui disponiamo: la ragione, che produce argomentazione razionale.

Nella speranza che non sia l’ennesimo buco nell’acqua, proviamo ad affrontare il tema della omogenitorialità, evitando sia argomentazioni ideologiche o confessionali, sia schieramenti precostituiti politici o partitici.

San Francesco. Chi era davvero il “poverello d’Assisi”?

S_Francescowww.ilsussidiario.net

venerdì 4 ottobre 2013

Rino Cammilleri

Chi era davvero San Francesco? Se uno si alza e, come Paolo Villaggio a proposito della Corazzata Potemkin, dice che di san Francesco non se ne può più, potete immaginare da soli la reazione unanime e nazionale. In realtà, quel che l’incauto intende dire è che ne ha le tasche piene del Francesco ridotto a icona come Che Guevara e Marilyn Monroe. Per nostra fortuna non era bello, sennò ce lo ritroveremmo sui portacenere, le magliette, i poster.

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La verità sul vescovo del Paraguay sospeso dal Papa

mons_ Livieres PlanoLa Nuova Bussola quotidiana

4 ottobre 2014

di Massimo Introvigne 

Si parla molto in questi giorni sulla stampa internazionale del caso del vescovo di Ciudad del Este, in Paraguay, monsignor Rogelio Livieres Plano, sollevato dal suo incarico dal Santo Padre dopo che non aveva accolto il «consiglio» di dimettersi. Certamente – sul punto sono d’accordo la Santa Sede e lo stesso Livieres – le ragioni dell’intervento vaticano vanno al di là di vicende personali del vescovo, e derivano dal contrasto insanabile fra il prelato e gli altri vescovi paraguaiani. Livieres – che era l’unico vescovo del Paese ad avere un seminario fiorente e pieno – ha idee di tipo teologico e politico conservatrici, mentre gli altri vescovi del Paraguay la pensano grosso modo all’opposto.

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