Cara Consulta, i figli non sono un diritto. Sono un dono

bimbo-regaloL’Intraprendente 12 Giugno 2014

di Marco Respinti

«La determinazione ad avere o meno un figlio, anche per la coppia assolutamente sterile […], non può che essere incoercibile». In “legalese” di dice così; in italiano vuol dire che generare una vita a tutti i costi e in ogni modo tecnicamente possibile è un diritto dell’individuo.

La frase in “legalese” è il punto nodale della sentenza, da ieri pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, con cui, il 9 aprile scorso, la Corte Costituzionale ha cancellato il divieto della fecondazione artificiale eterologa sancito dalla Legge 40 del 2004 e con cui ha fatto di porco della democrazia vidimata dal referendum del 2005 dando così ragione a Mark Twain: se votare servisse davvero a cambiare qualcosa, avrebbero da tempo già abolito il voto.

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Perchè opporsi a una legge ingiusta e liberticida

no-leggeOmofobia o eterofobia?

Perchè opporsi a una legge ingiusta e liberticida

Intervento dell’avvocato Gianfranco Amato, presidente nazionale dell’associazione “Giuristi per la vita” al Centro Pastorale diocesano di Cremona il 4 giugno 2014. Trascrizione dalla registrazione audio pubblicata sul sito della diocesi di Cremona –; la presente versione di Rassegna Stampa non è rivista dall’autore

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Manuale di autodifesa dall’aggressione gender nelle scuole italiane

gender_schoolrecepito dall’A.Ge. Cremona

Mentre avanza nelle scuole italiane l’offensiva dell’ideologia del “genere” con gli opuscoli “Educare alla diversità” e le diverse iniziative collegate, il Forum delle associazioni familiari dell’Umbria è corsa ai ripari e ha predisposto un manuale per genitori con figli da 0 a 18 anni, intitolandolo “Dodici strumenti di autodifesa dalla teoria del gender”. Indicazioni pratiche contro il rischio indottrinamento, come verificare i piani di offerta formativa prima dell’iscrizione scolastica, tenersi informati sui contenuti proposti, segnalare eventuali abusi al dirigente scolastico o addirittura denunciare, in alcuni casi, il verificarsi di veri e propri episodi di violenza privata nei confronti dei figli. Il documento è stato recepito dall’A.Ge. (Associazione Genitori) di Cremona e diffuso tra soci e simpatizzanti. Ecco i dodici punti!

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Una pastorale senza dottrina? No, grazie

Luigi NegriStudi cattolici n.636 Febbraio 2014

di mons. Luigi Negri

Credo che sia innegabile, almeno per le persone dotate di buon senso, ancor prima e più profondamente che di un’autentica coscienza ecclesiale, che la Chiesa e la società vivono un periodo di estrema confusione. Epoca in cui posizioni diverse, il più delle volte senza adeguate motivazioni, vengono affermate come posizioni oggettivamente valide e pertanto indiscutibili.

In questo intreccio di banalità, di veri e propri tradimenti nei confronti della tradizione teologica e magisteriale, di irruzione dei mass media in cui, come metteva in guardia tanti anni fa il Papa Paolo VI, la mentalità laicista tenta di dettare le linee interpretative della fede e dei suoi contenuti fondamentali, si rende necessario e doveroso indicare alcune linee di riflessione e di approfondimento.

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I rapporti tra la Chiesa Cattolica e l’ebraismo

GPII_sinagogaIl Corriere del Sud n.12, 15 novembre 2011

Claudio Ciani

Pochi sanno che nella chiesa di San Gregorio della Divina Pietà, che è situata nel rione Sant’Angelo a Roma, proprio alla destra della Sinagoga, erano tenute le prediche obbligatorie imposte, durante il Regno pontificio, agli ebrei per la loro conversione. Questa prassi oggi quasi non è comprensibile ai più ed è criticata da molti ma, allora si fondava sulla Bibbia e, fra i tanti su versetti come il seguente: “Ho teso la mano ogni giorno a un popolo ribelle; essi andavano per una strada non buona, seguendo i loro propositi, un popolo che mi provocava sempre, con sfacciataggine” (Isaia 65, 2­3; Bibbia CEI 2008).

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Renzi e i cattolici in politica

renziComunità ambrosiana,

newsletter di Alleanza Cattolica in Milano

n.137-giugno 2014

 Marco Invernizzi.  

 

 

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Il Partito radicale in Italia, appunti per una storia

radicali2Il Corriere del Sud n.7 16 luglio 2012

Omar Ebrahime

Se la Rivoluzione francese che scoppia nel 1789 è unanimemente considerata dagli storici all’origine delle scuole politiche della modernità ­ in primis, per avere teorizzato e direttamente promosso la nascita di quelli che saranno i futuri partiti di massa e delle relative ideologie che segneranno la vita del Vecchio Continente per due secoli, fino alla caduta del Muro di Berlino (1989) ­ una data ugualmente significativa per le immediate ricadute sociali sulla vita della Nazione italiana è forse da ricercarsi nel febbraio 1956, quando cioè a Roma fu costituito il Partito Radicale dei Liberali e Democratici Italiani (PRLDI).

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Sorpresa: i divorziati risposati già fanno la Comunione

comunioneLa Nuova Bussola quotidiana

7 marzo 2014

di Massimo Introvigne

L’immagine di file di divorziati risposati, in ansiosa attesa del Sinodo convocato da Papa Francesco per poter fare finalmente la comunione, in Italia non corrisponde alla realtà. Allertato da colloqui con amici sacerdoti e giornalisti – tra cui il direttore di questa testata, Riccardo Cascioli – per la Nuova Bussola Quotidiana ho voluto testare la consistenza dell’immagine dei divorziati risposati cattolici trasmessa da buona parte della stampa con una ricerca svolta su un campione di 250 sacerdoti e religiosi di tutte le regioni italiane.

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I marinai che fecero l’impresa

traslaz_NicolaTradizione Famiglia proprietà n.60 marzo 2014

L’8 maggio 1087 rientrava nel porto di Bari una spedizione partita qualche mese prima. Composta da 62 persone, era riuscita a penetrare nella città di Myra, caduta in mano agli islamici, per trarre a salvo le reliquie di san Nicola, portandole nel capoluogo pugliese

di Pier Paolo Picano

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Divorzio breve tradimento e follia

divorzio-breveComunità Ambrosiana, newsletter di Alleanza Cattolico Milano

n.136 – maggio 2014

Marco Invernizzi

Care amiche, cari amici

Il divorzio breve è stato approvato dalla Camera dei Deputati e dovrà essere confermato al Senato prima di diventare legge dello Stato. Basteranno dodici mesi per sciogliere una famiglia, sei nel caso la richiesta sia consensuale. Divorziare diventa facile come bere un bicchiere d’acqua, in una società sempre più liquida.

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