Quando la scienza è diventata una fede

Abstract: Quando la scienza è diventata una fede. Il primo a denunciarne la deriva verso una fede assoluta fu Giuseppe Sermonti, che si ribellò ai dogmi dell’evoluzionismo, del progressismo scientifico e del determinismo tecnocratico e pubblicò un libro con cui si inimicò la cupola ideologica e scientifica. Il tema del suo libro è il tema dei nostri giorni: assegnare limiti alla scienza, restituirle dignità di ricerca e non solo di applicazione tecnica; contestare la sua pretesa di comprendere nei suoi confini tutto l’universo e ogni sapere. Lo scientismo denunciato da Sermonti più di mezzo secolo fa è ancora in auge, anche se con altro nome.

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Diritto, amore e minori; qualche riflessione

Abstract: diritto, amore e minori. Se, e in che misura, possa e debba intendersi il rapporto tra amore e diritto? Sebbene il tema sia quanto mai vasto e intricato, e quindi irriducibile ad un così scarno spazio di considerazione, se ne possono comunque tracciare le linee generali per la sua comprensione e, seppur approssimativa, risoluzione

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Che Guevara persecutore degli omosessuali

Abstract: Che Guevara persecutore degli omosessuali, altro che icona gay. Il Che era dotato anche di un macabro senso dell’umorismo, visto che sul cancello del campo di Guanahacabibes destinato agli omosessuali fu fatta apporre la scritta «El trabajo los hará hombre», ossia «Il lavoro rende uomini», per riecheggiare quell’Arbeit macht frei (Il lavoro rende liberi) che i nazisti affissero al cancello del lager di Auschwitz.

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Liturgia, la prima Messa verso il popolo

Abstract:  Liturgia, la prima Messa verso il popolo e altre innovazioni liturgiche che portarono al Novus Ordo Missae del 1969 non furono conseguenza esclusiva del Concilio Vaticano II, tali innovazioni si erano già diffuse negli anni ‘30, attraverso le correnti neo-moderniste infiltrate in ampi settori dell’Azione Cattolica. Ecco, per esempio, la descrizione della prima Messa versus populum celebrato in Brasile nel 1933, 

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Guerra giusta Guerra santa (di Roberto De Mattei)

 Genicot_cover (da Totus tuus network)

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Con il gentile consenso dell’autore, Roberto de Mattei, già professore associato di Storia Contemporanea presso l’Università Europea di Roma, proponiamo un volumetto che ha acquisito nuova attualità. Il suo contenuto, infatti, permette di formulare un fondato giudizio sulla nuova guerra europea divampata il 24 Febbraio 2022 con l’invasione dell’ Ucraina, la nazione che Cristo scelse per evangelizzare le steppe – tartariche e non -, fino alla taiga e la tundra anche mongoliche.

Scritto all’indomani degli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001, esso consta di tre parti: la guerra giusta cristiana; la guerra “santa” islamica; Crociata, Jihad e tolleranza moderna.

All’interno del testo sono riassunte con parole semplici le caratteristiche secondo le quali un cristiano può parlare di guerra giusta. Tali condizioni sono poi applicate alle recentissime guerre “postmoderne”, “umanitarie” e “asimmetriche”.

Segue una sintetica, ma assai corretta, esposizione di alcuni aspetti della “dottrina sociale” islamica. Vi si espone, ad esempio, in che consista la tolleranza dell’Islam verso i non musulmani, cosa si debba intendere con “Islam moderato” ed altro ancora.

Nell’ultima parte viene comparata la “guerra giusta” con la “guerra santa” islamica. Segue l’analisi dei fondamenti dottrinali e storici delle Crociate e una meditazione sul dogma moderno della tolleranza.

Digitalizzazione della burocrazia

la digitalizzazione della burocrazia ci ha resi sudditiAbstract: Digitalizzazione della burocrazia. Una volta gli uffici pubblici, con tutti i limiti, funzionavano perché esistevano gli sportelli fisici e non solo virtuali.  Oggi, con tutte le pseudo-tecnologie informatiche a disposizione della Pubblica amministrazione, ci rendiamo conto che gli investimenti miliardari nella digitalizzazione, a carico della fiscalità generale, hanno semplificato la vita non del cittadino ma del pubblico funzionario.

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Guardie svizzere angeli custodi del Papa

Abstract: Guardie svizzere angeli custodi del Papa. Onore, fedeltà, spirito di sacrificio e fede: questi aggettivi costituiscono i pilastri delle Guardie Svizzere sin dalla loro fondazione, subito sigillata con il sangue, e che divenne il motto stesso delle Guardie ”Acriter et fideliter”, cioè concoraggio e fedeltà.

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Modernismo eresia del XX secolo

Modernismo eresia del XX secoloAbstract: Modernismo eresia del XX secolo. Covato verso la fine dell’800 in ambienti intellettuali di “avanguardia” sotto forme variegate e non sempre concordanti, il Modernismo voleva attuare profonde riforme nella dottrina e nella struttura della Chiesa, col pretesto di adattarla allo “spirito dei tempi”. L’adattamento voluto dai modernisti non era affatto né superficiale né salutare. Esso avrebbe toccato le fondamenta stesse della Chiesa, comportando in pratica la sua distruzione: “il vecchio edificio ecclesiastico dovrà crollare!”, predicava Loisy . La missione dei modernisti, secondo Tyrrel, era di “colpire e colpire la vecchia carcassa della Chiesa Romana”

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Immigrazione, il Magistero della Chiesa cattolica cosa dice

Immigrazione, cosa dice il Magistero della Chiesa cattolicaAbstract: Immigrazione,  il Magistero della Chiesa cattolica cosa dice. Secondo il Catechismo il prossimo più prossimo è il cittadino e solo in seconda battuta l’immigrato e Infatti, proseguendo sempre con l’insegnamento del CCC, anche le nazioni più ricche sono tenute ad accogliere solo «nella misura del possibile», lo straniero alla ricerca della sicurezza e del benessere giungendo con mezzi di fortuna (o criminali) in un Paese diverso dal suo.

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Scritti Vari (di Donoso Cortès)

scritti vari di Juan Donoso Cortes(da Totus Tuus network)

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DONOSO CORTÈS, Juan, marchese di Valdegamas. – Uomo politico e scrittore spagnolo, morto a Parigi il 3 marzo 1853. Dopo una giovinezza fervida di studi filosofici e storici, entrò nella vita parlamentare: fautore della reggenza di Maria Cristina, la seguì a Parigi, come segretario particolare, e a Madrid (1843), e sostenne poi Isabella II.

Ma soltanto verso il 1851 egli raggiungeva una salda coscienza morale e intellettuale: l’Ensayo sobre el catolicismo, el liberalismo y el socialismo segna la maggiore evoluzione del suo pensiero, che, affinato dalla lettura di Bonald e De Maistre, abbandona gl’ideali liberali per tornare al cattolicismo.

Queste teorie, che fecero di lui il rappresentante più autorevole del movimento politico-cattolico in Spagna, trovarono ampie risonanze nell’Europa, specie in Francia, per opera di L. Veuillot, che ne tradusse gli scritti più significativi.

Qui alcune sue lettere e discorsi che illustrano la sua profondità di pensiero e di dottrina, applicata alla politica