Problemi ed ammaestramenti sociali dell’età costantiniana (di Giuseppe Toniolo)

animalfarm (dal sito Totus tuus )

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Nell’impero bizantino che precipita a ruina, in cui fu per la prima volta promulgata, colla maestà della legge romana, la «libertà della Chiesa», questa parola echeggerà ancora sulle labbra di Osio di Cordova, di Atanasio, di Crisostomo, per trasmetterla in occidente ad altri santi padri, vescovi e pontefici i quali, alla lor volta, la ripeteranno, in più vasti orizzonti e con più solenni e duraturi successi, ad altri tempi e popoli per rammentare alle remote generazioni che l’annunzio dato da Colui che divinamente pronunziò veritas liberabit vos rimarrà perennemente pegno di immortalità non solo per la Chiesa, ma per l’incivilimento cristiano nel mondo.

Impegno o ritirata? I cattolici e il matrimonio omosessuale” (*)

NYTimes_testataCultura & Identità.

Rivista di studi conservatori
Anno VI, nuova serie, n. 5, 22 giugno 2014 (pag 42-44)

Davanti alla disparità delle forze in campo — da una parte miliardari con il pallino abortista o eutanasico o omofilo e dall’altra sparuti gruppi che si autofinanziano — nasce fra i cattolici la tentazione di abbandonare il fronte, ripiegarsi su se stessi e, se del caso, deviare l’azione ecclesiale verso mete in sé buone e meno diametralmente contrapposte con l’etica secolaristica e ostile alla vita della modernità radicale trionfante. Lo scrittore cattolico conservatore Ross Douthat, editorialista —fra i pochi non liberal — del New York Times non è d’accordo e, in una intervista, spiega perché i cattolici non devono effettuare ritirate — o “riconversioni ” della loro mission — più o meno pretestuose.

di Ross Douthat

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La vita di Giuseppe Toniolo (di Elena Da Persico)

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In vista della beatificazione  totustuus.it offre ai suoi lettori una delle prima biografie di questo grande italiano, soprattutto al fine di contrastare le manipolazioni – sia religiose che politiche – di cui è stato e sarà oggetto.

 

L’enigma di Shakespeare, cortigiano o dissidente?

libro_ShakespeareIl Corriere del Sud, 15 luglio 2014

Il genio universale di William Shakespeare (1564-1616), il brillante codificatore della lingua inglese moderna, nonché uno dei talenti drammaturgici più grandi di tutti i tempi, è noto ai quattro angoli del globo. Su di lui e intorno a lui, presumibilmente, è stato scritto già tutto.

Restano però ancora delle zone d’ombra che, come accade spesso nella costruzione artificiosa e strumentale dei miti nazionali (siano essi politici o letterari), con il passare del tempo e lo spegnersi delle passioni più accese, emergono con sempre maggiore chiarezza al punto da non poter essere più ignorate.

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Maria Cristina di Savoia, la “Reginella Santa”

Maria_Cristina_Savoia

Tradizione Famiglia Proprietà n.61 giugno 201

Sabato 25 gennaio 2014, in una solenne cerimonia presso la basilica di Santa Chiara, a Napoli, la Chiesa ha proclamato beata la regina Maria Cristina di Savoia (1812-1836), moglie di Ferdinando II Re delle Due Sicilie. Alla cerimonia hanno partecipato rappresentanti delle Reali Case di Savoia e di Borbone Due Sicilie. Modello di santità e di nobiltà, simbolo di ciò che avrebbe potuto rappresentare l’Unità d’Italia nel segno della Tradizione

 di Antonio Sala

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1914-1918 la fine di un mondo (dossier)

Prima_GuerraTradizione Famiglia proprietà

n.61 Giugno 2014

 Il 28 luglio 1914, l’impero austro-ungarico dichiarava guerra alla Serbia in seguito all’assassinio dell’erede al trono. L’arciduca Francesco Ferdinando. Il gioco delle alleanze trascinò nel conflitto quasi tutte le nazioni europee, gli Stati Uniti d’America e il Giappone. La lotta armata infurierà per ben quattro anni, lasciando sul campo oltre 25 milioni di morti. Quella del ’14-18 non fu solo una guerra ma anche, e soprattutto, una rivoluzione, una delle più devastanti della storia. Se non fu la fine del mondo, fu certamente la fine di un mondo.

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Ideologia di genere (di Manif pour Tous Italia)

lord of world(da Totustuus network)

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In questo opuscolo sono illustrati i fondamenti antropologici e filosofici delle disposizioni istituzionali che un po’ ovunque in Europa e in occidente intendono negare la definizione di famiglia quale cellula fondata da un uomo e una donna e al diritto di ogni bambino ad avere un padre e una madre.

E’ La gender theories: l’ideologia del genere, il nuovo totalitarismo del XXI secolo, che con l’introduzione del reato d’opinione che va sotto l’indefinito nome di “omofobia” fa porre alcune domande: perché un’imposizione così pervasiva di queste teorie, tale da negare la libertà di espressione? Come mai queste direttive provengono dall’Europa stessa e già molti paesi occidentali in così breve tempo hanno concesso leggi che permettono matrimonio e adozioni anche ad adulti dello stesso sesso? Quali interessi guidano tutto ciò?

Giorgio La Pira. Una riflessione critica (di Pier Luigi Tossani)

lord of world(da www.ilcovile.it)

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(…) La Pira rappresenta ancora oggi un modello a cui non pochi  cattolici, particolarmente nell’area del cosiddetto “cattolicesimo democratico” (e non solo), si ispirano.(…) 

È  mia intenzione, in questa sede, mantenermi su un terreno più univoco. Mi interessa cioè verificare il pensiero socio-politico lapiriano alla luce della dottrina sociale della Chiesa cattolica (…)

«L’Iraq sotto un potere islamico oscurantista sprofonderà».

Faraj_RahhoTempi, 13 luglio 2014

La profezia di monsignor Rahho, ucciso a Mosul dopo l’ultima Via Crucis. Monsignor Paulos Faraj Rahho, arcivescovo di Mosul, venne rapito e ucciso da ignoti nel 2008. Nonostante le minacce, diceva: «Finché rimane qui anche un solo cristiano, io non me ne vado»

Rodolfo Casadei

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«Il califfo ci ha portato via tutto».

IsilTempi, 13 luglio 2014

Così l’avanzata dei terroristi islamici sta cacciando i pochi cristiani rimasti in Iraq Per la prima volta in sedici secoli nelle chiese di Mosul non si celebrano più Messe e per l’Iraq si fa sempre più reale lo spettro della divisione in tre Stati autonomi e in guerra tra loro

di Francesco Amicone

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