Il Fumo di Satana

abusi_liturgiciIl Corriere del Sud n.5 26 giugno 2013

Pietro Mainardi

I quasi otto anni di pontificato di Benedetto XVI sono stati per la Chiesa un dono immenso:il suo magistero costituisce un tesoro enorme lasciato in eredità alle generazioni future. Ma l’atto certamente più significativo del suo pontificato, cioè la liberalizzazione della Messa antica, ha avuto il pregio di risvegliare, da subito, in chi ovviamente ha maggiore sensibilità cattolica, una rinnovata e ritrovata attenzione liturgica in ordine al mistero più grande che la Chiesa conserva, coerentemente con l’idea cattolica secondo cui la legge della preghiera stabilisce la maniera del credere e nella convinzione espressa dal pontefice che «nel rapporto con la liturgia si decide il destino della Fede e della Chiesa».

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Per orientarsi da buoni cattolici su ciò che i giornali scrivono sul Papa

Repubblica_papaDa Libero, 20 ottobre 2013

Antonio Socci

Giù le mani dal papa. Bisogna ripeterlo oggi che Francesco si trova strattonato a destra e a sinistra. Bersagliato da contestatori cattolici superficiali e imprudenti che lo rappresentano come modernista eterodosso e stravolto da sostenitori laicisti che lo applaudono attribuendogli idee egualmente eterodosse e quasi atee. Un circo mediatico assurdo.

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Chi colma il cuore della donna?

Mulieris Dignitatem'Dal blog di Costanza Miriano 14 ottobre 2013

Ecco la relazione, che avevo preparato per il convegno per i 25 anni  della ”Mulieris Dignitatem”, da leggere davanti al Papa

di Costanza Miriano

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Crisi economica e demografia

passegginiStudi cattolici n.631 Settembre 2013

Roberto Giorni

L’economia dell’Europa, fino al XVIII secolo, era prevalentemente agraria. In tale situazione, quando la popolazione aumentava i salari diminuivano, a causa dei limiti della produttività agricola.

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«La legge sull’omofobia? Come i processi di Mao»

gaystapoIl Foglio.it 24 settembre 2013

Scruton: «Si sta creando una neolingua come contro l’anticomunismo ai tempi della Guerra fredda. Una lingua di legno»

di Giulio Meotti

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Femminicidio. I dati di un allarme inventato

femminicidioRadici cristiane n.88 Ottobre 2013

Dopo che, in agosto, il governo Letta ha emanato il decreto legge sul cosiddetto “femminicidio”, la maggior parte dei giornali e del mondo politico ha cantato col coro, presentando la solita trovata demagogica come una grande conquista civile. Qualcuno ha anche provato a dire che il femminicidio non esiste. Noi siamo in grado però di dimostrarlo, fornendo – dati alla mano – le prove di come, ancora una volta, si cerchi di prendere in giro gli Italiani. E di quanto il matrimonio rappresenti un argine ed una difesa naturale anche contro le violenze tra le mura domestiche.

di Giuliano Guzzo

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Le parole di Francesco che turbano i cattolici

Corriere della Sera, 8 ottobre 2013

di Vittorio Messori

Occupandomi, in libri e giornali, di cose cattoliche sin dai tempi di Paolo VI, succede che non pochi – magari sconcertati o confusi – insistano nel chiedermi opinioni sui primi mesi del nuovo pontificato. Di solito me la cavo con una battuta che parafrasa la risposta data ai giornalisti, sull’aereo che tornava dal Brasile, proprio da papa Bergoglio: «Chi sono io per giudicare?». Se siamo tenuti a non giudicare alcuno – parola di Vangelo – figurarsi un pontefice, la cui scelta, per i credenti, è fatta dallo Spirito Santo stesso.

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«Ricevere la Santa Comunione in ginocchio e sulla lingua»

comunioneRadici cristiane n.88 Ottobre 2013

Intervista a mons. Athanasius Schneider

In questa splendida ed esclusiva intervista, sua eccellenza mons. Athanasius Schneider vescovo titolare di Celerina e vescovo ausiliario dell’arcidiocesi Santa Maria in Astana, Kazakhstan, racconta attraverso la propria personale esperienza cos’abbia significato vivere la fede sotto il regime sovietico e quanto, per chi abbia patito la persecuzione, appaia sconvolgente la mancanza di rispetto e l’assenza di sacralità con cui l’Occidente si accosta al sacrificio eucaristico ed, in particolare, alla Santa Comunione: atteggiamenti “disinvolti introdottisi nelle nostre chiese con le “riforme liturgiche” post-conciliari. contro cui opporsi per evitare clericalismi insopportabili e dispotismi clericali

Ringraziamo la rivista “Polonia christiana”, per averci concesso la pubblicazione integrale del testo

Izabella Parowicz

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Affidarsi a Maria contro la "cultura del provvisorio"

Madonna FatimaNuova Bussola Quotidiana
14 ottobre 2013

di Massimo Introvigne

Il 13 ottobre Papa Francesco ha rinnovato in Piazza San Pietro, di fronte a una grande folla, l’affidamento dell’umanità alla Madonna di Fatima, già compiuto dal beato Giovanni Paolo II (1920-2005) nel 1982 e 1984 rispondendo alle richieste stesse della Vergine, nel corso di un week-end dell’Anno della fede tutto dedicato alla devozione mariana. Il week-end è stato occasione per un’ampia riflessione sulla Vergine Maria.

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Di fronte al disagio, fedeltà o contestazione?

ConcilioDa qualche tempo è vivo nella Chiesa il dibattito su un particolare aspetto del Concilio Vaticano II: se esso sia in continuità o in rottura con il Magistero precedente. Particolarmente interessati alla diatrìba da una parte i progressisti che, al seguito della “Scuola di Bologna”, predicano la discontinuità affermando che sia una benedizione per la Chiesa e per il suo auspicato rinnovamento, dall’altra gli ultra tradizionalisti che, con varie sfumature ma sempre affermando una supposta discontinuità, se ne dolgono rifiutando questo “nuovo corso”.

A questi due aspetti del “discontinuismo” hanno reiteratamente risposto chiaramente i pontefici, dal venerabile Paolo VI in poi, proponendo sempre una interpretazione dei documenti conciliari e degli atti magisteriali in perfetta continuità con tutto l’insegnamento precedente. Una parola decisiva l’ha poi detta il Papa Emerito Benedetto XVI coniando le espressioni “ermeneutica della riforma nella continuità” ed “ermeneutica della discontinuità e della rottura”, causa quest’ultima di confusione nella Chiesa.

Alleanza Cattolica, da sempre eco fedele del Magistero, ancora una volta ribadisce la sua fedeltà contro ogni tentazione anticonciliarista e discontinuista proponendo questo articolo di Massimo Introvigne uscito oggi sul quotidiano “il Foglio” con il titolo “Capisco il disagio, ma nella Chiesa o si cammina con il Papa o si va verso lo scisma“. Va precisato che non si intende sostenere che è a rischio di scisma il disagio nei confronti di Papa Francesco ma l’atteggiamento di chi, per arruolare truppe, usa questo disagio per promuovere una contestazione anticonciliarista che si era già manifestata nei confronti del beato Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, degenerando in riduzionismo sul Magistero in genere.

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