«La Chiesa è l’ostacolo da abbattere»

PuttaneIeri la Commissione Teologica Internazionale ha pubblicato un documento di grande interesse, dove denuncia l’aggressione alla Chiesa Cattolica come tratto dominante della cultura contemporanea, e ne individua i meccanismi nell’equiparazione fra monoteismo – anche sotto forma di fiducia nell’esistenza di un’unica verità – e violenza, quindi fra politeismo – anche quello moderno, il politeismo dei valori, cioè il relativismo – e nell’abuso della categoria delle «tre grandi religioni monoteistiche» – che ha qualcosa di vero solo in una prima approssimazione a grana molto grossa, ma a un esame rigoroso si rivela fallace – allo scopo di mettere sul conto della Chiesa anche le violenze perpetrate da ebrei e musulmani.

Queste menzogne sono smontate attraverso una lunga analisi teologica e storica, ma quello che è straordinario è il fatto che siano denunciate senza infingimenti. Tranne un accenno a pagina 4 del Foglio, ovviamente nessun giornale ne ha parlato.

Vi invito a fare circolare almeno questo mio breve commento. Il testo completo lo trovate all’indirizzo http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/cti_documents/rc_cti_20140117_monoteismo-cristiano_it.html, ma è una lettura impegnativa.

Evoluzionismo, un altro intoppo

noevoluzionIl Timone n. 129 gennaio 2014

La recente e straordinaria scoperta dei crani di Dmanisi smentisce le certezze degli evoluzionisti. Una ulteriore dimostrazione che questa loro ipotesi non regge alle prove della scienza

Umberto Fasol

Continua a leggere

«Ogm? L’unica cosa di cui dovete aver paura è il terrorismo pseudo-scientifico che uccide il biotech»

granoTempi 18 gennaio 2014

Pierdomenico Perata, rettore della Sant’Anna di Pisa, smonta tutte le leggende sugli organismi “giornalisticamente modificati”. Ma ammette: «Purtroppo in questo campo chi fa disinformazione è più abile di chi informa»

Emmanuele Michela

Continua a leggere

USA, la libertà per la religione

religionfreeDa Comunità Ambrosiana

Alleanza Cattolica di Milano
23 gennaio 2014
Marco Respinti

Una delle questioni più “scandalose” a proposito di Stati Uniti d’America è la famosa – o “famigerata” – questione della separazione fra Chiesa e Stato, ritenuta causa e al contempo effetto di una concezione della “libertà religiosa” improntata al relativismo e di una volontà di “libertà dalla religione” che comporta l’indifferentismo delle istituzioni. Ma non è affatto così.

Continua a leggere

II Medio Oriente cova un’altra guerra mondiale

guerraVita e Pensiero  n.6 Novembre-dicembre 2013

La strumentalizzazione del fatto religioso a fini di potere non è una novità. Ma, attuata sempre più spesso, essa tende a trasformare quella regione in una vera e propria “polveriera” – basti pensare a Siria e Iran. Come i Balcani di prima del 1914.

di Georges Corm

(Traduzione di Mario Porro)

Continua a leggere

La nuova oligarchia mondiale. I saggi di Marguerite Peeters e Gabriele Kuby

imagesOsservatorio Internazionale Cardinale Van Thuan Newsletter n. 470 – 23 gennaio 2014

Silvio Brachetta

 Dopo il 1989, un po’ dovunque, si credette che il crollo del comunismo sovietico avrebbe determinato uno sganciamento spontaneo dell’autorità politica dalle ideologie totalitarie. Sugli anni Novanta soffiava l’ormai celebre ‘vento nuovo dell’est’ e pure nella Chiesa – che con Giovanni Paolo II aveva avuto un ruolo anticomunista significativo – si ebbe la percezione che assieme al materialismo marxista si sarebbe potuto attenuare (se non dissolvere) l’ateismo mondiale, che tanto intralciò la fede cristiana. In questo senso, molto prima della caduta del Muro di Berlino, specialmente dal Sessantotto in poi, le prospettive ateiste o laiciste s’imposero in Occidente, fagocitandone i costumi e corrompendone la cultura. Secolarismo, ateismo, laicismo. Molti nomi per uno stesso male, che si reputava sepolto sotto le macerie del Muro.

Continua a leggere

Non perdiamo di vista la densità del concetto di bene comune

benecomuneOsservatorio Internazionale Cardinale Van Thuan – Newsletter n.469 del 21 gennaio 2014

Bisogna riconoscere che anche nelle menti di tanti cattolici e in ampi spazi dentro la Chiesa il concetto di “bene comune” si sta assottigliando, fino ad essere ormai equiparato al cosiddetto interesse generale. La cosa è abbastanza evidente, per esempio, nella discussione del tema delle Unioni Civili, tornato di recente alla ribalta.

Molti cattolici hanno spinto avanti la linea del non possumus e hanno inventato dubbie soluzioni di compromesso dalle quali emerge appunto quanto stiamo dicendo, ossia l’impoverimento del concetto di bene comune così come è sempre stato insegnato dalla Dottrina sociale della Chiesa.

Continua a leggere

Cristo è Re… anche in politica

christusrexRadici cristiane n.90 dicembre 2013

Lottare per la costruzione di uno Stato cattolico è ancora non solo ammissibile, bensì doveroso checché ne pensino i “cattolici adulti”. Ungheria docet. Oggi c’è bisogno più che mai di cattolici militanti, di miles Christi, che lottino per far regnare Cristo sulla società. A confermarcelo, è il Catechismo della Chiesa Cattolica.

di Federico Catani

I problema dei rapporti tra Stato e Chiesa, nonché del ruolo dei cattolici nella vita politica, è quanto mai attuale. Purtroppo, al riguardo, il Magistero dei Papi viene spesso travisato e minimizzato, se non addirittura ignorato. Il pericolo giunge soprattutto da quei cattolici così “adulti”, da preferire il compromesso al ribasso piuttosto che l’evangelizzazione e che ad una Chiesa costantiniana preferiscono quella delle catacombe.

Continua a leggere

Siamo nati e non moriremo mai più

Il Borghese febbraio 2014corbella

Storia di Chiara Corbella Petrillo

Giuseppe Brienza

Ai primi posti nelle classifiche di vendita dei libri religiosi dell’ultimo anno, questa biografia della giovane mamma romana Chiara Corbella Petrillo (1984-2012), giunta in pochissimo tempo alla settima ristampa, merita di essere letta innanzitutto perché è un inno alla vita ed alla famiglia.

La protagonista, morta a soli 28 anni per aver rimandato le cure del carcinoma alla lingua che aveva scoperto al quinto mese di gravidanza e non abortire così il suo bambino, infatti, è una testimonianza vivente che riassume, con l’estremo sacrificio della vita, la missione comune a milioni di madri, quotidianamente votate come primo pensiero al bene delle creature che, prima, portano in grembo e, poi, crescono ed educano alla dura battaglia della vita

Continua a leggere

Carlo Magno, pietra angolare del Medio Evo

carlomagnoDal sito Tradizione, famiglia, proprietà

J.B. Weiss, autorevole storico, nella História Universal ci ha lasciato un ritratto su Carlo Magno: (Santo do dia del 30 di Ottobre 1972. Trascrizione di una conferenza non rivista dall’Autore; traduzione dal portoghese di Diego Zoia.)

«A trent’anni, nel 722, Carlo assurse al Regno dei Franchi. Giustamente Carlo fu chiamato Magno. Meritò questo titolo come condottiero e conquistatore, come ordinatore e legislatore del suo immenso impero, e come fervente promotore di tutta la vita spirituale dell’Occidente.

Per il suo imperio, il Cristianesimo riportò vittorie sui barbari. La sua esistenza fu una lotta costante contro l’inciviltà e la barbarie che minacciavano la Religione Cattolica e la nuova, nascente cultura.

Intraprese non meno di cinquantatre campagne militari: diciotto contro i Sassoni, una contro l’Aquitania, cinque contro i Longobardi, sette contro gli Arabi di Spagna, una contro i Turingi, quattro contro gli Ávari, due contro i Britanni, una contro i Bàvari, quattro contro gli Slavi, cinque contro i Saraceni d’Italia, tre contro i Danesi e due contro i Greci.

Il Papa San Leone III, nel Natale dell’anno 800, lo elevò alla dignità di Imperatore, fondando così la più nobile istituzione temporale della Cristianità: il Sacro Romano Impero della Nazione Tedesca. Dopo aver ricevuto la Santa Comunione, Carlo spirò il 29 Febbraio 814. Vuole una leggenda che fosse sepolto in maestà, seduto su un trono, la spada al fianco e fra le mani il Libro dei Vangeli.

Modello degli Imperatori cattolici, prototipo del Cavaliere, è la figura centrale della maggioranza delle Chansons de geste medievali.»

* * *

Continua a leggere