Roberto Beretta
A un capo della storia c’è Giovanni della Casa (che comunque era monsignore…): «Non si dee adunque l’uomo contentare di fare le cose buone, ma dee studiare di farlo anco leggiadre».
Dall’altro fa bastian contrario un altro prete, don Lorenzo Milani: «L’educazione borghese non insegna il rispetto del prossimo, ma solo il rispetto degli appartenenti alla classe dominante»…
E in mezzo a questi due opposti estremi si stendono 5 secoli in cui si è spesso considerato che «il prete ha ben altro spessore e tutt’altre preoccupazioni dell’etichetta e del bon ton», per cui della buona creanza del clero non si è occupato nessuno – o quasi.