di Luigi Fressoia
Un giudice del centro Italia nel 2011 ha condannato Google per diffusione di contenuti diffamatori nei confronti di una persona. Invano la ditta americana e i suoi avvocati hanno trasecolato ricordando che prendersela con Google è come condannare il portiere di uno stabile perché nella bacheca del condominio qualcuno ha affisso foto compromettenti di un’inquilina…