di Giammarco D’Amico
Hermann Broch, scrivendo della sua Austria ai primi del Novecento, diceva: «Assolvendo i suoi doveri nei confronti della tradizione, Vienna scambiò per cultura la passione per i musei e divenne essa stessa […] un museo. […] La musealità era dunque riservata solo a Vienna; come segno di declino, come segno del declino dell’Austria».