Il potere che preferiscono le donne

suffragetteCorriere della Sera 7 aprile 2012

di Vittorio Messori  

Ho letto con interesse l’intervento dell’on. Giulia Bongiorno sull’incapacità femminile di creare gruppi coesi che permettano di portare, e di mantenere, donne a posizioni di potere politico.

Leggendo, mi sono ricordato di un esame di “Comportamenti elettorali“ sostenuto in anni lontani alla facoltà di Scienze Politiche, a Torino. La situazione descritta allora non era diversa da quella di oggi: quasi in ogni Paese dove esistono democrazie a suffragio universale, il numero delle elettrìci supera quello degli elettori.L’obiettivo del “potere al femminile“ potrebbe essere agevolmente raggiunto, se non fosse per una anomalia: poche donne votano per le donne.

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Mons. Livi: incompatibilità tra teologia cattolica e filosofia hegeliana

Piero Coda

il teologo Piero Coda

Dal blog Disputationes-theologicae. 13 marzo 2012

Mons. Antonio Livi, decano emerito di filosofia alla Pontificia Università Lateranense, allievo di Etienne Gilson, offre a Disputationes una riflessione sulle conseguenze del dilagare della filosofia hegeliana in ambito teologico. La familiarità con la philosophia perennis che ha lungamente insegnato ne fa uno dei maggiori epistemologi tomisti; ha recentemente dato alle stampe un testo che vuole andare alle radici concettuali dell’attuale crisi dottrinale: il problema prima ancora che teologico è filosofico.

Nel suo recentissimo “Vera e falsa teologia. Come distinguere l’autentica scienza della fede da un’equivoca filosofia religiosa” denuncia la “teologia” di Teilhard de Chardin, Karl Rahner, Hans Küng e Klaus Hemmerle; egli afferma che è suo compito di filosofo quello di mostrare “falsa” la teologia di chi è nell’incoerenza logica coi principi filosofici essenziali, esprimendo un giudizio sui presupposti filosofici che inficiano qualsiasi trattazione teologica e lasciando al Magistero il compito di condannare.

Nel presente articolo Mons. Livi analizza scientificamente il pensiero del noto teologo italiano Piero Coda, proponendo alcune dense citazioni. Ne emerge un bagaglio d’ispirazione hegeliana e l’improponibile conciliazione con la scienza teologica, che ad esso viene sottomessa; è dunque lecito parlare di “falsa teologia” per chiare ragioni epistemologiche. Ma mons. Livi denuncia anche un aspetto da pochi rilevato nell’attuale confusione immanentista: la comparsa del teologo-vate, oseremmo dire. Ovvero del teologo che non è non più servitore della Verità rivelata, ma autonomo interprete – e addirittura quasi organo – della Rivelazione, trascurando il dato oggettivo della Tradizione, del Magistero della Chiesa e persino della Scrittura.

S. C.

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Per un’ecologia cristiana

ecologia_cristianaRadici Cristiane n. 72 marzo 2012

L’ecologia è ormai al centro del dibattito pubblico e delle decisioni politiche. C’è chi affronta la questione con equilibrio e chi invece, forse speculandoci sopra, semina il panico propagandando teorie catastrofiste e prevedendo scenari apocalittici qualora non si rimedi alla situazione attuale. Anche la Chiesa non si sottrae alla discussione, ma cerca anzi di intervenire con i suoi insegnamenti per dare una lettura cristiana del problema.

di Federico Catani

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Il prezzo del fallimento ottomano

AtaturckOasis n.14 dicembre 2011

Secolarizzazione indigesta / 1. Dalla vicenda delle riforme ottomane del XIX secolo emerge tutta la difficoltà di rifondare lo Stato su basi non religiose, e quindi di introdurre l’effettiva parità tra cristiani e musulmani. Una sfida che, nelle circostanze attuali, è aperta più che mai.

di Mark  L. Movsesian

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L’attualità di Giuseppe Toniolo

Modena, 2 dicembre 2011

Convegno di presentazione del volume di Giuseppe Toniolo

“Capitalismo e socialismo”

Giuseppe Toniolo 2

con una introduzione di Ettore Gotti Tedeschi.

Intervento di Alfredo Mantovano

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Le ragioni del patriottismo

bandiera_ItaliaStudi Cattolici n.612 febbraio 2012

di Pietro Soriani

Parlare di patriottismo oggi in Italia è considerato politicamente scorretto. Infatti, quasi nessuno lo fa, se non in occasioni particolari e circoscritte. Per esempio i giornali, a proposito di partite di calcio o di altri eventi sportivi. Oppure il Presidente della Repubblica, per promuovere l’inno nazionale o per celebrare i 150 anni dell’unità d’Italia. Mai che qualcuno si preoccupi di spiegare l’importanza del patriottismo nella vita del nostro Paese (come in quella di tutti gli altri) e perché esso possa aiutarci a superare le nostre attuali difficoltà.

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Per la crescita del Pil bisogna tornare alle radici cristiane

boom_economicoLibero 18 marzo 2012

Quando l’Italia cresceva al 6 per cento annuo

Antonio Socci

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Il viaggio del Papa. Diritto naturale e libertà religiosa

La Bussola quotidiana 30 marzo 2012

di Massimo Introvigne

C’è qualcosa che manca nei commenti della stampa, anche italiana, al viaggio del Papa in Messico e a Cuba. Si dibatte appassionatamente se Benedetto XVI, tra le righe, abbia spezzato una lancia in Messico per il centro-destra del PAN contro il centro-sinistra del PRI in vista delle prossime elezioni, se abbia incontrato o no in segreto a Cuba il presidente venezuelano Hugo Chávez, se il regime cubano tragga più vantaggi dall’incontro del Papa con Fidel Castro o più svantaggi dall’anticamera che il líder máximo ha dovuto fare attendendo il Pontefice e cui, a casa sua, non è certo abituato.

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Piazza Fontana. Strage di un romanzo

Piazza FontanaStudi cattolici n. 614 – aprile 2012

di Luciano Garibaldi

A fine ottobre 1980, più di otto anni dopo l’assassinio del commissario Luigi Calabresi, mentre era in corso il processo di Catanzaro per la strage di piazza Fontana, realizzai una lunga intervista con Gemma Calabresi, la vedova del commissario, di cui la «grande stampa» si era dimenticata, e la pubblicai sul numero 45 del 7 novembre di Gente, il settimanale allora in testa alle vendite e di cui ero il capo redattore. Il titolo, lanciato in copertina, era: Gemma Calabresi: “Due cose so”. Nel testo, questa frase di Gemma:

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L’arcobaleno piange

gayTempi n.13  – 4 aprile 2012

Steve non è proprio lo zio e Anna si bacia con la mamma. Sono le famiglie gay, promosse dai media come il ritratto della serenità. Ma nel segreto delle loro camerette i figli di papà&mamma  sperimentano drammi inconfessabili

di Valentina Fizzotti

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