
Newsletter dell
‘Associazione Tradizione Famiglia Proprietà — Luglio 2012
Con un decreto firmato lo scorso 11 luglio dal Segretario di Stato di Sua Santità, cardinale Tarcisio Bertone, la Santa Sede ha abrogato lo status canonico di cui si fregiava l’ormai ex-Pontificia Università Cattolica del Perù (PCUP). Il decreto proibisce formalmente questo ateneo di utilizzare, d’ora in poi, i titoli di “Pontificia” e di “Cattolica”.
Questo esito, doloroso quanto inevitabile, giunge dopo ben quaranta anni di litigi, sia civili (per il possesso di beni legati a un testamento che prevede il lascito “a un’istituzione di carattere cattolico”); sia soprattutto canonici poiché, come università pontificia, la PUCP e sotto il Diritto Canonico, in particolare ai sensi della Costituzione Apostolica Ex corde Ecclesiae, di Giovanni Paolo II.
Il decreto ha avuto ampia ripercussione sulla stampa italiana, non solo per l’importanza del fatto in sé, ma anche come possibile avvisaglia per taluni atenei “cattolici” nostrani, sui quali anche di recente è infuriata la polemica. “Una decisione storica (…) una mossa unica nel suo genere”, commentava il vaticanista di La Stampa Andrés Beltramo.
La perdita dell’identità cattolica dell’ormai ex-PUCP è in buona parte attribuibile all’influenza della Teologia della liberazione, elaborata dal sacerdote peruviano Gustavo Gutiérrez, che proprio in questi giorni è tornato alla ribalta come “amico di vecchia data” di alti prelati vaticani.
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