di Cristina Siccardi
Un uomo di un metro e 98 risponde al saluto di una compagnia inglese che gli presenta le armi: la mano sulla visiera, il volto asciutto e fiero, la divisa impeccabile… Amedeo di Savoia Duca d’Aosta sembra un vincitore, invece è un prigioniero, che ha perso la sua ultima battaglia. Di lui disse Sua Santità Pio XII: «Era una bella figura di soldato, di principe e di cristiano». In Amedeo di Savoia Duca d’Aosta, Viceré d’Etiopia ed eroe dell’Amba Alagi, del quale quest’anno ricorrono i 70 anni dalla morte, si riunirono la nobiltà di nascita, la nobiltà d’animo e la ricca Fede. Una figura troppo bella, troppo cattolica per essere ricordata dai libri di storia.