Pavel Aleksandrovic Florenskij: Cristianesimo e cultura

Pavel_FlorenskijL’Altra Europa
(bimestrale del Centro Russia Cristiana )
n. 5 (215)-1987

Padre Pavel Florenskij brilla nella storia della cultura russa di questo secolo come uno dei pensatori più attenti ai segni dei tempi e alle novità, e brilla ancora, con la sua mente di matematico, per l’incredibile attenzione all’ordine della forma. Potrà sembrare strano allora che all’inizio degli anni Venti, in un momento così tragico per la Chiesa russa e per tutto il paese, abbia voluto dedicare un articolo al tema della cultura e abbia poi dato in esso ampio spazio al problema ecumenico: un tema apparentemente astratto e teorico, sviluppato con un fuori tema ancor più teorico, quale potrebbe sembrare appunto il discorso sull’ecumenismo. Ma padre Florenskij era anche un mistico, cioè un maestro di quella suprema esperienza di unità e di integrazione che è la vita con Dio, e questa esperienza lo rendeva capace di apprendere e poi di comunicare nessi a prima vista sfuggenti e inessenziali, in realtà però concreti ed essenziali, come concreto ed essenziale è per il cristiano quel rapporto con Dio che la tradizione chiama vita mistica.

In un tempo tragico e decisivo per il destino dell’uomo, Florenskij sembra allora suggerire che il problema dell’uomo è il problema culturale, perché come è stato ripetuto più volte in questi anni «l’uomo vive una vita veramente umana grazie alla cultura» e «la cultura è ciò per cui l’uomo in quanto uomo diventa più uomo» (Giovanni Paolo II, Allocuzione all’Unesco del 2 giugno 1980). Ma se è vero, come ci insegna tutta la tradizione cristiana d’Oriente e d’Occidente, che l’uomo non ha senso nel mondo se non come immagine e somiglianza di Dio, sarà evidente anche che il problema della cultura, il problema della capacità di dare un senso unitario alle cose, è il problema dell’unità di quel Corpo — la Chiesa — che di quell’immagine vive in maniera privilegiata.

Scritto più di sessant’anni fa, l’articolo di Florenskij giunge dunque all’essenziale così da poter sembrare «scritto soltanto oggi», come ricorda in una sua fine nota lo ieromonaco Andronik, che ha curato l’edizione russa (Zurnal Moskovskoj Patriarchii, 1983, n. 4, pp. 52-57) del testo di Florenskij, già pubblicato in inglese nel 1924 e qui tradotto per la prima volta da Adriano Dell’Asta.

La divisione in paragrafi è dell’originale russo, i sottotitoli sono invece redazionali.

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Mons. Crepaldi parla del testo "Laboratorio Trieste"

CrepaldiVita Nuova, settimanale cattolico di Trieste 24 maggio 2012

di Stefano Fontana

Eccellenza, ho in mano il volumetto, recentemente edito e disponibile in libreria, che illustra il progetto del “Laboratorio Trieste” — come lei lo ha chiamato — sulla formazione dei cattolici all’impegno sociale e politico. Come mai ha addirittura pensato di scrivere un testo-base? Se non vado errato, nessun vescovo lo ha finora fatto.

Non so perché non lo abbiano fatto gli altri, né so di certo che non l’abbiano fatto. So bene però perché ho deciso di scriverlo io. Vede, molto spesso i tavoli di formazione all’impegno sociale e politico il Vescovo li indice e convoca i partecipanti, dopo di che i partecipanti iniziano a parlare tra loro … e tutto finisce lì. Non è che la formazione dei laici cattolici all’impegno sociale e politico possa essere ridotta ad una chiacchierata, ad uno scambio di esperienze senza un chiaro criterio dottrinale di valutazione. Ecco perché ho scritto il testo-base: per fornire il quadro in cui ci si muoverà.

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Il libro nero del buddismo

buddismo_coverDal blog di Costanza Miriano

di Camillo Langone

Che fegato, Roberto Dal Bosco. Gettarsi anima e corpo contro il religioso più amato del mondo, ovviamente il Dalai Lama. E contro la religione più ammirata, ovviamente il buddismo. Ma come gli è venuto in mente di scrivere un libro intitolato “Contro il buddismo”? Ho fra le mani il primo libro italiano che osi una critica sistematica al mondo dei monaci arancioni. Il primo libro italiano e il secondo al mondo: l’altro è tedesco, “Der Schatten des Dalai Lama”, mai tradotto in Italia, disponibile in inglese però solo su internet e comunque circoscritto al lamaismo tibetano.

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Emilio Salgari. L’eroina travestita in lotta contro l’islam

Salgari_coverLibero 26 luglio 2012

Torna in libreria il ciclo del «Leone di Damasco», paradigma della donna occidentale che invece del burqa indossa la corazza

di Marco Respinti

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25 maggio: Festa di Papa san Gregorio VII

Gregorio VIINewsletter Associazione Tradizione Famiglia Proprietà — Maggio 2012 —

Il 25 maggio la Chiesa celebra la festa di Papa san Gregorio VII (1015-1085), la cui tomba si trova nel Duomo di Salerno. Noto soprattutto per la sua lotta in difesa della libertà della Chiesa, in contrapposizione alle false pretese dell’imperatore Enrico IV (la cosiddetta “lotta per le investiture”), a lui è attribuito un documento che riflette perfettamente il suo pensiero. Si tratta del «Dictatus Papae», una serie di sentenze che definiscono l’autorità del Romano Pontefice. Il documento, stilato nel 1075, è stato recentemente esposto nei Musei Capitolini di Roma, nella monumentale mostra “Lux in Arcana”, durante i primi mesi del 2012.

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La preghiera libera san Pietro dalla prigione

S_Pietro_incarceratoDal sito CESNUR Centro Studi sulle Nuove Religioni

di Massimo Introvigne

Proseguendo nella sua «scuola della preghiera», all’udienza generale del 9 maggio Benedetto XVI ha proposto una meditazione sull’ultimo episodio della vita di san Pietro di cui parlano gli Atti degli Apostoli: la sua carcerazione voluta dal re Erode Agrippa (10 a.C.-44 d.C.) e la sua liberazione grazie all’intervento miracoloso di un angelo, alla vigilia del suo processo a Gerusalemme (cfr At 12,1-17).

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Discorso del Papa alla CEI, maggio 2012

Dal sito del Vaticano maggio 2012

DISCORSO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI
ALL’ASSEMBLEA DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Aula del Sinodo
Giovedì, 24 maggio 2012

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Una lettura deformata di Giuseppe Toniolo

TonioloOsservatorio Internazionale Van Thuan
sulla Dottrina sociale della Chiesa
Newsletter n.410 del 24 maggio 2012

di Stefano Fontana

Lo scorso 29 aprile 2012 è stato beatificato a Roma Giuseppe Toniolo. Nell’occasione molti giornali ne hanno parlato e sono stati anche pubblicati numerosi libri. La linea dominante è stata però quella della deformazione.

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Francois Rouleau: regole per dialogare con un ideologo

KoreaL’Altra Europa (bimestrale del Centro Russia Cristiana ) n. 1 (205)-1986

Come spiegare ieri lo scacco dei negoziati con Hitler, Monaco compresa? Come spiegare oggi la difficoltà del dialogo Est-Ovest, e più ancora la sensazione finale di delusione? Ciò che sconcerta non è la durezza delle discussioni — che è una cosa normale in ogni autentico negoziato — ma il risultato finale, che lascia il problema fondamentale intatto: al termine della discussione ci si ritrova o al punto di partenza o di fronte a una nuova serie di esigenze. Come spiegare questo dato di fatto?

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famiglia / Introvigne: ecco chi sono i veri nemici

famigliaIlSussidiario.net lunedì 28 maggio 2012

di Massimo Introvigne

“La famiglia nasce da un dato naturale, e non possiamo reinventarla a nostro piacimento”. Lo dice Massimo Introvigne, sociologo e opinionista, alla vigilia del VII incontro mondiale delle famiglie, che comincerà mercoledì prossimo a Milano per concludersi con la messa che Benedetto XVI celebrerà domenica 3 giugno all’aeroporto di Bresso.

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