Il mistero cristiano segreto di felicità

Monserrat_GrassesAg Zenit (ZENIT.org).-sabato, 3 marzo 2012

La storia di Montserrat Grases malata eppur felice

di Antonio Gaspari

ROMA _ Come si fa ad essere felici pur sapendo che un tumore osseo ti toglierà la vita? Come fanno i cristiani a sopportare il male e mantenere la speranza? Come si riesce a dare un senso alla sofferenza e accettare serenamente la malattia? A queste ed altre domande risponde la storia di Montserrat Grases, una ragazza che seppe sopportare con senso cristiano un grave tumore osseo che la portò a spegnersi all’età di 17 anni, dopo un anno di dolorosa malattia.

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Una guerra regionale dentro il dramma della Siria

crisi_sirianaMondo e Missione n.3 marzo 2012

di Giorgio Bernardelli

DA SETTIMANE si susseguono le notizie sulla carneficina in corso in Siria. Nel momento in cui scriviamo gli scontri a Homs sono tuttora durissimi e la comunità internazionale non sembra trovare il bandolo per riuscire a fermare quella che è ormai una guerra aperta. Perché ai bombardamenti dell’esercito del presidente Bashar al Assad – privi di alcuna remora sulle vittime civili – le milizie degli insorti rispondono con le autobombe. E le notizie che riescono ad arrivare dalla comunità cristiana siriana parlano di attacchi alle chiese e rappresaglie contro i cristiani, che oggi si trovano sostanzialmente presi tra due fuochi. Che cosa sta succedendo, allora, in Siria.

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Pasquino

PasquinoIl Timone n.111 marzo 2012

di Rino Cammilleri

Era una statua antica, un tronco mutilo che si pensò raffigurasse Menelao in atto di soccorrere Patroclo (una delle tante ipotesi). Fu trovata negli scavi per il rifacimento di Palazzo Orsini a Roma, nel centralissimo rione Parione. Gli studenti del vicino ginnasio ogni anno si esibivano in una pubblica “accademia”, come usava allora, e presero l’abitudine di appendere versi aulici al basamento della statua. La quale, data la sua posizione, ben si prestava a essere vista da tutta la città.

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Senza Energia

no_atomoIl Timone n. 111 – marzo 2012

Un anno fa l’incidente nucleare di Fukushima che ha tenuto il mondo con il fiato sospeso . Ma solo in Italia l’impatto emotivo ha provocato scelte energetiche controproducenti che sono andate ad aggravare una situazione già fortemente critica

di Riccardo Cascioli

Giusto un anno fa, l’11 marzo del 2011, un terremoto senza precedenti colpiva il Giappone provocando uno tsunami che, oltre a portare devastazione e morte, ha provocato un incidente nucleare a Fukushima che per mesi ha lasciato l’opinione pubblica mondiale con il fiato sospeso.

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Abortiti da nati

ErodeIl Foglio 8 marzo 2012

Le nuove “idee” sull’infanticidio e la scienza di Carlo Bellieni per alleviare il dolore dei feti.

di Francesco Agnoli

Alcuni giorni orsono due soggetti italiani, momentaneamente all’estero (quando la fuga dei cervelli coincide con la fuga del cervello), Alberto Giubilini e Francesca Minerva, hanno proposto, su un giornale scientifico di rilievo, il Journal of Medical Ethics, un articolo a sostegno dell’infanticidio, intitolato: “Aborto dopo la nascita, perché il bambino dovrebbe vivere?”.

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Vuoi «realizzarti»? Fai l’esame di coscienza

esame_coscienzaStudi Cattolici n. 612 febbraio 2012

di Michelangelo Pelàez

Le verità fondamentali hanno bisogno di essere continuamente meditate perché non cessino di esercitare il loro influsso sulla nostra vita quotidiana. Una di queste verità, molto umana e perciò molto divina, è la necessità di esaminare l’andamento della nostra condotta di fronte al tempo che scorre incessantemente verso un traguardo, la morte, che fissa la nostra esistenza in un destino definitivo di nuova vita felice o di «seconda morte», cioè di dannazione eterna.

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Oltre la schiavitù del lavoro

angelusLa Bussola quotidiana 3 marzo 2012

di Anna Bono

Diceva don Luigi Giussani nel lontano 1986: “La cultura occidentale possiede dei valori tali per cui si è imposta come cultura e operativamente, socialmente, a tutto il mondo (…) tutti questi valori la civiltà occidentale li ha ereditati dal cristianesimo: il valore della persona, assolutamente inconcepibile in tutta la letteratura del mondo; (…) il valore del lavoro, che in tutta la cultura mondiale, in quella antica ma anche per Engels e Marx, è concepito come schiavitù, è assimilato a una schiavitù, mentre Cristo definisce il lavoro come attività del Padre, di Dio; il valore della materia, vale a dire l’abolizione del dualismo tra un aspetto nobile e un aspetto ignobile della vita della natura, che non esiste per il cristianesimo; la frase più rivoluzionaria della storia della cultura è quella di San Paolo: “ogni creatura è bene”; il valore del progresso, del tempo come carico di significato, perché il concetto di storia esige l’idea di un disegno intelligente. Questi sono i valori fondamentali della civiltà occidentale, a mio avviso. Non ne ho citato un altro, perché è implicito nel concetto di persona: la libertà”.

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Il regime dei predoni

Tripoli_2015Tempi n.10 14 marzo 2012

Reportage da Tripoli un anno dopo la rivolta che ha messo fine al regime di Gheddafi. Così vendette, razzie e scontri fra tribù rivali insanguinano la strada verso le prime elezioni della nuova Libia. Un paese fuori controllo

da Tripoli Sergio Bianchi

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Donne senza paura di essere buone e belle

Costanza_MirianoAg Zenit (ZENIT.org) martedì, 6 marzo 2012

La giornalista e scrittrice Costanza Miriano dice la sua sulla festa dell’8 marzo

di Luca Marcolivio

La giornalista del TG3 Costanza Miriano è quanto di più lontano possa esistere dallo stereotipo della femminista. È profondamente cattolica ma molto diversa dallo stereotipo della ragazza cresciuta in oratorio. Il suo primo libro Sposati e sii sottomessa (Vallecchi) è stato il caso editoriale dello scorso anno, spazzando via tutti i luoghi comuni sulle donne e sulle famiglie di oggi. Nell’intervista che ha rilasciato a Zenit, a pochi giorni dalla Festa della Donna, la Miriano torna a parlare dei temi da lei affrontati, con la consueta acuta ironia “chestertoniana”.

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Notizie dal Libano

oui pour la vieI poveri del libano marzo 2012 n 2

Notiziario di un gruppo di volontari libanesi membri di “Oui pour la vie”, associazione di volontariato con sede a Damour in Libano, legalmente riconosciuta e operante in favore dei più poveri.

p. Damiano Puccini

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