L’euro è sbagliato, rifacciamolo

euroItalia Oggi on line 14 novembre 2011

Parsi: così come è aumenta la disuguaglianze tra ceti e paesi

di Giampiero Di Santo  

Mario Monti ha una grande occasione: quella di porre all’Europa, mentre impone all’Italia le misure richieste dalla commissione e dalla Bce, la questione politica di una moneta, l’euro, che nata come come strumento di unificazione e stabilizzazione dell’Europa, si è rivelata la «cinghia di trasmissione perfetta dei poteri che si sono creati nei mercati internazionali, lo strumento perfetto per l’ottimizzazione dei risultati della speculazione».

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La dittatura (relativista) dei tecnocrati

governo Montiper Rassegna Stampa 14 novembre 2011

di Aldo Ciappi

Vi sono vari modi di attuare un colpo di stato. Quello accaduto in Italia è la versione più soft quanto alla forma ma non è detto che sia anche la più indolore quanto alla sostanza.

Il Big-Ben ha detto stop. Non c’è più tempo per le chiacchiere: è necessario  far dimagrire rapidamente il mastodontico debito pubblico accumulato dal nostro Stato per evitare il tracollo e se la nostra classe politica si perde in infiniti dibattiti senza decidersi a svoltare drasticamente pagina è inevitabile che altri decida per noi (sulla spinta degli Stati economicamente più stabili che acquistano il nostro debito), col risultato che l’Italia, ufficialmente da oggi, non è più un paese sovrano e non si sa fino a quando questa condizione perdurerà.

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Il golpe dei banchieri

golpeLa Bussola quotidiana 11 novembre 2011

di Gianandrea Gaiani

Una volta i golpe li facevano, o li tentavano, i militari. Oggi li fanno i banchieri. Nel caos che sconvolge l’Italia e l’Europa, l’unico elemento chiaro è rappresentato dal crollo della democrazia, cioè della legittimità dei governi eletti dai popoli di guidare alcuni Paesi.

Oggi sembra anche più chiaro l’obiettivo di mesi e mesi di feroci attacchi mediatici alla “casta” politica Intendiamoci. La classe politica è indifendibile e non brilla per parsimonia, capacità e competenza ma benché i suoi difetti siano noti da tempo solo recentemente attaccarla è diventato lo sport nazionale più diffuso.

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Per combattere la piaga dell’aborto serve anche un Piano B

Aborto_assassinioRassegna Stampa 7 novembre 2011

In attesa di vincere la guerra per l’abrogazione della 194 niente più interventi a carico del SSN. Chi abortisce paga, e si salvano delle vite.

di Pietro Licciardi

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Pillole abortive. Ella One, l’ultima arrivata

ellaOneRassegna Stampa 7 novembre 2011

Vademecum sulla “pillola dei cinque giorni dopo

Paola Biondi e Renzo Puccetti

Medici di Medicina Generale e Bioeticisti. Membri di Scienza&Vita Pisa-Livorno

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Corte europea di Strasburgo: il divieto all’eterologa e’ legittimo

corte Strasburgoper Rassegna Stampa 8 novembre 2011

Aldo Ciappi
Scienza e Vita di Pisa e Livorno

La Grand Chamber della Corte Europea dei diritti dell’uomo con sede a Strasburgo, riformando la precedente decisione resa in primo grado, ha riconosciuto la legittimità del divieto di fecondazione “eterologa” (ottenuta con sperma od ovocita di soggetti esterni alla coppia) posto nella legislazione nazionale di taluni stati, non ritenendolo in contrasto con gli artt. 8 (che riguarda il diritto al rispetto della vita privata e familiare) e 14 (che vieta ogni disparità di trattamento) della Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo (C.E.D.U.), siglata a Roma il 4 novembre 1950.

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La shari’a: se la conosci la eviti

La Bussola quotidiana 25 ottobre 2011

di Valentina Colombo

«Bisogna abolire la sharia, la legge islamica, ovvero le pene corporali, come la lapidazione della donna per adulterio e la decapitazione per apostasia. Bisogna abolirla in tutti i paesi musulmani per affermare l’uguaglianza tra uomo e donna, tra musulmano e non musulmano, perché per l’islam la disuguaglianza tra uomo e donna e musulmano e non musulmano sono concetti eterni, che non possono essere messi in discussione», queste le parole di Lafif Lakhdar, intellettuale liberale tunisino residente in Francia,  che non è per nulla entusiasta dei primi risultati elettorali che provengono dal proprio paese.

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Emergenza educativa, emergenza antropologica

educazioneStudi cattolici n. 608 – ottobre 2011

Un progetto educativo non è, non può essere, un progetto tecnico; è un processo di generazione di una persona e quindi sempre esposto al rischio della libertà che ciascuno di noi è». Lo sostiene il prof. Sergio Belardinel­li, ordinario di Sociologia del processi culturali nell’Università di Bologna, in questo intervento netto e appassionante. «È sbagliato trasformare l’e­ducazione in un protocollo da seguire»: pertanto, non si può educare in as­senza di un modello antropologico; ciò che conta, infatti, è una «relazione educativa» che non eluda la trasmissione di comportamenti e di valori che compongono una tradizione

Sergio Belardinelli

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Il Papa e le crociate. Qualche "puntino sulle i"

crociateDal sito Libertà e Persona

di Massimo Viglione

«Come cristiano, vorrei dire a questo punto: sì, nella storia anche in nome della fede cristiana si è fatto ricorso alla violenza. Lo riconosciamo, pieni di vergogna. Ma è assolutamente chiaro che questo è stato un utilizzo abusivo della fede cristiana, in evidente contrasto con la sua vera natura».

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Immigrati, il primo diritto è conoscere Cristo

immigraz_chiesala Bussola quotidiana 26 ottobre 2011

di Massimo Introvigne

Martedì 25 ottobre è stato pubblicato il Messaggio di Benedetto XVI per la 98ma Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato (15 gennaio 2012), intitolato «Migrazioni e nuova evangelizzazione» e formalmente datato 21 settembre 2011. Il Messaggio ha due parti. Da un lato, ribadisce la dottrina sociale della Chiesa in materia d’immigrazione. Dall’altra, affronta un tema relativamente nuovo, anche se non inedito: i rapporti fra immigrazione e nuova evangelizzazione.

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