Identità di genere, famiglia e persona

genderStudi Cattolici n.601 marzo 2011

Negli ultimi decenni gli studi sul gender hanno preteso di imporre l’idea secondo cui le differenze biologiche tra i sessi sarebbero irrilevanti rispetto ai significati sociali che si possono loro attribuire: la polarità sessuale maschile-femminile andrebbe cancellata a favore dell’affermazione di un sé asessuato o liberamente polisessuato.

Nella relazione conclusiva al I Congrego Internacional de Ideologia de Gènero dell’Università di Navarra, 9-11 febbraio 2011, Francesco D’Agostino, ordinario di Filosofia del diritto presso l’Università degli studi di Roma Tor Vergata, evidenzia l’aporia di fondo di questo soggettivismo assoluto: per difendere come insindacabile il diritto di scelta della propria identità sessuale si deve presupporre l’esistenza dell’identità personale come una realtà ontologica metapositiva che può essere solo riconosciuta e che perciò non è manipolabile né dagli individui più forti né dal potere politico, ma l’impianto individualistico nega l’esistenza di una natura essenziale dell’uomo e perciò non è in grado di rivendicare la determinazione del genere come assoluta e non negoziabile.

L’identità personale è unica e irripetibile in quanto si differenzia da quella di ogni altro individuo, ossia è intrinsecamente relazionale, e D’Agostino evidenzia che ciò vale anche per l’identità sessuale: siamo uomini o donne perché riconosciamo nell’alterità sessuale il limite costitutivo della nostra soggettività.

di Francesco D’Agostino

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Hollywood e la fecondazione eterologa

film_locandinaL’Osservatore Romano 9 aprile 2011

Quando il cinema racconta la verità

Carlo  Bellieni

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Unità si, Risorgimento no.

testo dell’intervento di S.E. Mons Luigi Negri, Vescovo di San Marino Montefeltro, al convegno di Alleanza Cattolica che si è svolto a  Roma, il 12  febbraio 2011, presso la Sala della Protomoteca Capitolina sul tema:

1861-2011 Unità e Risorgimento, 150 anni dopo – Le ferite, la speranza

150_unità

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(trascrizione non rivista dall’autore)

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Pornografia: mercato, violenza, dipendenza

sex_shopRadici Cristiane n.63 – aprile 2011

Ritratto di una industria pericolosa in continua crescita

di Giuliano Guzzo

Nemmeno la paralisi dell’economia globale ha potuto nulla contro un mercato che non solo non ha conosciuto cedimenti, ma s’è pure espanso: l’industria a luci rosse.Prima di vedere numeri ed effetti del fenomeno, una premessa: costituisce pornografia qualsiasi forma di scrittura o di rappresentazione o audizione che abbia come scopo quello di eccitare sessualmente. Ogni distinzione tra erotismo e porno, come assicurano anche “esperti” del calibro di Tinto Brass, è pertanto da ritenersi puramente “formale” e volta a ridimensionare la pornografìa, come se fosse questione marginale, mentre invece – numeri alla mano – rappresenta una realtà di dimensioni impressionanti.

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La seconda rivoluzione d’Egitto. Sempre di velluto?

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Sancara, Egitto. Inizia la rivoluzione

La Bussola quotidiana 13 aprile 2011

di Massimo Introvigne

Tra i Paesi mediorientali protagonisti delle rivolte del 2011 contro i regimi dittatoriali, l’Egitto è quello di gran lunga più importante. A differenza delle rivolte in Tunisia e in Libia, che hanno preso di sorpresa tutti i commentatori, quella egiziana era in qualche modo attesa. Contro il regime del presidente Hosni Mubarak, un tipico esempio di dittatore laico-nazionalista impopolare e corrotto, c’erano già state proteste duramente represse, nel 2000 e nel 2003, e un lungo sciopero generale nel 2008. Da tre o quattro anni molti si chiedevano che cosa impedisse alla rivoluzione di scoppiare.

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Celibato dei preti, ecco le ragioni del sì

celibatoLa Bussola quotidiana 11 aprile 2011

di Giacomo Samek Lodovici

Nei giorni scorsi, sul quotidiano Il Foglio, si è svolto un dibattito sul celibato ecclesiastico. Contro quest’ultimo alcuni (già dallo scorso gennaio e non solo nella discussione sul quotidiano diretto da Giuliano Ferrara) citano in proprio favore anche un testo firmato da Joseph Ratzinger nel 1970; essi stessi, peraltro, talvolta precisano (giustamente) che le opinioni teologiche di un uomo possono legittimamente cambiare, come è avvenuto su questo tema allo stesso Ratzinger molto prima di diventare Papa.

Del resto, possono mutare anche le opinioni di un uomo che è già Papa e le sue uniche affermazioni irriformabili sono solo quelle in cui è impegnata la sua infallibilità. Di più, possono legittimamente modificarsi anche le opinioni di un santo e persino quelle di un santo che è anche Papa.

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Gheddafi sarà un diavolo, ma non è solo un diavolo

gheddafi 2Ag AsiaNews.it

Gheddafi è un dittatore, che però stava avviando la Libia sulla strada dello sviluppo, a differenza di ciò che avviene negli altri paesi nordafricani, e stava anche educando il suo popolo al rispetto delle donne e dei diritti umani. Adesso una guerra tribale sconsideratamente appoggiata e fomentata dalla Francia rimette  tutto in questione a0prendo la strada al fondamentalismo islamico.

di padre Piero Gheddo

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Miti, leggende e disinformazione sugli ogm

ogm_3Nuova Secondaria n.7-15 marzo 2011

Presentiamo le più famose “bufale” mediatiche relative agli organismi geneticamente modificati (ogm). Mostriamo come le informazioni che demonizzano gli ogm, paventandone ipotetici rischi, trovino spazi ben maggiori rispetto a quelle che ne sottolineano gli aspetti positivi e a quelle basate su corrette evidenze scientifiche.

di Silvano Fuso

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Nutrire il pianeta: miti transgenici

ogmNuova Secondaria n.7-15 marzo 2011

Piero Morandini

(Dip. di biologia, Università di Milano)

Solo qualche percento della popolazione nei Paesi sviluppati è direttamente coinvolto nella produzione agricola, per questo è facile che sorgano miti su come e dove venga prodotto il cibo. Intendiamo affrontare tre esempi di questi miti con particolare riferimento al ruolo delle biotecnologie agrarie moderne, usate per produrre le piante transgeniche. Seppur impresa difficile — Einstein ci ricorda che «è più facile rompere un atomo che un pregiudizio» — riteniamo importante sfatare i miti per educare ad un esercizio ampio della ragione e dello spirito critico.

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E’ tutto oro quel che è biologico?

bio_agriNuova secondaria
n.7 15 marzo 2011

Nella storia i nostri agricoltori hanno diffuso tecnologia e innovazione in tutto il mondo favorendo lo sviluppo di sistemi di coltivazione innovativi; ora si trovano costretti a sfilare con i trattori in porti e autostrade convinti da chi, con poche idee di cosa sia lo sviluppo del settore agricolo, non sa come rendere di nuovo competitiva la nostra agricoltura, pensando a come tentare di bloccare lo sviluppo creato dagli altri

Bruno Mezzetti

(Dip. Scienze Ambientali e delle Produzioni vegetali Università Politecnica delle Marche)

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