Nel settembre del 1860, una feroce battaglia vide italiani uccidersi fra loro. Ma la storia ricorda solo quelli dell’esercito piemontese. E’ il triste lascito di una unificazione che ha diviso il Paese
di Alberto Leoni
Nov 22
Nel settembre del 1860, una feroce battaglia vide italiani uccidersi fra loro. Ma la storia ricorda solo quelli dell’esercito piemontese. E’ il triste lascito di una unificazione che ha diviso il Paese
di Alberto Leoni
Nov 22
Giugno 1789, il Terzo Stato si riunisce nella Sala della Pallacorda. Qui nascono la “destra” e la “sinistra”
La Destra rivista internazionale di cultura e politica Anno II – n. 1 – gennaio 1972
di Marcel de Corte
1. IL NOSTRO secolo non è sicuramente il secolo delle definizioni. Si compiace di essere vago, incerto, viscerale. «II moderno si accontenta di poco», scriveva Valéry. L’arte di definire, che è essenzialmente obiettiva, si è perduta. Non esistono molti filosofi che conoscano oggi «il genere e la differenza specifica». La logica classica è insegnata soltanto in rare Università.
Nov 22
Gianfranco Fini
Pubblicato da Massimo Introvigne sul sito Facebook di Alleanza cattolica 17 novembre 2010
In un contesto democratico nessuno può naturalmente vietare a Fini di presentare le sue idee e i suoi programmi all’attenzione degli elettori. Si può però contestare la sua pretesa di spacciarli come «di destra». E si può – anzi, si deve – svolgere un’opera pedagogica che richiami le nozioni di vera e di falsa destra.
di Massimo Introvigne
Nov 22
di Massimo Introvigne
In settimana, quando esce il libro-intervista del Papa, ne parleremo come merita. Oggi invece parliamo di imbecilli. Dalle associazioni gay a qualche cosiddetto tradizionalista, tutti a dire che il Papa ha cambiato la tradizionale dottrina cattolica sugli anticoncezionali.
Nov 18
di Fabio Trevisan
ROMA _ Con un interessante saggio su “La Dottrina sociale di Leone XIII” edito da Fede&Cultura, Massimo Introvigne, vice-responsabile nazionale di Alleanza Cattolica e direttore del CESNUR (Centro Studi Nuove Religioni) intende colmare una incomprensibile lacuna riguardo il silenzio che ha accompagnato il bicentenario della nascita di Papa Leone XIII (Gioacchino Pecci, 1810-1903).
Nov 18
di padre Albert Hisham Naoum
ROMA – I martiri della chiesa di Nostra Madre “Signora del Perpetuo Soccorso” hanno mostrato al mondo, ancora una volta, chi siamo noi, cristiani dell’Iraq, e si sono uniti ai martiri della nostra Chiesa, coloro che hanno sacrificato la loro vita, per offrirla a Cristo, nostro Signore, che ci ha insegnato a testimoniare per la risurrezione, per la vita, per il perdono, per la speranza, per l’amore, per la fede, per la gioia. Il sangue dei nostri eroi caduti, grida al mondo e a tutta l’umanita, e spinge noi cristiani dell’Iraq, ovunque siamo, a “predicare” al mondo il Cristo sofferente e risorto che vive nella nostra terra ferita.
Nov 18
di Francesco Agnoli
A breve ci saranno le elezioni in Birmania, oggi Myanmar. Sui giornali leggeremo i soliti superficiali resoconti su questa feroce dittatura impiantata nel cuore del XXI secolo. Difficilmente ci diranno che si tratta di una dittatura comunista.
Nov 18
di Claudio Toscani
«Da un concetto filosofico gli era sollievo passare a una distinzione di vocaboli affini e da un frammento di storia a una varia lezione di codice antico. Da un padre della Chiesa a una locuzione mancante alla Crusca…». È così che Niccolò Tommaseo (1802-1874), umanista poligrafo tra i più fertili del secolo, si ritrae fra le pagine del suo maggior libro, quel Fede e bellezza (1840) che Manzoni inchiodò «tra giovedì grasso e venerdì santo».
Nov 18
La persona prima di tutto. Il “Tea Party” secondo Matt Kibbe e Boyden Gray
di Marco Respinti
(presidente del Columbia Institute e direttore del Centro Studi Russell Kirk)
Nov 17
Rassegna Stampa, a suo tempo, ha preso le parti dell’allora Casa delle Libertà non perche’ nutrisse una particolare simpatia per il cavalier Berlusconi ma perchè proponeva un programma più compatibile con la Dottrina sociale della Chiesa. Si riconosceva inoltre a Berlusconi il merito di aver formato, superando molte difficoltà, un fronte unito che aveva consentito la sconfitta delle sinistre. Operazione paragonata da qualche commentatore al successo delle elezioni del ’48.
Adesso che i nemici del Cavaliere – e, ne prendiamo atto, anche della democrazia – hanno quasi raggiunto l’obiettivo di disarcionarlo con una “spallata” dalla guida del Paese, proponiamo questa riflessione, convinti come siamo che se Berlusconi e la sua coalizione non sono il massimo per questo povero Paese lo sono ancor di meno coloro che – e’ bene ricordarlo – essendo pronti a prendere il potere dopo il golpe bianco attuato da una parte della magistratura con Tangentopoli, hanno in questi anni costantemente e reiteratamente cercato di sovvertire con ogni mezzo il responso delle urne. Compresi gli avvisi di garanzia e, ultimamente, il gossip sessuale.
Riteniamo di dover essere riconoscenti al Cavaliere per l’argine che ha eretto contro lo strapotere delle sinistre e per non aver affossato i principi “non negoziabili” enunciati dal Santo Padre e dalla Chiesa (per tutti, ricordiamo la vicenda “Englaro”).
La fine dell’era Berlusconi segnerebbe quasi certamente un’inversione di tendenza.
di Aldo Ciappi