Studi cattolici n.593/594 Luglio-Agosto 2010
I rapporti tra Stato & Chiesa
Nei Paesi europei i rapporti tra Stato e Chiesa, dalla rottura illuministica della Rivoluzione francese a tutta la prima metà del Novecento, hanno conosciuto tensioni e contrasti, diversamente da quanto avvenuto negli Stati Uniti d’America, dove, fin dalle origini della nazione, le relazioni tra potere politico e confessioni religiose sono improntate a pienezza di libertà e a generosa collaborazione, in un regime di separatezza armoniosa che suscita ammirazione in ogni osservatore della realtà americana, da Alexis de Tocqueville a Emilio Gentile.
In queste pagine Carlo Cardia, ordinario di Diritto ecclesiastico e Istituzioni religiose nell’Università di Roma Tre, percorre la storia dei conflitti tra Stato e Chiesa nella modernità, sopiti certo ma non risolti con la prassi dei Concordati, successivamente mostrando come all’indomani della dissoluzione dei regimi fascisti e comunisti Stato liberaldemocratico e Chiesa cattolica abbiano stretto feconde intese per l’affermazione dei diritti inviolabili della persona, recepiti nelle Costituzioni nazionali e nelle Carte internazionali.
Ma agli inizi del terzo millennio tematiche nuove si pongono in Europa: sono le questioni connesse alla bioetica e al relativismo antropologico, che fanno riemergere la memoria storica dell’antico conflitto. A questa regressione ideologica sono dedicate le riflessioni conclusive di Carlo Cardia che, a filo di logica, confuta le incoerenti argomentazioni dei dottrinari neoilluministici.
di Carlo Cardia
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