di Fabio Trevisan
“Il bambino che sono stato vive ancora oggi dentro di me; crescendo, non si è scavata alcuna voragine che me ne separa … devo ammettere che non sono mai veramente cresciuto nel senso corretto del termine. Anzi, per tutta la mia vita ho lottato per non diventare ciò che oggi viene definito essere umano adulto, vale a dire una creatura disincantata piatta illuminata dalla ragione … vorrei accostare alla definizione goethiana di “eterno femminino” quella di “eterno infantile”, un’essenza senza la quale l’uomo smette di essere uomo”.