Berlusconi e gli "altri"

BerlusconiRassegna Stampa 17 novembre 2010

Rassegna Stampa, a suo tempo, ha preso le parti dell’allora Casa delle Libertà non perche’ nutrisse una particolare simpatia per il cavalier Berlusconi ma perchè proponeva un programma più compatibile con la Dottrina sociale della Chiesa. Si riconosceva inoltre a Berlusconi il merito di aver formato, superando molte difficoltà, un fronte unito che aveva consentito la sconfitta delle sinistre. Operazione paragonata da qualche commentatore al successo delle elezioni del ’48.

Adesso che i nemici del Cavaliere – e, ne prendiamo atto, anche della democrazia – hanno quasi raggiunto l’obiettivo di disarcionarlo con una “spallata” dalla guida del Paese, proponiamo questa riflessione, convinti come siamo che se Berlusconi e la sua coalizione non sono il massimo per questo povero Paese lo sono ancor di meno coloro che – e’ bene ricordarlo – essendo pronti a prendere il potere dopo il golpe bianco attuato da una parte della magistratura con Tangentopoli, hanno in questi anni costantemente e reiteratamente cercato di sovvertire con ogni mezzo il responso delle urne. Compresi gli avvisi di garanzia e, ultimamente, il gossip sessuale.

Riteniamo di dover essere riconoscenti al Cavaliere per l’argine che ha eretto contro lo strapotere delle sinistre e per non aver affossato i principi “non negoziabili” enunciati dal Santo Padre e dalla Chiesa (per tutti, ricordiamo la vicenda “Englaro”).

La fine dell’era Berlusconi segnerebbe quasi certamente un’inversione di tendenza.

di Aldo Ciappi

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Ecco l’Uomo

sono_con_teTempi n.45 11-17 novembre 2010

«Credevo che il cattolicesimo fosse tutto leggi e sentimenti. Poi ho letto il Vangelo e ho visto in Cristo la mia vera natura». Il regista dei partigiani racconta la sua conversione. E il suo film su Gesù

di Benedetta Frigerio

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Salviamo Asia Bibi

Asia_BibiLibero 11 novembre 2010

di Antonio Socci

Segue l’appello di Sat 2000 e il link alla campagna di Acs per abolire la iniqua legge sulla blasfemia

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La rimozione dell’orientamento escatologico

La Civiltà Cattolica n.3848 – 16 ottobre 2010

L’articolo registra il calo di interesse per la destinazione eterna dell’uomo nei nostri contemporanei, anche nei cristiani. Le cause vanno ricercate sia nell’influenza della cultura agnostica sia nell’accentuazione  della dimensione temporale dell’esistenza umana sia nella confusione tra la dottrina della Chiesa sui “novissimi” e la sua rappresentazione linguistica e iconica nella pietà popolare del passato

di Giandomenico Mocci S.I.

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Siamo tutti cristiani d’Oriente

sonodo_MO_2010Tempi n.43 del 3 novembre 2010

La fede in terra ostile vive la stessa crisi e le stesse sfide dell’Occidente. «Il vero dramma dell’uomo non è che soffra per la sua missione, ma che non abbia più una missione». Il grido di dolore del Sinodo

di Benedetta Frigerio

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Il laboratorio della Chiesa del futuro

vicariato_ArabiaTempi n.42 27 ottobre 2010

Discriminata e pellegrina in un mondo ostile, eppure «permeata di una fede giovane e viva». Il vicario d’Arabia Paul Hinder racconta la diocesi più grande del Medio Oriente, l’altra faccia di una minoranza troppo spesso data per sconfitta

di Rodolfo Casadei

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Il martirio che spiazza il cinema

uomini_di_Dio Tempi n.43 del 3 novembre 2010

L’ultimo film di Beauvois porta nelle sale la drammatica vicenda dei monaci rapiti e assassinati a Tibhirine, sull’Atlante algerino, negli anni Novanta. Una pellicola che ha già commosso la laica e polemica Francia

di Paola D’Antuono

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Nient’altro che organismi? Le pretese dello scientismo

Atlantide periodico della Fondazione per la Sussidiarietà anno VI n.20-2010

di Brad S. Gregory

(Professore Associato alla cattedra
Dorothy G. Griffin di Early Modern European History, Notre Dame University)

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Il problema demografico, solo questione morale?

baby_boomAtlantide periodico della Fondazione per la Sussidiarietà anno VI n.20-2010

di Ettore Gotti Tedeschi

I profeti neomalthusiani andrebbero “responsabilizzati” non solo per il sacrificio di vite umane negli ultimi decenni, ma anche per il crollo dell’economia, per la crisi attuale e per l’impoverimento del mondo occidentale. Per loro ci vorrebbe una specie di (“amoroso” e caritatevole) processo di Norimberga per aver indebolito l’uomo e rese sussidiarie le famiglie ai bisogni degli Stati.

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Risorgimento e massoneria: «Camicie rosse e grembiulini»

Risorgimento_massoneAvvenire, 29 ottobre 2010

Avvicinandosi il 2011, si sente sempre più spesso ripetere che il Risorgimento ebbe un carattere massonico. È proprio così?

di Massimo Introvigne

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