di Brian W. Harrison, O.S.
Il dato indiscutibile contenuto esplicitamente nella Rivelazione è che senza il battesimo non si è ammessi al Regno dei cieli. Per questa ragione la Chiesa nel suo magistero ha insegnato infallibilmente la fede nell’esclusione dalla vita eterna di coloro che non sono stati giustificati mediante il battesimo o almeno che ne hanno avuto il desiderio. Di conseguenza ha insegnato la dottrina del limbo, comune nella Chiesa fino al XX secolo.
Non di un luogo intermedio o stato fra il Cielo e l’inferno, ma essenzialmente di una condizione di assenza della visione di Dio per quei fanciulli morti senza il battesimo che non hanno raggiunto l’uso di ragione. Nel XX secolo i teologi riscoprendo la volontà salvifica universale di Dio hanno voluto sottolineare il concetto di speranza per la salvezza di questi bambini.
Una delle tesi che giustificherebbe questa speranza è quella secondo cui Dio potrebbe illuminarli e farli raggiungere la beatitudine eterna? Questo però diventerebbe un motivo in più per dubitare: siamo proprio sicuri che tutti i bambini diranno di sì alla salvezza offerta loro da Dio? L’A., sottomettendo il suo giudizio alla Chiesa, fa presente che un pronunciamento magisteriale non potrebbe esplicitamente negare la dottrina del limbo.