
Roger Scruton
La rivista del clero italiano n.1 gennaio 2010
L’articolo riproduce la relazione che il filosofo inglese Roger Scruton ha tenuto in occasione del Convegno internazionale Dio oggi. Con Lui o senza di Lui cambia tutto (10-12 dicembre 2009), promosso dal Comitato per il progetto culturale della Cei. Scruton esplora la stretta relazione tra religione e bellezza, rilevando come l’arte manifesti ultimamente il senso della vita, quell’amore che è «la forza redentrice attiva al cuore stesso delle cose».
Con ammirevole franchezza il filosofo inglese non esita a criticare la non sporadica tendenza dell’arte alla dissacrazione e alla «glorificazione della bruttezza», soprattutto in quest’epoca di opulento materialismo. L’autore auspica al contrario l’atteggiamento della «contemplazione disinteressata, l’esperienza del mondo come dono» quali presupposti fondamentali per riaccostarsi alla bellezza, non solo nella forma alta dell’arte ma soprattutto nella condizione ordinaria della vita: «L’esperienza della bellezza ci dice che noi siamo a casa in questo mondo, che il mondo è già ordinato nelle nostre percezioni come un luogo adatto alle nostre esistenze».
La traduzione è di Marco Respinti.
di Roger Scruton
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