di padre Paolo M. Siano, FI

L’Autore, da anni studioso di Massoneria, illustra le ermeneutiche di vari massoni sul Concilio Vaticano II. Tra i massoni che riconoscono la cattolicità del Concilio, vi sono quelli che lo rigettano apertamente e quelli che lo accolgono ma in un contesto esoterico di unione degli opposti…
Poi vi sono massoni (laicisti, tradizionalisti esoterici) che vedono il Concilio come una Rivoluzione in sintonia con la cultura liberomuratoria. La discussione sul Vaticano II richiede precisazioni e approfondimenti. Il Vaticano II è un concilio cattolico di indole pastorale che ha tentato di porgere al mondo, con toni e modi nuovi, la dottrina dì sempre.
A giudicare dagli esiti postconciliari (progressismo dottrinale e morale in vasti settori ecclesiali), qualcosa non ha funzionato, anche perché vari Padri conciliari – già durante il Concilio – hanno manifestato un’eccessiva apertura al mondo…
Molti massoni hanno visto nel Concilio l’occasione propizia per convincere la Santa Sede a rivedere la legislazione canonica antimassonica. Vari massoni hanno cercato i consensi di cattolici progressisti, moderati e tradizionalisti, sapendosi adeguare ai loro interlocutori. Ma l’esame attento della ritualità e dell’esoterismo massonico conferma l’incompatibilità tra Chiesa e Loggia.
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