Lepanto Focus n.2 – 28 aprile 2008
di Claudio Bernabei
Il rapporto tra Illuminismo e Islam non è un argomento astratto o poco pertinente come si potrebbe pensare perché l’Illuminismo è stato rivendicato dalle attuali élites dirigenti dell’Unione Europea come la loro matrice ideale e filosofica e perciò implicitamente come la base della loro linea politica, quale abbiamo visto disegnarsi a proposito della Cecenia (qui in maniera teorica) ed a proposito del Kossovo (qui in manierapratica, concreta).
Questa rivendicazione delle radici illuministe dell’Europa è stata fatta in opposizione al richiamo alle radici cristiane che dovevano essere ricordate nella Costituzione europea, secondo il desiderio di S.S. Papa Giovanni Paolo II e, soprattutto, secondo il semplice buon senso e la verità storica. Ma le élites culturali e politiche che oggi condizionano la linea di azione della Unione Europea sminuiscono o non riconoscono l’importanza della Civiltà Cristiana per lo sviluppo dell’Europa.
Costoro rivendicano invece all’Illuminismo il merito di aver fatto decollare l’Europa da semplice regione del mondo a maestra e punto di riferimento per tutta la cultura umana. E’ infatti vero che oggi, se il capo di una tribù amazzonica deve scrivere al funzionario di una casa automobilistica giapponese o indiana per un reclamo sulla qualità del suo veicolo, egli scrive usando l’alfabeto latino; oppure se un rappresentante del governo cinese deve presentare una bozza di contratto ai gestori africani di una miniera di rame, egli la scrive usando l’alfabeto latino.
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