Cosa fare con l’immigrazione clandestina?

clandestiniZenit.org  giovedì, 4 giugno 2009

di padre Piero Gheddo*

ROMA, Circa il problema complesso e controverso di come comportarsi nei confronti dell’immigrazione clandestina, tutti concordano su due princìpi che esprimono il sentimento comune del popolo italiano: primo, di voler aiutare gli africani che a costo della vita fuggono in Italia per poter lavorare e vivere in pace; secondo, che però una immigrazione incontrollata di clandestini, aprendo le porte a tutti, finirebbe per dissestare il sistema di vita del popolo italiano, che non può sopportare da solo l’arrivo di migliaia e decine di migliaia di profughi clandestini, oltre a quelli regolari.

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Multiculturalismo e democrazia

multiculturalismoAtlantide anno III n.2  giugno 2007

 La società democratica è per sua natura universalistica, intrinsecamente in contraddizione con il comunitarismo, su cui si innesta il multicultiralimo: visione sbagliata e fuorviante – antitetica alla democrazia – frutto di un pensiero elitario e intellettualistico; sicura fonte di degenerazione

di Giorgio Israel

(ordinario di storia della matematica e teoria dei giochi all’Università di Roma La Sapienza)

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Schedato dalla Stasi

StasiCittà nuova
n.10 maggio 2009

Gli anni rischiosi ed esaltanti vissuti Oltrecortina da un medico anestesista italiano

di Caterina Ruggiu

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Massoneria e nuove religioni (2)

Relazione presentata al Convegno

«Massoneria, cattolici e cultura: che dire,

Barza d’Ispra (Varese), 13 – 14 marzo 1999

massoneria_religione

di Andrea Menegotto

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Lo scudo e la spada. Ideali e realtà del cavaliere medievale

cavalieriIl Timone n.83 maggio 2009

Coraggio, eroismo, lealtà e generosità: erano questi gli ideali del cavaliere medievale proposti dalla Chiesa. Una “milizia divina” opposta alla militia saeculi intrisa di violenza, dedita al culto mondano della gloria e del piacere

di Renato Mambretti

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La chiesa "alternativa" di Martini e don Verzé

Verzè_Martini

don Verzè e il card. Martini

Libero, mercoledì 20 maggio 2009

Anticoncezionali, divorzio, preti sposati: in un libro, il cardinale e il fondatore del San Raffaele fanno a pezzi la dottrina cattolica

di Alessandro Gnocchi  e  Mario Palmaro

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Un’analisi critica su Karl Rahner

Corrispondenza Romana n.1092 del 16 maggio 2009

L’Istituto religioso dei Francescani dell’Immacolata, fondato nel 1970 da due sacerdoti conventuali, è, con quasi mille membri tra frati, suore e religiose clarisse, uno dei più recenti e dei più promettenti virgulti dell’immane piantagione dovuta al Serafico Padre san Francesco.

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Miles Christi nelle legioni del Terzo Reich

Karl Goldmann

Karl Goldmann

Studi Cattolici n. 579 maggio 2009

di Augusto Zuliani

Il padre francescano tedesco Gereon Goldmann nell’autobiografia pubblicata di recente in Italia (1), narrando le sue straordinarie vicissitudini durante la seconda guerra mondiale, ci offre anche una preziosa testimonianza sul cattolicesimo tedesco durante il Terzo Reich in tempore belli.

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Cattolici tedeschi martiri del nazionalsocialismo

Jakob Gapp

p. Jakob Gapp

Il Corriere del Sud n.2 del 15 marzo 2008

di Giuseppe Brienza

La martellante ed efficace propaganda per la “patria tedesca”, il risentimento per l’ingiusto trattamento riservato con il trattato di Versailles alla Germania sconfitta all’indomani della guerra 1915-18 e, in seguito alla battaglia di Stalingrado del 1943, il terrore della vendetta sovietica, furono i principali fattori all’origine del consenso esistente fra i tedeschi, ancora durante il secondo conflitto mondiale, al regime nazionalsocialista. Questo non toglie però il fatto che, in nome della loro coscienza cristiana, non pochi furono gli oppositori di Hitler sia in ambito protestante sia cattolico.

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Spagna ’36, di chi la vera colpa?

Spagna 36Avvenire 1 Aprile 2009

Secondo lo storico Pío Moa, membro del partito comunista clandestino e attivista del gruppo rivoluzionario maoista Grapo la responsabilità della guerra fu tutta delle forze rivoluzionarie del fronte popolare e la sollevazione del generale Franco non fu contro la Repubblica ma contro la Rivoluzione

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