Il Foglio 4 ottobre 2007
“Affascinante e sconfortante”, mostra l’odissea dei non nati
di Giulio Meotti
Niente colore, né musica, nessuna celebrità, né facile risposta. E’ la più cruda pellicola sull’aborto mai girata negli Stati Uniti. “Lake of fire”, l’ultimo lavoro dell’inglese Tony Kaye, il New York Times lo definisce “affascinante e sconfortante”.
Liberal è il regista e lo sono coloro che hanno concepito e realizzato il film insieme a lui, in sedici anni di lavoro. Ma visto che il film racconta l’aborto senza trucchi, sono i pro life ad averlo adottato. Il regista di “American History X” ha letteralmente messo in scena la più feroce guerra culturale che attraversa la storia americana. Due ore e mezzo di interviste a militanti e intellettuali, riprese di picchetti davanti a quelle cliniche abortiste parte inscindibile della geografia di questo conflitto, quindi marce di protesta (“no church no state”) e omicidi di medici abortisti. Continua a leggere