Quei separatisti in guerra per un Kurdistan marxista

Pkkil Giornale, 24 ottobre 2007

di Massimo Introvigne

«Giù le mani dal valoroso Partito dei lavoratori del Kurdistan», cioè dal Pkk. Sembra il titolo di una vignetta di Forattini, ma è la realtà di una mobilitazione che mette insieme Rifondazione comunista, Comunisti italiani e personaggi come Gianni Minà, quando riesce a prendersi una pausa dall’apologia a tempo pieno di Fidel Castro. Tutti ufficialmente impegnati nella rete di solidarietà con il partito fondato dal sanguinario Abdullah Ocalan.

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Quei kamikaze uccideranno solo i suoi nemici

benazir Bhuttoil Giornale, 20 ottobre 2007

Il fallimento dell’attentato a Benazir Bhutto rafforza gli effetti del suo ritorno trionfale.

di Massimo Introvigne

Se sfuggirà a possibili altri agguati, ha in tasca la vittoria nelle elezioni politiche del gennaio 2008, seconda tappa di una road map verso la democrazia imposta a Musharraf dagli Stati Uniti, dopo le presidenziali che il generale ha vinto, ma che restano sotto la spada di Damocle di un possibile annullamento da parte della Corte Suprema (in quanto, secondo alcuni, non avrebbe potuto ricandidarsi senza dimettersi da capo delle Forze armate).

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Quei giudici sessantottini che hanno dimenticato come si fa giustizia

toghe_rosseL’Occidentale, 1 gennaio 2009

La tirannia dei valori

di Giovanni Formicola

La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha dichiarato irricevibile il ricorso presentato da varie associazioni contro l’autorizzazione, concessa dai giudici italiani, a lasciar morire di fame e di sete la povera Eluana Englaro. Questo a Strasburgo.

A Roma, la Cassazione, dopo aver inaugurato la via giudiziaria all’eutanasia, aveva a sua volta dichiarato inammissibile il ricorso della Procura Generale contro il decreto della Corte di Appello di Milano che dava esecuzione al diritto ad uccidere stabilito per sentenza legiferante.

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Quando l’ecologia sostituisce la teologia

ecoreligioneSvipop, 27 ottobre 2007

di Albert Mohler

La salvezza della terra è ciò che rimane quando le Chiese liberal non sono più interessate alla salvezza delle anime? Queste Chiese hanno rimpiazzato la teologia con l’ecologia? E’ la domanda che sorge leggendo un recente articolo del sociologo britannico Frank Furedi, che insegna nell’Università del Kent ed è noto per le sue posizioni controcorrente.

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Quando la paura si colorò di rosso

partigianiAvvenire 16 maggio 2008

Con un romanzo storico Giampaolo Pansa torna sul lato oscuro della Resistenza. Stavolta dalla parte della «gente comune»

di Andrea Galli

Glielo aveva detto una ragazza, a Roma, durante uno degli infuocati dibattiti dopo l’uscita de Il sangue dei vinti, nel 2004: «Lei deve scrivere il Via col vento della guerra civile italiana».

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Quando la Chiesa attacca se stessa

Il Mascellaro, 2 gennaio 2009

di Domenico Bonvegna

Che la Chiesa Cattolica sia sotto tiro di un certo fondamentalismo laicista l’abbiamo scritto più volte, ma che l’attacco avvenga ad opera dei suoi stessi ministri, fa un certo effetto. Il Giornale per primo ha dato la notizia di un sacerdote genovese, don Prospero Bonzani, che ha messo la moschea nel suo presepe.

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Quando il dettato di una legge viene messo tra parentesi

Avvenire, 17 febbraio 2008

 La 194 e il «mutamento di clima» evocato da Rodotà

di Francesco D’Agostino

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Quando i giudici si fanno portavoce della cultura della morte

magistraturaZENIT.org, 9 luglio 2008

 Il dott. Renzo Puccetti denuncia il tentativo di praticare l’eutanasia

di Antonio Gaspari

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Zapatero non può vincere per legge la guerra civile 70 anni dopo

ZapateroIl Foglio,  27 ottobre 2007

La Spagna tra i 498 martiri beati e la Ley de la memoria

di Marina Valensise

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Perché Veltroni non lo ha detto trent’anni fa che Pol Pot è stato come Hitler?

comunismoL‘Occidentale 4 Novembre 2007

di Stefano Magni

Auschwitz come la Cambogia di Pol Pot, l’importante è condannare i totalitarismi. A dirlo è lo stesso Walter Veltroni, leader del Partito Democratico, erede diretto della tradizione del PCI. Dunque questa è forse la volta buona che il messaggio anti-totalitario passi senza essere tacciato di “grezzo comparativismo” o di “criminale revisionismo storico”.

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