di Massimo Introvigne
«Giù le mani dal valoroso Partito dei lavoratori del Kurdistan», cioè dal Pkk. Sembra il titolo di una vignetta di Forattini, ma è la realtà di una mobilitazione che mette insieme Rifondazione comunista, Comunisti italiani e personaggi come Gianni Minà, quando riesce a prendersi una pausa dall’apologia a tempo pieno di Fidel Castro. Tutti ufficialmente impegnati nella rete di solidarietà con il partito fondato dal sanguinario Abdullah Ocalan.