Le eredità della «Grande Guerra»

primo dopoguerraStudi Cattolici n.574 dicembre 2008

A novant’anni dalla fine della Prima guerra mondiale Nicola Guiso torna sul suo lascito storico, che appare complessivamente negativo per l’uomo e per le so­cietà del nostro tempo. Un lascito ben definito dagli storici, ma lontano e con­fuso nella memoria collettiva e nella sensibilità delle attuali generazioni, alle quali mancano dunque importanti riferimenti per capire meglio le radici e la na­tura di fenomeni che ancora oggi provocano angoscia e paura nel mondo.

di Nicola Guiso

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Dovuto a Solzenicyn

alexander_solzhenitsynStudi cattolici n. 572 ottobre 2008

di Vincenzo Sardelli

Nel 1931 il commediografo irlandese George Bernard Shaw, premio Nobel per la Letteratura, al rientro da un viaggio in Unione Sovietica, affermò che la Rivoluzione russa era stata calunniata, e che il comunismo poteva recare felicità e benessere (1). Egli ignorava che proprio in quegli anni, in seguito allo sterminio di tre milioni di kulak (i contadini ricchi) e alla carestia causata dalla scellerata politica di Stalin contro le coltivazioni private, sette milioni di persone stessero morendo di fame nelle campagne russe.Indirettamente, a distanza di molti anni, un altro scrittore, anch’egli premio Nobel, avrebbe risposto a Shaw con uno dei suoi sagaci aforismi: «Per noi in Russia il comunismo è un cane morto, mentre per molte persone in Occidente è ancora un Icone vivente». Si trattava di Aleksandr Solzenicyn, morto lo scorso 3 agosto, celebre per aver rivelato al mondo l’orrore dei Gulag, i campi di sterminio sovietici (2).

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II made in Italy non è soltanto economico

Made in ItalyStudi cattolici n.571 settembre 2008

di Giuseppe Baiocchi

Sulle pagine di Liberal il direttore da Washington, Michael Novak, il 23 maggio scorso ha disegnato i criteri «per un riesame critico del cattolicesimo politico». E ha rimesso in luce le radici profonde del capolavoro cristiano che ha costruito i caratteri migliori della società americana. In particolare Novak segnalava come i quattro contributi «italiani» alla mentalità americana (il senso estetico, persone coraggiose e creative, l’etica stoica della Roma antica e medioevale, il ruolo sociale dell’associazionismo laico e religioso) fossero un portato originale ed esclusivo, uno straordinario deposito storico che hanno grandemente  aiutato gli Stati Uniti a crescere e coltivare la moderna visione della libertà.

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Il ’68 di Michele Federico Sciacca

Federico_Sciacca

Federico Sciacca

Studi Cattolici n.571 settembre 2008

Intenzionalmente questa rivista non intende occuparsi di «bilanci» o di «eredità» del ’68, a quarantanni dallo scoppio della contestazione. Ce ne siamo occupati a ridosso degli avvenimenti, man mano che si svolgevano, e il bilancio l’abbiamo tracciato nel quaderno monografico Dov’è finito II ’68? (Sc n, 206/207, aprile/maggio 1979), confluito in un volume con lo stesso titolo, nella collana Sagitta delle Edizioni Ares (1979). Pubblichiamo tuttavia due significativi interventi: il primo, di Pier Paolo Ottonello, parla del ’68 analizzato e subito dal filosofo Michele Federico Sciacca; il secondo è il resoconto di un convegno particolarmente attento alle ricadute ecclesiali del ’68.

di Pier Paolo Ottonello

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Vivere da figlia con un padre omosessuale

Dawn_StefanowiczStudi Cattolici n.566 aprile 2008

>Riprendiamo dall’Empirical Journal of Same-Sex Sexual Behavior, 2007, (Colorado Springs, Co) la recensione che il nostro collaboratore Gerard J.M. van den Aardweg ha dedicato al volume di Dawn Stefanowicz «Out From Under: The Impact of Homosexual Parenting» (Enumclaw Wa: Annotation Press, 2007. Isbn 13: 978-1-59977-011-6). L’argomento è delicato e scabroso, ma lo riteniamo un utile sussidio informativo nelle discussioni sempre più frequenti su un problema di crescente attualità. Il sito web dell’autrice del volume è www.dawstefanowicz.com.

di Gerard J.M. van den Aardweg

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Le origini (antiamericane) del pacifismo

pace_vietnamStudi Cattolici n.565 marzo 2008

di Sandro Fontana

Per capire l’origine e la natura del pacifismo, che ha sempre avuto un ruolo decisivo nella storia politica italiana ed europea dal 1945 a oggi, è necessario partire dai due eventi che ne hanno determinato la nascita. Il primo riguarda la sconfitta dei partiti comunisti nei Paesi occidentali quando come in Italia vennero in un primo tempo estromessi dal governo (maggio 1947) e poi clamorosamente battuti alle elezioni politiche (18 aprile 1948). Il secondo evento riguarda la stipulazione dell’alleanza militare nordatlantica, cioè della Nato, che venne sottoscritta il 4 aprile 1949 da ben dodici Paesi e cioè: Belgio, Danimarca, Francia, Gran Bretagna, Islanda, Italia, Canada, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Usa; ai quali si unirono successivamente anche la Grecia, la Turchia, la Repubblica Federale Tedesca e la Spagna.

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L’eclissi del dossettismo

Giuseppe Dossetti

Giuseppe Dossetti

Studi Cattolici n.564 febbraio 2008

di Giuseppe Baiocchi

A poco più di dieci anni dalla morte non si spegne in Italia il dibattito sulla figura di Giuseppe Dossetti (1913-1996), il «professorino» di diritto, protagonista politico come vicesegretario della Dc della prima e feconda stagione della Repubblica e poi sacerdote e asceta, uditore al Concilio Vaticano II, e infine monaco e fondatore della «Piccola Famiglia dell’Annunziata», ordine contemplativo dell’Abbazia di Monte Sole sul luogo tragico dell’eccidio di Marzabotto.

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San Tommaso, apostolo della Cina?

S Tommaso apostolo

San Tommaso

Studi Cattolici n. 574 dicembre 2008

di Pietro Sormani

È possibile che il cristianesimo si sia installato in Cina non nel VII secolo, com’era fin qui generalmente accettato, ma nel I secolo, cioè nello stesso periodo in cui s’installò nel bacino del Mediterraneo e a Roma? Ed è possibile che vi sia stato introdotto addirittura da uno degli apostoli, il dubbioso (ma energico) Tommaso?

Sì, è possibile, anzi è certo, secondo due ricercatori francesi, che hanno pubblicato recentemente un libro a sostegno della loro tesi (Pierre Terrier – Xavier Walter, Thomas fonde l’Eglise en Chine, Editions du Jubilé, 2008, pp. 318, euro 22).

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Dal «centrismo» al Sessantotto

sinistra DcStudi Cattolici n.568 giugno 2008

Fu probabilmente l’egemonia di una classe politrica cattolica ma «progressista» la causa del prolungarsi in Italia per oltre un decennio della stagione sessantottina e della sua degenerazione terroristica.

di Mario Arturo lannaccone

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San Paolo apostolo del terzo millennio

S. PaoloStudi Cattolici n.572 ottobre 2008

Nel bimillenario della nascita

L’Anno paolino, indetto nel bimillenario della nascita di san Paolo (qui accanto, l’Apostolo in un mosaico bizantino nel museo di S. Salvatore in Onora, Istanbul) e inaugurato da Benedetto XVI il 28 giugno scorso, è occasione opportuna per una sempre più profonda riflessione sull’eredità spirituale e teologica che l’Apostolo delle genti ha consegnato alla Chiesa e al mondo. In queste pagine Miguel Angel Tàbet, ordinario di Sacra Scrittura e Storia dell’esegesi nella Pontificia Università della Santa Croce in Roma, espone anzitutto le ragioni dell’attualità di Paolo per l’uomo d’oggi e di ogni epoca, inoltrandosi successivamente – sulla scorta altresì di preziose indicazioni rintracciabili nell’omelia inaugurale del Papa – nel corpus delle dottrine paoline, di cui si enucleano alcuni temi fondamentali: la concezione cristologica dell’Apostolo, quella ecclesiologica e l’ardente suo zelo nel predicare il messaggio evangelico. Con richiamo a pronunciamenti di Giovanni Paolo II Tàbet, infine, sottolinea l’eccezionale importanza del passaggio di Paolo dall’Asia minore in Europa, un evento decisivo nella storia universale e per la fondazione della civiltà occidentale

di Miguel Angel Tàbet

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