Eutanasia ed eugenetica, i progetti “umanitari” contenuti nel Mein Kampf

nazi_eutanasia

Tratto da: il sussidiario.net,  sabato 21 febbraio 2009

Fabio Ferrucci

Nelle scorse settimane, un articolo di Susanna Tamaro in occasione del Giorno della Memoria, ha innescato un dibattito a cui ha partecipato anche Roberta De Monticelli. La filosofa ha espresso il suo netto dissenso nei confronti di un commento apparso su Il Foglio, in cui si argomentava che «dietro l’umanitarismo eutanasico Susanna Tamaro indovina il ghigno dell’indifferenza nazista che ha aperto i lager».

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I padroni del pianeta

Global Footprint NetworkRagionpolitica.it
venerdì 13 febbraio 2009

di Anna Bono

«Gli ambientalisti spesso sono incoerenti. Ad esempio, a volte sostengono che l’uomo fa parte della natura e non ha più diritti di un gorilla o di un rinoceronte; altre volte invece ne fanno un caso a sé: l’unica specie vivente a cui si rimprovera di modificare l’ecosistema e di servirsene per vivere. Così se una famiglia di elefanti inquina una pozza d’acqua bevendo e sguazzandoci dentro fino a trasformarla in un pantano, poi spoglia e abbatte una macchia di alberi per mangiare e per sfregarsi contro la corteccia e alla fine se ne va, lasciando dietro di sé un disastro, nessuno trova niente da ridire: è il mondo naturale con le sue dinamiche e le sue leggi.

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Nazionalismo turco e genocidio armeno

turchia_nazionalismStudi cattolici n.554 aprile 2007

di Giovanni Ricciardi

La «questione turca» suscita oggi in Europa un vasto dibattito, legato soprattutto alla richiesta di Ankara di entrare a far parte dell’Unione europea, cosa che suscita timori e perplessità in buona parte dell’opinione pubblica: timori che hanno probabilmente contribuito alla mancata approvazione da parte francese del Trattato costituzionale europeo.

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Il «mito dell’Onu» e l’ideologia del multilateralismo

caschi bluStudi Cattolici n.544 aprile 2007

II «mito dell’Onu tende ad assegnare alla massima organizzazione internazionale un ruolo che ha dimostrato di non poter svolgere, cioè quello di garante della pace. Chi si appella a questo «mito», lo fa – più o meno consapevolmente – in funzione neutralistica e sulla base di un’incompleta valutazione dei dati reali dei problemi internazionali. Renzo Foa è condirettore della rivista Liberal ed editorialista del Giornale. Ha da poco pubblicato il libro In cattiva compagnia (Liberai edizioni).

di Renzo Foa

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L’islam Wahabita

Al_SaudPubblicato su Jesus n.10 ottobre 2005

L’integralismo di Riyad alla conquista dell’Africa

Spregiudicato sul piano politico-finanziario, oscurantista su quello dottrinario, il wahabismo nasce come corrente islamica sunnita nel diciottesimo secolo ma si afferma soltanto nel Novecento, grazie all’appoggio delle grandi potenze occidentali alla monarchia saudita. Oggi si sta diffondendo in tutto il mondo musulmano. Ma deve anche fare i conti con le sue ali più estreme, da cui è nata la rete di Al Quaeda.

di Riccardo Cristiano

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Made in Saudi Arabia

Arabia_SauditaPubblicato su Tempi n. 41  06 ottobre 2005

Wahhabismo o Arabia Saudista, quella che finanzia moschee, madrasse talebane, Al Quaida e “letteratura particolare” in Usa. Robert Spencer, direttore di “Jhad Watch” racconta a tempi del business del “problema musulmano”. (e dell’inchiostro invisibile che separa moderati e fondamentalisti)

di Marco Respinti

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La figura del padre nella modernità

Studi cattolici n.552 febbraio 2007

All’interno delle famiglie e nelle società liberaldemocratiche la figura del padre appare marginale, se non evanescente, per gli attacchi condotti contro di essa da correnti culturali nate e sviluppatesi negli ultimi due secoli, ma che, attraverso la pervasività dei media, influenzano tuttora costumi e stili di vita delle masse occidentali, in cui paradossalmente annidano i miti arcaici della sessualità indifferenziata.

Sulla scorta di un’esperienza che coniuga teoria e prassi Tony Anatrella, psicoterapeuta e specialista in psichiatria sociale, introduce alla conoscenza delle dinamiche familiari, al cui centro si situa la nozione di paternità, struttura psichica fondamentale perché i figli maturino uno sviluppo senza complessi narcisistici o edipici e siano educati a relazioni libere e responsabili.

A giudizio di Anatrella, sacerdote peraltro in Parigi, la crisi della famiglia – questione cruciale per l’antropologia dell’Occidente – non sta tanto nella mutata immagine paterna storicamente comprensibile, quanto piuttosto nella soppressione ideologica di ruoli e funzioni propri del padre e della madre, con effetti laceranti sull’intero tessuto sociale

di Tony Anatrella

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