I retroscena “celesti” di quella bandiera

Bandiera_EULibero, 30 marzo 2007

Nei giorni scorsi Benedetto XVI è tornato ad auspicare il riconoscimento delle “radici cristiane” da parte di questa Europa laicista e ostile. Romano Prodi si è affrettato a dire che lui – da presidente della Commissione europea – fece di tutto per includere questa menzione nel testo della Costituzione. Naturalmente è vero l’esatto contrario. Non fece nulla, come ha dimostrato l’on. Mario Mauro, vice Presidente del Parlamento europeo. Anche allora a Prodi interessava solo mantenere la poltrona. Tutto passava in subordine. Sebbene le radici cristiane d’Europa fossero tutt’altro che una cosa confessionale: “è semplice osservanza della verità” come scrisse il laico Benedetto Croce nel famoso saggio “Perché non possiamo non dirci cristiani”.

di Antonio Socci

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Una realtà sgradevole e misteriosa. Ma necessaria alla libertà

infernoCorriere della Sera 26 marzo 2007

di Vittorio Messori

«Eminenza, perchè i preti nelle loro infinite omelie (più di 25.000 ogni domenica nella sola Italia) non parlano più dell’aldilà e, soprattutto, rifuggono  dal pronunciare una parola che è divenuta tabù: inferno?». Alla domanda, l’allora Prefetto dell’ex Sant’Uffizio, Joseph cardinal Ratzinger, mi guardò un po’ ironico: «Il fatto è che oggi tutti, anche nel clero, ci crediamo talmente buoni da non poter meritare altro che il paradiso. Siamo impregnati di una cultura che, a forza di alibi e di attenuanti, vuol togliere agli uomini il senso della loro colpa, del loro peccato. Lo osservi: tutte le ideologie della modernità sono unite da un dogma fondamentale. E , cioè, la negazione di quella realtà che la fede lega all’inferno: il peccato».

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Il silenzioso calvario degli armeni

turchi-armeniAvvenire 24 gennaio 2007

editoriale

Antonia Arslan

In un recente articolo, il giornalista e scrittore turco-armeno Hrant Dink, assassinato a Istanbul venerdì scorso, scriveva, a proposito del crescente clima di intimidazione e di minaccia che lo circondava, come una nube oscura che s’infittiva sempre di più: «Ciò che trovo realmente insopportabile è la tortura psicologica in cui mi trovo a vivere, come un piccione, continuando a ruotare la testa in su e in giù, a destra e a sinistra», non sapendo da dove arriverà il colpo. E il colpo è arrivato.

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Calabresi: un’aureola per il commissario

Avvenire, 23 febbraio 2007

A 35 anni dall’assassinio nuove testimonianze sulla fede del poliziotto. Faceva parte dell’«Oasi» di padre Rotondi, per due volte pensò alla vocazione sacerdotale e s’arruolò per fare il bene in un ambiente difficile. Enzo Tortora: «Credeva fermamente in Dio»

di Roberto Beretta

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Benedetto XVI: la legge morale naturale

L’Osservatore Romano, 14 febbraio 2007
Benedetto XVI

DISCORSO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI

AI PARTECIPANTI AL CONGRESSO INTERNAZIONALE

SULLA LEGGE MORALE NATURALE 

PROMOSSO

DALLA PONTIFICIA UNIVERSITÀ LATERANENSE

Sala Clementina Lunedì, 12 febbraio 2007

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La sfida degli orfani della Germania Est

Makarenko_Ddr

Alcuni ragazzi della colonia di Makaenko

La Repubblica, 13 febbraio 2007

Dovevano dimenticare tutto, venivano rieducati a forzacome prototipi dell'”Uomo nuovo” del socialismo. A migliaia furono sottratti ai genitori dissidenti: oggi rivogliono la propria identità dal nostro corrispondente

Andrea Tarquini

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Chavez accompagna l’Iran a caccia di adepti antiUsa

Carlos_Chavez

Carlos e Hugo Chavez

Il Giornale martedì 16 gennaio 2007

di Massimo Introvigne

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Abilissima strategia Pechino seduce l’Africa

Cina_AfricaAvvenire, 4 febbraio 2007

Il presidente cinese per la terza volta nel Continente nero

Giulio Albanese

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Occidente in declino

eurabiaIl Giornale, 17 gennaio 2007

Renzo Martinelli

(regista autore de «Il mercante di pietre»)

«Abbiamo 50 milioni di mussulmani in Europa e la trasformeranno in un continente mussulmano in pochi decenni… Vi sono segni che preannunciano la vittoria di Allah sull’Europa senza il ricorso a spade e fucili…».

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Il caso Olanda insegna: serve un’identità «arricchita»

Buruma_coverAvvenire, 6 febbraio 2007

di Samir Khalil Samir

La presenza d’immigrati in Europa, in particolare quelli che affermano un’identità fortemente diversa e fanno difficoltà ad integrarsi nella cultura e nella civiltà occidentale, solleva la questione dell’identità occidentale stessa. Esiste un’identità dell’Occidente? Se esiste, quali sono i suoi componenti? Che valore universale hanno? Insomma l’immigrazione, ben oltre i problemi economici, pone interrogativi di fondo sull’essere europeo e occidentale.

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