Il rispetto dell’altro è un limite anche al diritto di ridere
don Maurizio Ceriani
Un tempo la saggezza spicciola, quella del popolo, non blasonato di titoli nobiliari né accademici, ma ammantato di tanta sapienza di vita, andava insegnando la massima: “scherza coi fanti ma lascia stare i Santi!”. Era una norma di estremo buon senso, dettata non certo da timori superstiziosi, ma dall’estremo rispetto per ciò che costituisce il riferimento ultimo del cuore della gente: la coscienza religiosa.