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Magdi Allam ha ricordato un aspetto importante, eppure per molti insospettabile: tra i modi per cercare di evitare il disastroso “scontro di civiltà“ c’è la riscoperta di questo “luogo d’incontro“ che è la persona della Vergine.
di Vittorio Messori
Giu 29
Magdi Allam ha ricordato un aspetto importante, eppure per molti insospettabile: tra i modi per cercare di evitare il disastroso “scontro di civiltà“ c’è la riscoperta di questo “luogo d’incontro“ che è la persona della Vergine.
di Vittorio Messori
Giu 29
Rino Cammilleri
Lo storico e sociologo americano Philip Jenkins aveva intitolato così un suo libro di pochi anni fa dedicato allo studio dell’anticattolicesimo: L’ultimo pregiudizio accettabile. In un mondo (occidentale) sempre più rispettoso, fino al servilismo, di ogni credo, opinione e financo capriccio, sono sempre più ristretti gli spazi di espressione, tanto da far chiedere se davvero non stiamo finendo per vietarci tutto.
Giu 22
Card. Martini
Il Foglio 24 aprile 2006
di Giuliano Ferrara
Non mi dispiacciono né il grande medico dei trapianti, il nuovo parlamentare DS Ignazio Marino, cattolico, autore di un libretto einaudiano Credere e curare, né il principe della Chiesa Carlo Maria Martini, gesuita e biblista celebre, già pastore di Milano: ma non mi ha convinto il loro “dialogo della compunzione” sull’Espresso. I due si cercano e si trovano, anzi si cercano perchè si erano già trovati, e ragionano insieme di sociologia, di casi estremi del disagio sociale, come un Luigi Manconi moltiplicato per due, che si fa la domanda e si dà la risposta sulla famosa “logica del minor danno”.
Giu 22
di Giuliano Ferrara
Ultime notizie. La famiglia è allargata, il matrimonio già ristretto al legame di un uomo e di una donna è equiparato a prescindere dal sesso dei contraenti, che è una differenza da abolire in nome dell’eguaglianza, adozione e fecondazione artificiale sono estese a tutti compresi i single, l’ultima di Zapatero è la pari opportunità anagrafica di dirsi uomo o donna a seconda di come ci si senta ma a questo punto perché chiudere nell’angusto e forse reazionario concetto o dovere di coppia il matrimonio, perché escludere altri possibili soggetti di diritto dalla magica sfera dell’amore eguale e universale, perché non rompere altri tabù odiosi, altri limiti, perché non procedere alla ratifica del diritto a unioni multiple, perché vietare che l’affetto amoroso e un eros pedagogico comprendano nelle dovute forme legalmente sorvegliate gli adolescenti, i minori, forse i bambini da non lasciare a un’educazione sessuale maschilista o selvaggia, patriarcale o matriarcale, perché non andare oltre il divieto dell’amore pubblicamente riconosciuto tra consanguinei, perché non includere tutto il desiderabile e in condizioni di assoluta parità e libertà?
Giu 22
Nell’agenda estera del nuovo governo italiano, il rilancio dell’Europa e, in particolare, della Costituzione europea, è tra i principali obiettivi. Si tratta di un punto apparentemente condiviso anche dall’opposizione, ma più complesso di quanto possa apparire.
Giu 19
Il voto al Parlamento europeo : FI, UDC, AN e LEGA contro; Sinistra a favore; DL e VERDI divisi.
Giu 15
di Angelo Serra sj
Il 9 ottobre 1997 nella nota e autorevole rivista medica The New England Journal of Medicine appariva un articolo (1) nel quale, con un sottinteso ma trasparente senso di vittoria, veniva presentata una nuova via di controllo delle nascite. Iniziava così: «Le gravidanze indesiderate sono comuni; ogni anno in tutto il mondo circa 50 milioni sono interrotte. È stato calcolato che l’uso diffuso della contraccezione di emergenza negli Stati Uniti potrebbe prevenire oltre un milione di aborti e 2 milioni di gravidanze non desiderate che terminano nella nascita di un bambino».
Giu 15
di padre Piero Gheddo
Interessante il “Rapporto mondiale sull’occupazione 2004-2005” pubblicato nel dicembre2004 dall’ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro), organismo dell’ONU. Risponde in termini concreti alla domanda: perché sono poveri? E dimostra la falsità dello slogan: loro sono poveri perché noi siamo ricchi. Si dovrebbe dire: sono poveri perché producono poco. Il direttore generale dell’Ilo, Juan Somavia, dice che “la povertà non solo è dovuta alla mancanza di lavoro, bensì alla natura poco produttiva di questo lavoro. L’aumento della produttività è il motore della crescita economica, che consente ai lavoratori di guadagnare abbastanza per uscire dalla trappola della povertà”.
Giu 15
Christoph Schönborn
Il Foglio 2 giugno 2006
Caravaggio, l’ortodossia, l’islam e l’iconoclastia.
Una lezione cardinale
Testo della lezione che l’arcivescovo di Vienna, il cardinale Christoph Schönborn, ha tenuto al Congresso mondiale dei movimenti ecclesiali che si è tenuto a Rocca di Papa dal 31 maggio al 2 giugno 2006
Christoph Schönborn
(traduzione Elia Rigolio)