di Guido Verna
La mattina del sabato precedente la tornata elettorale, mia moglie, iscritta da molti anni all’UNITALSI, riceve una lettera di un signor Dante D’Elpidio di Teramo, che comincia così: «Care amiche e amici UNITALSIANI [da qui in avanti, tutte le maiuscole nelle citazioni sono originali n.d.r.], mi permetto di approfittare della comune appartenenza ad una GRANDE Associazione come la nostra per presentarVi un mio Progetto per l’UNITALSI». Finalmente — mi viene da pensare — qualcuno che si dà da fare ancor di più, qualcuno che moltiplica la sua generosità! Ma tali pensieri sono subito soffocati dalla presenza di un fastidioso logo elettorale in alto a sinistra. Scaccio, perciò, i pensieri «buoni» e cerco di capire meglio dove il D’Elpidio vuole andare a parare.