Andrea Caccioli

“cercate ogni giorno il volto dei santi e traete conforto dai loro discorsi”

[Didaché IV, 2; CN ed., Roma 1978, pag. 32].

Andrea Caccioli

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La fede e l’umanità dei soldati brasiliani

brasiliani_ItaliaDa “Il Popolo” settimanale della diocesi di Tortona del 7 dicembre 2005

Sessant’anni fa nell’Oltrepò pavese  una gradita forza d’occupazione

Quando si parla degli eserciti alleati che dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945 hanno combattuto, lungo l’intera Penisola, per liberare l’Italia dal nazifascismo, il pensiero corre subito agli anglo-americani. Qualcuno più erudito vi unisce il contingente polacco, ricordando l’alto tributo di sangue versato dai soldati polacchi nella battaglia di Montecassino. Pochissimi sono invece gli Italiani che ricordano il contributo delle divisioni brasiliane in questa fase della II Guerra Mondiale. A sessant’anni dalla fine del conflitto ripercorriamo alcuni episodi che ebbero per protagonista la Forza di Spedizione Brasiliana fin nel cuore del nostro Oltrepò.

don Maurizio Ceriani

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Il Vangelo di Giuda? Conosciuto da 1800 anni

Vangelo_GiudaPubblicato sul Corriere della Sera.
8 aprile 2006

di Vittorio Messori

No, non dovremo riscrivere le origini del cristianesimo; e la fede dei credenti non andrà in crisi per la pubblicazione di un frammento del cosiddetto “vangelo di Giuda“. Per dirla subito, la clamorosa presentazione a Washington, davanti alla stampa mondiale appositamente convocata, è soprattutto un’operazione economica e, probabilmente, anche ideologica. Storia e teologia c’entrano poco, gli specialisti veri sono al massimo incuriositi, non certo frementi di eccitazione per una “novità” che non è tale e che, essi, già conoscevano. Magari da più di 1800 anni, visto che fu verso il 180 che Ireneo, vescovo di Lione ma greco e gran conoscitore del Medio Oriente, compose il suo Contro le eresie.

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L’allarme degli intellettuali arabi

madrassaRubrica Insciallah Mondo e Missione
n.4 aprile 2006

«Lo scontro al quale assistiamo oggi nel mondo non è né scontro di religione né di civiltà. È lo scontro tra mentalità moderna e medievale, scontro tra civilizzazione e mondo primitivo, tra razionalità e barbarie, tra libertà e oppressione, democrazia e dittatura, tra diritti umani e la loro violazione, tra chi tratta la donna come un essere umano e chi la tratta come una bestia».

di Samir Khalil Samir

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Pannella sconfessato

PannellaLibero – 7 aprile 2006

di Antonio Socci

Diceva Oscar Wilde che è già grave perdere un genitore, ma perderli entrambi rasenta la sbadataggine.  A Marco Pannella in questi giorni, di vigilia elettorale, è accaduto di perdere gran parte dei numi tutelari, che aveva collocato nel suo personale pantheon laico.

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Aleksandr Chotovickij

“cercate ogni giorno il volto dei santi e traete conforto dai loro discorsi”

[Didaché IV, 2; CN ed., Roma 1978, pag. 32].

Aleksandr_Chotovickij

di Rino Cammilleri

La battaglia per i principi “non negoziabili” nell’Italia di Prodi

Prodiil Foglio quotidiano giovedì 13 aprile 2006

Per i cattolici la strada è chiara: opposizione dura per stanare i “fratelli che sbagliano” nella sinistra 

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Cattolici

elezioni_2006Dopo il voto del 9 e 10 aprile 2006 pubblichiamo un inedito  per Rassegna Stampa

di Rino Cammilleri

In tutti i Paesi d’Europa i cristiani stanno in un partito. Solo qui da noi i cattolici stanno di qua e di là. Conoscendo i nostri polli, il sospetto è che ci sia dietro una strategia ben precisa da parte di gerarchie ecclesiastiche per restare a galla qualunque vento tiri. Certi ex democristiani, infatti, non sono usi a prendere iniziative autonome, bensì a obbedir tacendo. Così, la furbata è fatta e la cadrega in ogni caso assicurata. Naturalmente, alla faccia del famoso bene comune nazionale.

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Darwin e la domanda sull’uomo. Un libro di Robert Spaemann

Spaesman_coverAgenzia ZENIT – Il mondo visto da Roma 27 marzo 2006

ROMA – “Alla domanda capziosa “che cosa eravamo quando non eravamo ancora quello che siamo?” si dà la sola risposta che si merita: non eravamo qualcosa d’altro, semplicemente non c’eravamo ancora”.  E’ la risposta a cui è giunto il filosofo tedesco Robert Spaemann, professore emerito presso la Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera, in una raccolta di suoi saggi pubblicati dalle Edizioni dell’Università Pontificia della Santa Croce (EDUSC) intitolata “Natura e Ragione”.

Il testo mira a tornare a porre la domanda sull’uomo contro ogni altra pretesa del riduzionismo scientista, ed esce in un momento di grande frizione nella cristianità circa l’eredità di Charles Darwin, spiega un comunicato delle suddette Edizioni.

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Gli italiani e Darwin

creazione_AdamoIl Corriere del Sud, 15-30 marzo 2006

di Andrea Bartelloni

Chi l’avrebbe mai detto che la maggior parte degli italiani ritiene che ci sia la mano divina nell’origine dell’uomo? È quanto risulta dal rapporto “Gli italiani e Darwin” realizzato dall’Osservatorio Scienza e Società di Observa nel mese di dicembre 2005 su un campione di 1417 persone sparse su tutto il territorio nazionale.

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