EGITTO – Sharia ed elezioni

Egitto_elezioniIl Regno n. 20/2005

L Pr. – Il patriarca copto dell’Egitto, Shenouda ili, in modo discreto ma convinto ha invitato i fedeli a votare Hosni Mubarak per le elezioni presidenziali del 7 settembre scorso, e guarda con preoccupazione alle elezioni parlamentari avviate il 9 novembre (che si concluderanno il 7 dicembre).

L’esposizione pubblica del patriarca e della Chiesa copta può sorprendere, ma non è priva di giustificazioni Mubarak non è un amico, ma non è considerato un nemico. Costituisce un baluardo di stabilità interna che lascia qualche margine di vita e d’espressione alla comunità copta e ai cristiani.

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«Il ritorno dei re»

ritorno_RePubblicato su Cristianità n. 66 (1980)

Nel 1793, nel periodo di più acceso e aperto anticristianesimo della Rivoluzione francese, la Convenzione trovò più volte il tempo di accanirsi contro le statue di Notre-Dame. Il gesto distruttore permette di comprendere, nella sua intima essenza — che è essenza di odio — la Rivoluzione francese, la quale, a buon diritto, voleva essere, ed è considerata, la Grande Rivoluzione, la Rivoluzione per eccellenza, salto di qualità rispetto alle rivolte del passato e madre feconda di tutte le rivoluzioni a venire.

Marco Tangheroni

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Sono poveri cristiani? Ammazzateli pure…

Indonesia-cristiani il Giornale 2 dicembre 2005

 Antonio Socci

Ieri concerto contro la pena di morte e paginate sulle condanne negli Usa. Ma tre cristiani condannati alla pena capitale per la loro fede non interessano nessuno… Oso pensare che alla fine papa Benedetto XVI non tacerà perché ascolterà questo grido. Non il mio (che non ho titoli), ma quello di tre poveri cristiani messi a morte a causa della loro fede. Tre contadini cattolici, nel più popoloso stato islamico del mondo, l’Indonesia. Oso crederlo perché con Ratzinger – allora cardinale – ho parlato a lungo, anche un anno fa, il 16 ottobre, dei cristiani perseguitati e ho visto un gran dolore sul suo volto e gli ho sentito pronunciare parole decise sui tanti persecutori delle minoranze cristiane.

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Gauderico

“cercate ogni giorno il volto dei santi e traete conforto dai loro discorsi”

[Didaché IV, 2; CN ed., Roma 1978, pag. 32].

Gauderico

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Educazione in pillola

pillola_obbedienzaTempi n.49 dell’ 1 dicembre 2005

Senza più maestri, l’obbedienza deve essere medicalizzata

di Tempi

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Salvati 70 mila bambini

centro_aiuto_vitaIl Giornale del 2 dicembre 2005

di Antonio Socci

Un miliardo di vite innocenti soppresse dall’aborto legalizzato nel mondo è un orrore su cui riflettere o una statistica da liquidare con indifferenza facendo spallucce? E i 4 milioni e 200mila aborti realizzati legalmente negli ospedali italiani dall’introduzione della legge fino al primo febbraio 2004 sono un fatto di cui rallegrarsi o una dolorosa tragedia che ci spinge a fare qualcosa?

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Gabriele Arcangelo

“cercate ogni giorno il volto dei santi e traete conforto dai loro discorsi”

[Didaché IV, 2; CN ed., Roma 1978, pag. 32].

gabriele

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Io, cristiano venuto dall’islam

Islamici_convertiti Tempi n.48 del 24 novembre 2005

Albanese, giunto in italia via terra, oggi integrato lavora in una multinazionale, fa il poeta ‘clandestino’  e ha messo in piedi una piccola casa editrice. Recensisce per Tempi l’ultimo libro di Giorgio Paolucci e Camille Eid, storie sconosciute di musulmani convertiti dall’islam

di Clirim Muca

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Quelle Br guidate dai servizi

brigate_rossePubblicato su Millenovecento
n.19 maggio 2004

Secondo un ampio e documentato testo di Giorgio Galli, uno dei maggiori politologi italiani, la lotta armata di sinistra poteva essere sgominata fin dall’inizio dalle forze dell’ordine. Inoltre nel sequestro Moro e in altre situazioni molto critiche non sono stati chiariti punti fondamentali, che fanno pensare che i gruppi che lottarono contro lo Stato siano stati tenuti in vita solamente in funzione della strategia della tensione e per tenere sotto pressione le forze politiche  

di Alessandro Secciani

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Il ’68 e il sogno del male

  sessantottoPepe. Giornale di provocazione e passione umana,

anno II, luglio 2004, p. 1.4.

Molti nostalgici del ’68 giustificano tutto quello che hanno fatto nel loro passato e soprattutto cercano di distinguersi dai terroristi neri e rossi che hanno insanguinato l’Italia negli anni ’70, con una serie di variazioni su un unico tema: “noi eravamo dei sognatori”. Molto spesso aggiungono che le generazioni dopo di loro non sono capaci di sognare. Ma cosa sognavano i nostri padri? Quelli che hanno fatto il ’68? Si può proprio dire che sognassero il Male.

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