
di Massimo Introvigne
A Tariq Ramadan, nipote del fondatore del più importante movimento fondamentalista moderno, i Fratelli Musulmani, e teorico di un «neo-fondamentalismo» che vorrebbe ripresentare le idee del nonno nei termini della sinistra no global occidentale, devono essere fischiate spesso le orecchie negli ultimi giorni.
Predica spesso nelle periferie parigine, e qualcuno pensa che il suo islam non precisamente filo-occidentale c’entri qualcosa con gli incidenti notturni. Beninteso, Ramadan non incita esplicitamente alla violenza Ma in Italia siamo culturalmente attrezzati per comprendere il ruolo dei «cattivi maestri» che tirano il sasso e ritirano la mano.