Antonio Socci
I casi sono due. O gli esperti dell’Organizzazione mondiale della Sanità sono degli irresponsabili da mandare subito a casa a occuparsi dei giardinetti o davvero – con l’influenza aviaria di origine cinese – incombe sul mondo una minaccia letteralmente apocalittica che potrebbe fare un oceano di vittime (da 50 a 300 milioni, dicono le proiezioni più allarmistiche) e mettere in ginocchio tutto il pianeta. Qualcosa di paragonabile al diluvio universale. La notizia di ieri sui tre animali che sarebbero stati contagiati in Romania, non è affatto tranquillizzante per l’Europa.