Il Sessantotto secondo Pasolini

Pierpaolo Pasolini

Pierpaolo Pasolini

I RIBELLI SECONDO PASOLINI: i figli del potere

Intervista sul ’68

D. Vorrei avere il suo parere su questa generazione di giovani contestatori, e conoscere le ragioni di certe sue reticenze nei loro confronti.

R. Penso che la principale caratteristica di questi giovani contestatori è di essere «sottosviluppati» sul piano culturale… Di qui a fare della propria ignoranza una specie di ideologia, il passo è breve: la mitizzazione del «pragma» (organizzativo) che ne deriva, è poi l’atteggiamento richiesto… dal neocapitalismo: un buon tecnico deve ignorare il passato; deve amare soltanto il «fare». Distruggendo la propria cultura, la massa informe dei contestatori distrugge la cultura della società borghese: ed è quello che la società borghese oggi vuole. (…) Suppongo che l’abbandono di certi centri di interesse culturali, quali li concepisco personalmente, sia dovuto al fatto che l’attuale cultura, agli occhi dei giovani, ha raggiunto l’ultimo grado di saturazione.

(Pasolini, Il sogno del Centauro (a cura di Jean Duflot), Editori Riuniti, Roma.)

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Un’ombra sulla Repubblica

referendum_1946Articolo pubblicato su  Il Timone – n. 19 Maggio/Giugno 2002

Anno 1946: si tiene il referendum Monarchia-Repubblica. I risultati devono essere proclamati il 10 giugno. All’insaputa dì De Gasperi, allora Capo del Governo, il Guardasigilli Togliatti interviene presso i giudici e fa slittare la proclamazione. Temeva forse la vittoria della Monarchia? Ecco il ricordo di un testimone d’eccezione.

di Massimo Caprara

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Venne l’ora degli istinti

Marcuse

Herbert Marcuse

Pubblicato su Avvenire del 25 ottobre 1988

Scopriamo i sospettabili antenati della cultura trasgressiva

Così Marcuse e soci scatenarono i deliri di una generazione

di Mario Marcolla

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Il Sessantotto italiano (1968-1977)

I.D.I.S. – Istituto per la Dottrina e l’Informazione Sociale

Voci per un dizionario del pensiero forte

68

di Enzo Peserico

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Ugo La Malfa: una vita al servizio della Rivoluzione in Italia

Ugo La MalfaArticolo pubblicato sul n. 48 di Cristianità – aprile 1979

Dopo la scomparsa del “leader” repubblicano

La morte “laica” di Ugo La Malfa. Una breve biografia per comprendere il retroterra culturale, politico e “iniziatico” di uno dei protagonisti della storia dell’Italia contemporanea. I suoi legami con il “clan supercapitalista” e la sua opera di “riforma delle strutture” fondamentali dello Stato. Un laicista illuminato e preveggente che ebbe una parte significativa nella realizzazione del centro-sinistra e in quella, ancora formalmente incompiuta, del compromesso storico.

di Roberto de Mattei

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USTICA (Prima parte)

Speciale pubblicato dal settimanale TEMPI
Ustica

di Paul Marshall

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USTICA (Seconda parte)

Speciale pubblicato sul settimanale TEMPI
Ustica

I resti del Dc 9 precipitato

di Paul Marshall

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USTICA (Terza parte)

speciale pubblicato sul settimanale Tempi
Mig_Libia

Mig 23 libico in volo

di Paul Marschall

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Wall Street e le fonti finanziarie del Nazional-socialismo

Sutton_coverDietro le quinte della Rivoluzione / pubblicato sul n. 28-30 (1977) di Cristianità

di Roberto De Mattei

Troppo spesso gli storici sembrano dimenticare le origini anche finanziarie dei movimenti e delle organizzazioni politiche di cui affrontano lo studio. La letteratura così abbondante, e talvolta inutile, fiorita attorno ai due maggiori fenomeni rivoluzionari di questo secolo – il comunismo e il nazional-socialismo -, è estremamente avara di elementi in proposito; e la negligenza appare tanto singolare da essere sospetta, quando tale studio lascia emergere imprevedibili e sconcertanti ascendenze finanziarie convergenti tra realtà politiche e culturali che si vorrebbero irriducibilmente antitetiche. Continua a leggere

La "strage cercata" di via Rasella

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Via Rasella dopo l’attentato

Articolo pubblicato su Il Timone,

Aprile 2004.

Fu uno degli episodi più “celebrati” della resistenza partigiana. Un “atto di guerra” che nasconde un oscuro “regolamento di conti” fra comunisti. Il ruolo di Giorgio Amendola.

di Massimo Caprara

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