Legge 194, sconfitta della donna

donna_abortopubblicato su SÌ ALLA VITA (Movimento per la vita ) n. 3 – marzo 2002

di Olimpia Tarzia

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Le tappe massoniche di una politica di morte

massoneriaArticolo pubblicato sul n. 62-63 di Cristianità del 1980

A proposito del libro di Pierre Simon “De la vie avant toute chose”

di Arnaud de Lassus

Riportiamo, in una nostra traduzione, l’intervento di Arnaud de Lassus, depositato al Congresso Europeo Per la Vita, tenutosi a Roma dal 25 al 27 aprile 1980, che prende spunto dalla recente pubblicazione, in Francia, di uno sconvolgente libro scritto dal medico massone Pierre Simon, per ricordare ai cattolici e a tutti gli uomini di buona volontà l’urgente e imperativo dovere di combattere la barbarie rivoluzionaria, prima che questa riesca a sovvertire irrimediabilmente le caratteristiche naturali della persona umana.

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“Mamma, da grande voglio fare il kamikaze” come insegna l’imam

madrassaPubblicato su Il Foglio 9 settembre 2005

Madrasse italiane crescono

Il Sisde sta indagando sul fenomeno delle scuole islamiche clandestine, mascherate da “innocui” doposcuola

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Dubbi sulla guerra aerea durante la seconda Guerra Mondiale

bombardamentiLa Civiltà Cattolica n. 3725
3 settembre 2005

di Giovanni Sale s.j.

La decisione di portare la guerra aerea sulle città, facendo venir meno la tradizionale divisione tra fronte interno (costituito dai civili) e fronte esterno o militare (cioè il luogo ove si svolgeva il conflitto), sebbene sia stata presa dagli alti comandi militari e dai Governi, fu sostenuta pure dai Parlamenti nazionali e spesso dall’opinione pubblica, anche se indotta dalla martellante propaganda di guerra. Secondo J. Friedrich, «né i civili tedeschi né i britannici e nemmeno gli americani disapprovavano l’attacco mirato ai civili avversari» (1).

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Noi, stufe della scuola islamica

studentesse_veloArticolo pubblicato su
La Repubblica
14 settembre 2005

Parlano tre sorelle che studiavano in via Quaranta a Milano. Ora frequentano con il velo una statale

MILANO – «Eravamo stufe di stare nella scuola islamica di via Quaranta». Parlano per la prima volta, avvolte nello hijab, Saba, Almas e Halfa, tre sorelle pachistane che da due giorni frequentano un liceo pubblico italiano di Milano. Dicono: «Ci piacerebbe vestirci come le altre ragazze, ma la nostra religione non lo permette. Senza il velo mamma e papà non ci farebbero uscire di casa e ci hanno proibito di parlare con i maschi della nostra nuova classe. Ma vogliamo imparare l’italiano e restare in questo Paese».

di Teresa Menestiroli

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I cristiani delle catacombe cinesi

Cina_chiesaTempi n°13 – 24 Marzo 2005

 Accusati di cospirare contro il regime perché ubbidienti al papa, perseguitati per la loro fede, imprigionati nelle carceri. I cristiani del paese di Mao non si arrendono, ogni anno si battezzano 150 mila adulti.

Bernardo  Cervellera

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La “Charta dei cristiani per l’ambiente”

creatoPubblicato su Il Secolo d’Italia
il 5 giugno 2004

di Marco Respinti

Oggi, 5 di giugno ricor­re la giornata mondia­le dell’ambiente. In questa occasione Roberto Leoni della Fondazione So­rella Natura; Rocco Chiriaco, presidente del Movimento Azzurro; Saverio Quartucci e Vincenzo Tuccillo, presidente e vicepresidente di Ambiente Azzurro; Antonio Gaspari, di­rettore di Green Watch News; e Paolo Gramiccia, presiden­te di Umana Dimora del La­zio, presentano ad Assisi — nella sala della Conciliazione del palazzo Comunale — la Charta dei cristiani per l’am­biente.

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I maestri del politicamente corretto

Maria delle milizie

Regina delle milizie

Pubblicato su Il Giornale 12 maggio 2004

 di Rino Cammilleri

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Crocifisso: i simboli aiutano a capirsi

crocifissoPubblicato su Il Corriere della Sera il 23 maggio 2004

del Card. Carlo Maria Martini

Non sono pratico di diritto costituzionale né conosco bene le leggi che regolano la presenza del crocifisso In alcuni luoghi pubblici. Ma in verità sentirei un po’ di dispiacere se tornando in Italia dai miei soggiorni gerosolimitani trovassi che in tante pareti c’è rimasta solo la traccia, nel buco vuoto dl un chiodo e nel colore sbiadito della parete, di qualcosa che vi era appeso e che è stato tolto.

È vero che chi non cono­sce nulla della storia del cri­stianesimo può far fatica a capire il senso di questo sim­bolo. Ma mi domando se so­no davvero tante da noi le persone che non lo capisco­no affatto, dal momento che le grandi religioni monotei­stiche hanno tutte conosciu­to la storia di Cristo Croci­fisso.

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Europa: deluso il combattente dell’89

Giovanni Paolo IIPubblicato su Avvenire il 22 giugno 2004

di Marina Corradi

Quello che nelle reazioni uffi­ciali era un «rammarico», al­l’angelus di domenica si è fatto parola vibrante, oltre le regolari ri­ghe dei protocolli formali. Parola quasi brusca, e in lingua polacca giacché ciò che viene dal cuore spesso prende la via dell’idioma materno: «Non si tagliano le radi­ci dalle quali si è nati!», ha escla­mato il Papa.

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